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LE NOTIZIE DI FEBBRAIO 2025

IL PAPA HA AVUTO UNA
NUOVA CRISI RESPIRATORIA

24/48 ORE PER VALUTARE LA
RISPOSTA, POI NUOVA TAC

di Francesco Atzeni
(28-2-2025) Dopo il moderato ottimismo di qualche giorno fa, Papa Francesco (foto dal web/Social), 88 anni, ha avuto una nuova crisi respiratoria che di fatto ha aggravato le sue condizioni. I medici affermano che ci vorrà 24/48 ore per valutare la "situazione complessa" in cui si è trovato il Papa e soprattutto valutare il nuovo episodio sulle sue condizioni di salute. Il Vaticano ha detto che il Pontefice ha trascorso la giornata a letto. Nel referto medico di venerdi 28 febbraio si legge che "nel primo pomeriggio, dopo la fisioterapia respiratoria e la preghiera in cappella, il Santo Padre ha avuto un isolato attacco di broncospasmo che ha provocato un episodio di vomito con inalazione e un repentino peggioramento delle condizioni respiratorie". Il Santo Padre è stato subito "sottoposto a broncoaspirazione e ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva con buona risposta negli scambi gassosi". Stante questa nuova situazione la "prognosi resta riservata". Il peggioramento delle sue condizioni è iniziato verso le 14 e il Pontefice ha impiegato circa due ore per riprenersi. Si è trattato, dicono i medici di un forte attacco di tosse che gli ha provocato anche il vomito. Nel corso della crisi i succhi gastrici sono entrati nei polmoni. Il Papa non ha perso conoscenza e ha collaborato con le nuove terapie. Questa nuova situazione potrebbe scatenare una "polmonite chimica" ma ci vorrà 24/48 ore per valutare la risposta alla manovra medica. Sarà necessaria nuova Tac per controllare il polmone.



DOPO STARMER, TRUMP INCONTRERA'
ZELENSKY: "CON LUI FIRMERO'

UN ACCORDO STORICO, DI IMPORTANZA
ECONOMICO E STRATEGICO"


di Paolo Pellegrini
(27-2-2025) Altra missione del primo ministro britannico Keir Starmer, dopo quello del presidente francese Emmanuel Macron, alla corte di Donald Trump per convincere il presidente Usa a negoziare con la Russia cercando una pace giusta. Non so fino a che punto le due visite di Starmer e Macron facciano breccia sul presidente degli Stati Uniti ormai votato a dare concretezza a quanto da sempre sta dicendo per far terminare la guerra in Ucraina. Il problema sarà a quale prezzo, per l'Ucraina, e quanto potrà durare la pace. Intanto Trump è l'unico a provarci e sembra che stia arrivando a concretizzare questo obiettivo. Il leader britannico non è arrivato alla Casa Bianca a mani vuote. Ha consegnato a Trump una lettera del re Carlo III che lo invita a una seconda visita di Stato a Londra. Trump ha apprezzato. Il presidente degli Stati Uniti ha anche detto che l'accordo con la Russia sarà mantenuto e consentirà l'invio di una forza di mantenimento della pace. Trump ha anche ritrattato quanto aveva detto su Volodymyr Zelensky, chiamandolo dittatore e usando altri termini "Ho detto questo?" cercando di porre fine alla polemica. Tutto perché venerdi è il giorno di Zelensky alla Casa Bianca (
foto dal web/Social). Con lui firmerà importanti accordi economici e strategici. La presenza degli Stati Uniti in Ucraina scoraggerà qualsiasi aggressione russa perché, ha detto Trump, ci saranno molti americani sul campo. Nel corso dell'incontro col primo ministro inglese, Trump ha detto che mettere "in sicurezza l'Ucraina è la parte facile, raggiungere l'accordo è la parte difficile". Intanto la Russia ha fatto sapere che sui territori in Ucraina non si tratta. Fino a questo momento non si parla ancora del ruolo dell'Europa.


TUTTI A GUARDARE IL TRAMONTO
LA NOTTE DI VENERDI
28 FEBBRAIO SHOW PLANETARIO
DI SETTE PIANETI


di Luisa Deidda
(27-2-2025) Attenzione: occhi e naso all'insù durante la notte di venerdi 28 febbraio perché sarà il giorno migliore per individuare la sfilata planetaria di sette pianeti del sistema solare (Saturno, Mercurio, Nettuno, Venere, Urano, Giove e Marte) -
foto dal web/Social-. Questi pianeti saranno visibili sopra l'orizzonte nello stesso momento dopo il tramondo formando una linea diagonale immaginaria nel cielo terrestre. Gli scienziati dicono che lo show planetario si ripeterà per sette giorni ma il giorno più importante sarà venerdi. Anche se non fisicamente allineati nello spazio, i pianeti appaiono invece allineati dal punto di vista della Terra, coprendo una curva eclittica. Ed è straordinario perché possono essere visti tutti contemporaneamente ed è un evento eccezionale perché la sfilata planetaria accadrà di nuovo prima del 2040. Venere, Marte e Giove sono facilmente visibili perchè più luminosi, meno visibili gli altri che sono bassi nel cielo dopo il tramonto. Il momento migliore, come detto, per vedere la sfilata planetaria di questi sette pianeti sarà al tramonto del 28 febbraio in un ambiente con cielo libero, senza alberi, edifici e montagne e lontano dalle città e dai paesi. Dopo il tramonto, Venere comincerà ad essere visibile, per gli altri bisognerà attendere e l'ultimo sarà Marte intorno alle sei del mattino del primo marzo.



"L'UE NATA PER TRUFFARE
GLI STATI UNITI" E TRUMP
ANNUNCIA "DAZI DEL
25%" A BRUXELLES


di Peter Moore
(26-2-2025) I dazi sull'Europa ci saranno. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump (
foto dal web/Social) nel corso della prima riunione di gabinetto alla Casa Bianca precisarndo che saranno del 25% per l'intera Ue e riguarderanno in modo particolare le automobili e altri prodotti industriali. E' il passo necessario, ha detto Trump, perché "l'Unione Europea è stata concepita per fregare gli Stati Uniti". Un'altra uscita infelice del presidente Usa che sta provvedendo, col sostegno di Elon Musk, ad una drastica riduzione dell'apparato statale e licenziamenti di massa di dipendenti ritenuti superflui. Il supporto "tecnico" fornito da Musk porta a snellire ogni apparato burocratico e per questo motivo il miliardario ha ricevuto numerose minacce di morte per i tagli che ha già portato a termine. Ci sono state email a tutti i dipendenti pubblici per "cercare di capire se queste persone sono vive, se sono morte e se sono in grado di scrivere un'email, il che penso sia un'aspettativa ragionevole". Alla base della richiesta ci sarebbe la possibilità che molti dei 2,3 milioni di dipendenti pubblici statunitensi commettano frodi o incassano stipendi senza lavorare. I dazi per l'Europa, ha detto Trump, partiranno dal 2 aprile, per evitare il pesce d'aprile dell'1. L'Ue non starà a guardare e risponderà con "fermezza e immediatezza" alle nuove tariffe.




DOPO LE PIOGGE ARRIVA LA SVOLTA:
PRIMO ANTICIPO DI PRIMAVERA


di Marco Giovine
(26-2-2025) Dopo settimane di piogge e venti forti, ma anche nevicate a bassa quota, arriva la svolta e l'alta pressione si allungherà sull'Italia (
foto dal web/Social). Tutto si verificherà la prossima settimana grazie al campo di alta pressione che prende avvio dall'Europa centro-occidentale per poi interessare altri stati fino a tutta la nostra penisola. Quindi spazio al sole da nord a sud, con qualche pioggia ancora al sud e in Sicilia. Ciò significa che ci sarà l'assenza totale di precipitazioni con temperature oltre la media stagionale e questo sareebbe il primo anticipo di Primavera sull'Italia. Godiamoci questi momenti straordinari di bel tempo perché ci sarà un nuovo cambiamento dopo l'8 e 9 marzo col ritorno del freddo e piogge abbontanti, ma anche nevicate in montagna.


UCRAINA E STATI UNITI SI
AVVICINANO ALL'ACCORDO

"PRONTI I RICAVI DERIVANTI
DALL'ESTRAZIONE DELLE
RISORSE NATURALI"

di Peter Moore
(25-2-2025) Non solo giacimenti minerari essenziali per il settore tecnologico, ma anche i giacimenti di gas naturale e petrolio. E' quello che vuole Donald Trump da Volodymyr Zelensky (
foto dal web/Social) per aprire la strada a garanzie di sicurezza a lungo termine da parte di Washington. Trump, come è noto, vuole ricevere dall'Ucraina risorse naturali per un valore di 500 miliardi di dollari (476 miliardi di euro) a compensazione di quanto gli Usa hanno speso per l'Ucraina in questi tre anni di guerra. Molte sono le voci dell'opposizione del governo Zelensky circa l'impatto negativo che questo accordo significherà per il futuro dell'Ucraina. E lo stesso Zelensky aveva affermato di aver trovato l'importo indicato da Trump "inaccettabile" perché è cinque volte superiore ai 100 miliardi di dollari che si stima l'ex presidente Joe Biden abbia trasferito in aiuti. Molte sono comunque le proposte e controproposte di Trump e Zelensky e secondo Il New York Times l'unico accordo valido potrebbe essere il ricevimento da parte della Casa Bianca del 50% dei profitti futuri derivanti dallo sfruttamento delle risorse naturali. Per arrivare a questa fase finale c'è stata una lunga trattativa, poi alla fine, dice la vice premier ucraina Olga Stefanishina, c'è stato l'accordo: "Speriamo che i leader degli Stati Uniti e dell'Ucraina possano firmarlo a Washington il prima possibile per dimostrare il nostro impegno per decenni".




IL PAPA E' "IN CONDIZIONI
STAZIONARIE", EFFETTUATA
UNA NUOVA TAC


di Francesco Atzeni
(25-2-2025) Passano i giorni e le condizioni di Papa Francesco, ricoverato al Gemelli da 12 giorni, "restano estremamente gravi". La situazione è sotto controllo, e i medici dicono che non è fuori pericolo. Il Vaticano riferisce che da lunedi ha mostrato un leggero miglioramento e martedi Francesco "ha dormito bene tutta la notte". Nell'ultimo bollettino si afferma che "non si sono verificati episodi respiratori acuti e i parametri emodinamici rimangono stabili, è stata eseguita una Tac programmata in serata per monitorare la polmonite bilaterale". L'attività lavorativa, anche se molto ridotta, del Papa continua. Lunedi ha incontrato il cardinale Pietro Parolin e il numero tre del Vaticano Edga Pena Parra e martedi ha pubblicato sette decreti sui processi di canonizzazione, tra i quali Salvo D'Acquisto e Bartolo Longo. Il Papa ha annunciato l'intenzione di convocare un concistoro che riguarderà le prossime canonizzazioni del fondatore del Santuario di Pompei e di un laico venezuelano, il beato Giuseppe Gregorio Hernandez Cisneros, ma non ha parlato di date. Nonostante la normalità che la Curia vaticana tenta di mantenere, c'è la "situazione critica" di Francesco che però non sono tali da attivare alcuna unità di crisi o meccanismo relativo alla Sede vacante del dicastero. Il Papa "è lucido e presente" e la Curia non si comporta come se fosse in agonia. E' chiaro che i dicasteri continuano a lavorare al ritmo consueto. Accanto al Gemelli c'è la statua in granito del suo predecessore Karol Wojtyla (
foto dal web/Social), epicentro delle preghiere di numerosi pellegrini i quali lasciano candele, foto, palloncini e lettere. "Guarisci presto" ha scritto un visitatore.

L'UE SOSTIENE ZELENSKY E ANNUNCIA
3,5 MILIARDI DI EURO DI AIUTI PER L'UCRAINA


di Peter Moore
( 24-2-2025) La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è possibilista sull'Ucraina che potrebbe entrare nell'Ue prima del 2030 se le riforme continueranno. E ha annunciato uno stanziamento di pagamento di 3,5 miliardi di euro per l'Ucraina che arriverà a marzo in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa. C'è già una bozza di risoluzione degli Usa per una pace duratura tra Russia senza la partecipazione dell'Ucraina (
foto dal web). Entrambi i testi sono stati presentati. Il presidente Usa firmerà un accordo sulle terre rare dell'Ucraina


IL PAPA ANCORA IN CONDIZIONI PREOCCUPANTI:
NON HA AVUTO ULTERIORI CRISI RESPIRATORIE


di Francesco Atzeni
(23-2-2025) Le condizioni di Papa Francesco "restano critiche" e i medici mantengono una "prognosi riservata" (
foto dal web/Social). L'ultimo referto conferma una situazione preoccupante anche se non si sono verificate nuove crisi respiratorie e il Papa ha risposto bene alla trasfusione di sangue con la conseguenza che le piastrine rimangono stabili. Francesco continua ad aver bisogno, a orari alterni, di cannule nasali per l'ossigeno ad alto flusso. I medici confidano in una ripresa del paziente che risponde alla terapia farmacologica. Il Vaticano rende noto che alcuni esami del sangue del Pontefice evidenziano un'insufficienza renale iniziale lieve attualmente sotto controllo. Nella giornata domenicale, al 10° piano del Gemelli, il Papa ha partecipato alla Messa. Per l'Angelus, il Papa ha inviato un messaggio scritto in cui ringraziava per i messaggi di vicinanza. Il Pontefice ha parole anche per la guerra in Ucraina "un evento doloroso e vergognoso per l'intera umanità". Il Papa ha anche detto che "Continuo con fiducia il mio ricovero presso il Policlinico Gemelli seguendo le cure necessarie".


IL PAPA SI AGGRAVA: CRISI
RESPIRATORIA, OSSIGENO E
TRASFUSIONI

di Francesco Atzeni
(22-2-2025) Dopo il moderato ottimismo di venerdi, le condizioni di Papa Francesco (
foto dal web/Social), ricoverato al Gemelli nove giorni fa, si sono aggravate. L'ultimo referto medico segnala criticità, con dolori maggiori rispetto al giorno prima e i medici insistono sul fatto che il Pontefice "non è fuori pericolo". I medici che lo hanno in cura riferiscono che il Papa ha sofferto una crisi respiratoria prolungata al mattino oltre ad avere bisogno di una trasfusione di sangue per combattere la carenza di piastrine dovuta all'anemia. Ecco il referto: "Questa mattina Papa Francesco ha avuto una crisi respiratoria asmatica prolungata, che ha richiesto anche l'uso di ossigeno ad alto flusso.Gli esami del sangue di oggi hanno evidenziato anche una bassa conta piastrinica, associata ad anemia, che ha richiesto la somministrazione di trasfusioni di sangue. Il Santo Padre resta vigile e ha trascorso la giornata in poltrona, anche se con dolori maggiori di ieri" per questo motivo "la prognosi è riservata". Il nono giorno della sua permanenza al Gemelli, il Papa ha avuto uno stato medico molto complicato e sicuramente "complesso" come dicono i medici. Molto probabilmente vista la situazione di criticità il Papa non ha potuto lavorare e neanche ricevere la comunicione, poiché non ne viene fatto cenno. Sabato 22 febbraio è stato il giorno più difficile del Pontefice in ospedale. Il Papa si alimenta e riceve ossigeno a orari alterni e questo sabato ha dovuto aumentare l'intensità a causa della crisi respiratoria. I medici dicono che Francesco ha un cuore forte e non è disposto a cedere. Stanno valutando la terapia farmacologica più idonea e aspettano l'evolversi delle condizioni del paziente. Per la seconda settimana consecutiva il Papa non sarà presente all'Angelus di questa domenica.



GUERRA UCRAINA, G7: NELLA BOZZA
TRUMP EVITA DI MENZIONARE
LA RUSSIA "PAESE AGGRESSORE"


di Peter Moore
(21-2-2025) Per arrivare alla pace in Ucraina è necessario che il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky (
foto dal web/Social) devono "parlarsi". Lo ha detto Donald Trump nel corso del giuramento di Howard Lutnick a segretario al Commercio. Questo è un messaggio beneaugurante, ma forse non ci sono le premesse per farlo, soprattutto perché Trump ultimamente ha usato frasi offensive nei confronti del presidente ucraino e perché il presidente americano punta a fare la pace in Ucraina con Putin, tralasciando l'Europa e la stessa Ucraina. Mentre è chiaro lo stratagemma del leader americano, quello di spostare la Russia dalla Cina, e di indebolire l'Europa, non sono ancora decifrabili, invece, le tematiche russe per arrivare a sospendere le armi. Zelensky avrebbe preferito una Unione Europea forte per calmare l'arroganza americana. "L'Europa deve e può fare molto di più per garantire la pace". Il G7 si prepara al terzo anniversario dell'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina lunedi prossimo e per la conclusione dei lavori Trump vorrebbe evitare di parlare della Russia come aggressore nella dichiarazione congiunta. Gli europei non possono dimenticare il sostegno a Kiev, dove si recheranno i vertici dell'Ue, e puntano a firmare il documento dichiarando che l'aggressore è la Russia. Ma gli Stati Uniti non sono d'accordo e sarebbe la prima volta che il G7 non riesce a raggiungere una posizione comune sull'Ucraina.



PAPA FRANCESCO RESTERA' IN
OSPEDALE PER UN'ALTRA SETTIMANA

"NON E' IN PERICOLO DI VITA,
MA NEANCHE FUORI PERICOLO"


di Francesco Atzeni
(21-2-2025) Il direttore sanitario del Vaticano Luigi Carbone usa una frase colorita per definire le condizioni di salute di Papa Francesco (foto dal web/Social): "Non è in pericolo di vita, ma neanche fuori pericolo". Rispetto a una settimana fa, il Pontefice sta "migliorando" nonostante una infezione complessa. I medici che seguono da vicino Francesco hanno tenuto una conferenza stampa esauriente, dando informazioni necessarie per capire il suo stato di salute. E' stato lo stesso Papa ha autorizzare i medici a dare più informazioni possibili sulle sue condizioni. Il tono dei sanitari nel dare risposte sul Papa non era preoccupante anche se Sergio Alfieri, primario del Gemelli, lo stesso che lo ha operato all'intestino nel 2013, precisa il pericolo sulle attuali condizioni cliniche di Francesco: "Se, sfortunatamente, nonostante tutte le cure farmacologiche che sta ricevendo e il dosaggio di cortisone a livelli molto bassi, uno dei germi dovesse passare nel sangue, qualsiasi paziente svilupperebbe una setticemia. E la sepsi, all'età del Papa (88 anni), sarebbe difficile da curare". Al momento, dice il medico, non c'è questa evenienza e i germi sono tenuti a bada. Il problema è comunque serio e le cure su Francesco stanno funzionando ma occorre del tempo per un paziente che ha 88 anni, ha subito tanti interventi e non si risparmia nel lavoro. "L'importante, dice Carbone, è non svonvolgere l'equilibrio". Del resto il Papa sta riprendendo le forze, è di buon umore, usa una sedia per non stare a letto e non ha nessuna ventilazione meccanica. Spesso il Papa ha lasciato la stanza per l'appartamento in cui abita per trascorrere il tempo per pregare nella cappella. I tempi di convalescenza? Non dobbiamo avere fretta, dicono i medici, sicuramente sarà ancora in ospedale per tutta la prossima settimana.

FRANCESCO RICOVERATO IN OSPEDALE, CONDIZIONI IN MIGLIORAMENTO
TRA FAKE NEWS C'E' CHI PARLA
DI DIMISSIONI, "MA NON ORA"


di Francesco Atzeni
(20-2-2025) Ancora una buona notizia per Papa Francesco (
foto dal web/Social) ricoverato al Policlinico Gemelli da venerdi scorso e quindi un sospiro di sollievo per il Pontefice che solo qualche giorno fa non era messo troppo bene. Adesso che si è individuata la causa della sua malattia, una polmonite bilaterale in una situazione complessa, le cose vanno meglio e le condizioni del Santo Padre sono leggermente migliorate. Non ha la febbre e i parametri emodinamici, cioè cuore e pressione sanguigna, "rimangono stabili". I medici che lo curano sono ottimistici perché Francesco sta affrontando bene la forte terapia a cui è sottoposto. E' il settimo giorno al Policlinico Gemelli e questa mattina il Papa "ha ricevuto l'Eucarestia, ha pregato e poi è andato al lavoro". Il portavoce del Vaticano Matteo Bruni ha detto qualcosa di più: il Papa ha trascorso una notte tranquilla e si è alzato a fare colazione in poltrona. Durante l'incontro con la premier Giorgia Meloni, al Papa i medici hanno detto che "deve riposare per un pò e che non può ricevere molte persone" altrimenti, ha riferito a Giorgia Meloni, andrò dritto in Paradiso. Momenti di umorismo sulle fake news che lo davano per morto. "So che qualcuno dice che il mio momento è arrivato, ma Dio ha deciso diversamente". Non solo: si è parlato anche delle dimissioni di Francesco. E' stato il cardinale italiano Gianfranco Ravasi che, in un'intervista radiofonica, a parlarne. E' possibile che il Papa si dimetta? Così ha risposto il cardinale: "Non c'è dubbio che se si trovasse in una situazione in cui la sua capacità di mantenere un contatto diretto con le persone, di saper comunicare in modo immediato, incisivo e deciso, fosse compromessa, potrebbe decidere di dimettersi". A suo tempo il Papa ha ragionato su questo argomento e nel 2013 ha firmato il documento da utilizzare in caso di impedimento fisico, ma finché sarà lucido, il suo pontificato andrà avanti.




HAMAS CONSEGNA I CORPI
DELLA FAMIGLIA BIBAS


di Dario Piras
(19-2-2025) Oggi giovedi 20 febbraio saranno consegnate quattro salme, comprese quelle della famiglia Bibas. L'annuncio è del leader di Hamas Khalil Al-Hayya il quale ha precisato che la madre Shiri Bibas e i piccoli Ariel e Kfil (
foto dal web/Social) sarebbero morti durante un raid aereo israeliano a Gaza. Le immagini trasmesse dalla tv e dai giornali mettono in evidenza Shiri mentre abbraccia i suoi figli il 7 ottobre, poi il video del rapimento ad opera dei militanti di Hamas nel corso dell'attacco sanguinario contro Israele nel 2023. Una famiglia felice, stroncata da un atroce destino, una morte che nessuno ha mai accettato neanche quando Hamas ha dichiarato che sono stati uccisi dalle bombe. Israele non ha mai confermato e nessuno è convinto di quelle affermazioni. Yarden Bibas, il padre dei bambini e marito di Shiri, rapito separatamente quel tragico 7 ottobre, è stato rilasciato recentemente e lui, da subito, aspetta la liberazione del resto della sua famiglia, adesso, però, vuole riabbracciare la moglie e i figli morti in questa terribile guerra. Su Facebook la sorella Ofri Bibas non si da pace: "Abbiamo nutrito speranza per 16 mesi e non ci arrenderemo ora". Intanto il gruppo islamista, su pressione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha dichiarato di essere pronto a rilasciare tutti gli ostaggi in un unico scambio durante la fase successiva a una condizione: che Israele ponga fine alla guerra. Dopo la prima fase della tregua rimangono in mano ad Hamas ancora 58 ostaggi.




ULTIMO REFERTO MEDICO, FRANCESCO
HA UNA POLMONITE BILATERALE

DOMENICA PROSSIMA IL PAPA POTREBBE
APPARIRE PER L'ANGELUS DALL'OSPEDALE

di Francesco Atzeni
(18-2-2025) L'ultimo bollettino di Papa Francesco (
foto dal web/Social) ricoverato al Gemelli, diffuso alle 19,33 del 18 febbraio, rileva una condizione complessa e riferisce di una "polmonite bilaterale". A mettere in evidenza questa specifica malattia dei polmoni, e più in generale del sistema respiratorio, è stata la tac di controllo del torace che ha determinato "la comparsa di una polmonite bilaterale che ha richiesto un successivo trattamento farmacologico", una cura, rilevano i medici del Papa, che rende il trattamento terapeutico più complesso sull'infezione polimicrobica in un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme. Nonostante le cure della malattia e la permanenza "forzata" in ospedale, Francesco "è di umore buono" e ha trascorso la giornata pregando, leggendo libri e lavorando. Ha ricevuto l'eucarestia e ha ringraziato tutti per la vicinanza e chiede "che si continui a pregare per lui". Secondo i medici del Gemelli, Francesco respira autonomamente anche se, come solitamente avviene per i pazienti con infezioni respiratorie, riceve ossigeno in qualche momento della giornata. Il Vaticano ha annunziato ufficialmente che, a causa delle sue condizioni, Francesco non parteciperà alla Messa per il Giubileo dei Diaconi prevista per questa domenica e per l'occasione ha delegato mons. Rino Fisichella. La convalescenza del Papa potrebbe durare più di due settimane. Il Vaticano sta studiando la possibilità che il Papa potrebbe apparire in pubblico già domenica prossima per l'Angelus di mezzogiorno forse dalla finestra dell'Ospedale.






IL PAPA SOFFRE DI INFEZIONE
POLIMICROBICA: RESTERA' IN
OSPEDALE PIU' A LUNGO

di Francesco Atzeni
(17-2-2025) Ultimo referto di Papa Francesco (foto dal web/Social) ricoverato in ospedale: le sue condizioni sono stabili e senza febbre. Però la sua degenza continuerà. Il Vaticano precisa: "I risultati degli esami effettuati nei giorni scorsi e oggi hanno evidenziato un'infezione polimicrobica delle vie respiratorie che ha richiesto un'ulteriore modifica della terapia". Il Papa, quindi, ricoverato venerdi scorso, ha trascorso la sua terza notte al decimo piano del Policlinico Gemelli di Roma. E' di buon umore, prega e lavora. Domenica ha disertato l'Angelus e la tradizionale udienza del mercoledi è già stata annullata. Il portavoe del Vaticano Matteo Bruni, dopo aver rassicurato sulle sue condizioni ha detto che Francesco ha ricevuto questa mattina l'Eucaristia, alla lettura di testi ed alcune attività lavorative. Il Papa "è commosso dai numerosi messaggi di affetto e di vicinanza". Jorge Mario Bergoglio è in ospedale per curare una brutta bronchite di cui soffriva da quasi due settimane e questa situazione non lo lasciava riposare pur mantenendo gli stessi ritmi di lavoro. Domenica è stato trasmesso il suo messaggio all'Angelus: "Avrei voluto essere con voi ma come sapete mi trovo al Policlinico Gemelli perché ho ancora bisogno di cure per la bronchite". Francesco è il secondo papa più anziano dopo Leone XIII morto nel 1902 all'età di 92 anni. Il programma del Papa, se non ci saranno cambiamenti, è molto articolato e ricco dovuto a numerosi eventi del Giubileo che si celebra quest'anno. Per quanto riguarda i viaggi, il Vaticano starebbe valutando una visita in Turchia a maggio per il 1700esimo anniversario del primo Concilio di Nicea e forse alle Isole Canarie che sta attraversando una crisi profonda a causa degli arrivi di immigrati.



PACE IN UCRAINA, TRUMP ACCELERA
I CONTATTI COL CREMLINO PER IL
CESSATE IL FUOCO ENTRO PASQUA

L'EUROPA ESCLUSA RIUNISCE A PARIGI
UN CONTROVERTICE, C'E' ANCHE
LA PREMIER GIORGIA MELONI

di Leo Cortes
(16-2-2025) Donald Trump non vuole l'Europa al vertice della pace con l'Ucraina? Niente problemi, perché con una mossa ardita e improvvisa ci ha pensato il presidente francese Emmanuel Macron (
foto dal web/Social) che lunedi 17 febbraio ha preparato un incontro con i leader europei con l'idea di stabilire una posizione comune nel processo di pace in Ucraina. Questa iniziativa arriva dopo che il presidente degli Stati Uniti ha creato una frattura con l'Europa avviando negoziati col presidente russo Vladimir Putin, col quale intende puntare al cessate il fuoco entro Pasqua, senza la presenza dell'Europa e neanche dell'Ucraina, direttamente interessata della fine della guerra. Tutto è diventato chiaro per l'Europa quando Trump è intervenuto con decisione sulla guerra Ucraina-Russia, preferendo il contatto con Putin. L'Europa si sente tradita dal suo alleato di sempre, uno shock incomprensibile soprattutto perché non appare chiara la strategia del presidente Usa. Gli alleati di Kiev nell'Ue e nel Regno Unito vogliono contare di più sulla vertenza Ucraina, quanto gli Stati Uniti anche per portare più sicurezza all'interno dell'Unione. Al vertice di Parigi parteciperà anche la premier italiana Giorgia Meloni oltre ai capi di governo di Germania (Olaf Scholz), Polonia (Donald Tusk), Paesi Bassi (Dick Schoof), Danimarca (Mette Frederiksen) e, al di fuori dell'UE, Regno Unito (Keir Starmer). Saranno presenti anche il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, della Commissione, Ursula von der Leyen e il Segretario generale della NATO Mark Rutte dei Paesi Bassi. Si stanno accelerando i contatti tra l'amministrazione Trump e il Cremlino e già la prossima settimana un team di Washington volerà in Arabia Saudita per incontrare alti funzionari russi, dove però non è stata invitata nessuna delegazione ucraina.


IL PAPA FRANCESCO RICOVERATO
AL GEMELLI ( NON HA FEBBRE)
DEVE RINUNCIARE ALL'ANGELUS:
MANDERA' UN TESTO

di Francesco Atzeni
(15-2-2025) C'era preoccupazione per il ricovero di Papa Francesco (
foto dal web/Social), 88 anni, per un'infezione respiratoria. L'allarme si è placata con le maggiori informazioni provenienti dal portavoce del Vaticano Matteo Bruni che ha dichiarato che Francesco "ha trascorso una notte serena e ha dormito bene". Secondo Bruni il Papa non ha la febbre, il monitoraggio e la terapia hanno trasmesso un senso di normalità. L'ultimo referto ha confermato il miglioramento: "La terapia è stata leggermente modificata in base ai risultati microbiologici" e il Papa ha ricevuto la comunione e "ha alternato il riposo con la preghiera e la lettura dei giornali". La violenta bronchite di qualche tempo fa ha notevolmente rallentato il ritmo di lavoro del Papa, aumentato con gli eventi del Giubileo, e alla fine, però, Francesco è stato costretto ad affidarsi alle cure dei medici col ricovero al Policlinico Gemelli, per le cure necessarie e riprendersi in maniera ottimale. Con l'età di Francesco tutto diventa complicato e per questo motivo l'agenda del Pontefice resta per il momento sospesa. Domani pertanto niente Angelus, manderà un testo.



GAZA, HAMAS CONFERMA IL
RILASCIO DI 3 OSTAGGI ISRAELIANI

di Dario Piras
(14-2-2025) La tregua di Gaza va avanti. Venerdi 14 febbraio Hamas ha notificato a Israele i nomi dei tre ostaggi che saranno rilasciati sabato dopo 497 giorni di prigionia: Sagui Dekel Chen (36 anni), Sasha Troufanov (29 anni) e Iaur Horn (46 anni) -
foto dal web/Social-. Lunedi scorso il gruppo terroristico aveva accusato Israele di non rispettare gli obbligi previsti dalla tregua e Israele, invece, respingendo l'accusa, aveva minacciato di riprendere la guerra. Ogni asperità è stata superata grazie ai mediatori egiziani e qatarioti e quindi si è allontanata la crisi con la ripresa degli scambi di ostaggi palestinesi in cambio di prigionieri. Non si sa in che condizioni Hamas rilascerà questi tre uomini. Nello scambio dell'8 febbraio ci sono state immagini scioccanti, quando i tre ostaggi rilasciati sono stati obbligati con la forza a ringraziare i loro sequestratori. Foto e video che non sono piaciute alle loro famiglie e all'opinione pubblica e ha spinto la Croce Rossa locale a chiedere ad Hamas di garantire scambi più riservati e che la dignità sia rispettata. Nelle ultime settimane il gruppo terroristico ha rilasciato 16 israeliani e cinque ostaggi thailandesi, mentre Israele ha liberato circa 2mila prigionieri tra cui centinaia di terroristi che scontavano ergastoli.


ACCORDO TRUMP-PUTIN, A
MONACO CONFERENZA FRA
"RUSSIA, UCRAINA E STATI UNITI"

di Leo Cortes
(13-2-2025) Tutti vogliono che si arrivi alla pace in Ucraina (
foto dal web/Social), ma c'è qualcosa che non va per arrivarci. Per i negoziati partono da una posizione privilegiata gli Stati Uniti e la Russia, l'Ucraina è nel secondo livello mentre l'Europa, al momento, è inesistente. Trump ultimamente ha accelerato la trattativa con Russia, parlando con Putin per quasi due ore, e della questione il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato "informato" e nulla è stato detto all'Europa. Dalla parte russa viene detto che il Cremlino ha confermato la volontà di organizzare il tavolo per la pace con gli Stati Uniti, principale interlocutore di Mosca, mentre fanno sapere che Kiev "potrà partecipare ai negoziati". Una prospettiva magra soprattutto perché il grande assente è l'Europa che teme di essere esclusa per la sicurezza del continente. Domani, 14 febbraio, partirà a Monaco la Conferenza per arrivare alla pace in Ucraina, fra la "Russia, l'Ucraina e gli Stati Uniti". La posizione ucraina punta a un riconoscimento paritario con la Russia, cosa che è stato disatteso da Trump che, ha detto il presidente ucraino, ha privilegiato parlare con Putin prima di contattarlo. Zelensky ha poi ribadito che l'Ucraina non accetterà nessun negoziato bilaterale senza la presenza di Kiev e definendo quell'accordo "un affare sporco" destinato a fallire. L'Europa si sente tradita perché non è stata chiamata al tavolo delle trattative ma è una strategia, ha detto il responsabile del Pentagono Pete Hegseth, per portare al tavolo la Russia. Una spiegazione non convincente anche perché l'Europa, dicono in modo particolare Francia e Germania, non accetta di essere spettatrice in questo negoziato.



WEEKEND FREDDO CON PIOGGE
E NEVE SU DIVERSE REGIONI
ALL'ISOLA D'ELBA DEVASTANTE
NUBIFRAGIO: 56 MM DI

PIOGGIA IN UN'ORA

di Marco Giovine
(13-2-2025) Arriva dal Nord Europa il ciclone di San Valentino che porterà un calo di temperature un pò in tutte le regioni italiane. E' ancora vero inverno e stando agli ultimi modelli meteorologici vengono confermati temporali in Liguria, Toscana e verso le regioni centrali per poi estendersi su gran parte della Penisola. Nella giornata di giovedi 13 c'è stato un devastante nubifragio all'isola d'Elba con oltre 56 mm di pioggia caduti in un'ora (
foto dal web/Social). Non si registrano feriti anche se c'è il dramma di molte persone che sono state bloccate all'interno delle proprie abitazioni in attesa di essere sgomberate. Mobilitate le squadre di Protezione civili dell'isola per i soccorsi più urgenti. Per domani il Comune ha predisposto un'ordinanza per sospendere ogni attività nelle scuole e la chiusura dei giardini pubblici. Per l'Italia sarà un weekend freddo con piogge e neve fino a quote bassissime su diverse nostre regioni. Questa situazione è dovuta al flusso di aria gelida che favorirà la formazione di un ciclone che colpirà, tra l'altro, il Centro-Sud e la Sicilia. Ultime precipitazioni al Sud e sulla Sicilia per domenica 16 febbraio poi il ciclone lascerà il nostro Paese per fare posto all'alta pressione che garantirà spazi soleggiati anche se le temperature continueranno a mantenersi basse.



PACE IN UCRAINA, TRUMP
SUBITO NEGOZIATI CON PUTIN,
POI PARLA CON ZELENSKY

PENTAGONO: NON E' REALISTICA L'ADESIONE
DELL'UCRAINA ALLA NATO O IL SUO
RITORNO AI CONFINI DEL 2014

di Leo Cortes
(12-2-2025) Siamo ai titoli di coda anche se la parola "fine" non è stata ancora pronunciata. Ci vuole ancora tempo per arrivare alla pace tra Ucraina e Russia e un passo importante è stato fatto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha annunciato mercoledi 12 febbraio di aver concordato con Vladimir Putin (
foto dal web/Social) di avviare "immediatamente" i negoziati per chiudere la triste guerra in Ucraina. In un messaggio sul suo social, il presidente Usa ha rimarcato di aver avuto col presidente russo una "lunga e molto produttiva telefonata con Putin" col quale, ha fatto sapere Trump, ha esaminato molti argomenti tra cui la pace in Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti ha poi telefonato a Zelensky. I negoziati saranno guidati dal segretario di Stato Marco Rubio, il direttore della Cia John Ratcliffe, il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz e l'ambasciatore e inviato speciale Steve Witkoff. Come atto di buona volontà e impegno Putin ha rilasciato Marc Fogel, in galera in Russia dal 2021. L'annuncio di Trump arriva mentre i membri della Nato sono riuniti sempre mercoledi 12 febbraio a Bruxelles e in quella circostanza il capo del Pentagono Pete Hegseth ha fatto sapere che non è realistica l'adesione dell'Ucraina alla Nato o il suo ritorno ai confini del 2014.


CONTINUA LO SCIAME
SISMICO A SANTORINI

I RESIDENTI SCAPPANO
E L'ISOLA SI SVUOTA


di Paolo Pellegrini
(12-2-2025) L'isola turistica greca di Santorini (
foto dal web/Social) sta di nuovo tremando e i residenti hanno lasciato le loro case e il loro lavoro per fuggire. Domenica si è verificato un terremoto di magnitudo 5 sulla scala Richter, lunedi altra scossa di magnitudo 5,3. Non c'è pace per gli abitanti dell'isola greca che temono il peggio nonostante le autorità si stanno prodigando per rendere più sicuro il territorio. Ci sono tanti falsi video che raccontano la catastrofica situazione e la rovina dell'isola, ma la realtà è diversa anche se convivere col terremoto non è una cosa semplice e le scosse, iniziate con insistenza dal 25 gennaio, stanno mettendo a dura prova l'isola. Le scosse all'inizio erano lievi e di poco conto poi però il movimento è aumentato di intensità, terremoti che non fanno dormire la notte e creano panico e disperazione durante tutta la giornata. Con le scosse cadono gli oggetti, i muri delle abitazioni non sono sicuri e le crepe si notano con evidenza mostrando la potenza degli eventi. Le strade, poi, non sono sicure e spesso sono squarciate e i massi in libertà fanno distruzione. L'isola è un punto fermo per le vacanze e proprio qui, in questi luoghi straordinari, oltre 3 milioni di persone si ritrovano per consumare giorni indimenticabili. Le strade da diversi giorni sono vuote e dei sedicimila residenti tredicimila hanno già lasciato l'isola. Da giovedi è in vigore lo stato di emergenza e si sta attuando i preparativi per evacuare gli ultimi residenti dalle zone costiere.

PACE ANCORA LONTANA CON LA
RUSSIA, ZELENSKY A TRUMP:

"SOSTIENI L'UCRAINA E AVRAI
L'ACCESSO ALLE TERRE RARE"


di Leo Cortes
(11-2-2025) La pace in Ucraina passa attraverso gli Stati Uniti (
foto dal web/Social). Si è sempre detto e adesso più che mai il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ne è convinto, solo che non sarà facile in un dialogo dove il presidente della Russia Putin non ha nessuna intenzione di lasciare i territori ucraini occupati dalle sue armate. La battaglia tra il presidente russo e il presidente ucraino, che stanno combattendo in trincea, si sta replicando sul campo politico e qui la trattativa non è per niente agevole: entrambi presidenti stanno lottando per attrarre Donald Trump, ognuno sul proprio campo e il presidente Usa non ha ancora deciso la strategia migliore per far finire la guerra che dura da oltre tre anni. Trump ogni giorno fa dichiarazioni contraddittori, sente Putin e Zelensky. E al momento non c'è in programma di incontrare o sentire i leader dei paesi europei. Zelensky vorrebbe un accordo anche con l'Europa e spinge perché Washington fornisca garanzie di sicurezza per il cessate il fuoco con la Russia. Nel corso di una intervista a Fox News, Trump ha detto che tra Ucraina e Russia "ci potrebbe essere un accordo, potrebbero anche non farlo" lasciando intendere che la guerra potrebbe continuare senza che l'Ucraina venga sostenuta dagli americani. Su questo aspetto il leader statunitense ha ribadito di voler essere risarcito per gli aiuti che gli Stati Uniti hanno fornito all'Ucraina attraverso l'accesso "ai minerali di terre rare" e ha anche detto che l?ucraina "potrebbe essere russa un giorno". Sull'argomento Zelensky ha fatto intendere che ci potrebbe essere un accordo con Washington se continuerà a sostenere l'Ucraina con aiuti militari e finanziari. La guerra continuerà e la pace non sarà affatto dietro l'angolo.



AL VIA LA 75ESIMA EDIZIONE DEL
FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA


di Sonia Thery
(10-2-2025) Da adesso in poi è solo Sanremo. Sarà tregua per il resto perché tutto girerà attorno al festival che si prenderà la scena e farà cantare tutta, o in parte, l'Italia. Il presentatore Carlo Conti (
foto dal web/Social) ha fatto qualche anticipazione andando da Fabio Fazio a Che tempo che fa sul Nove: non ci sono scoop, proteste o malumori, finalmente ascolteremo le canzoni. E fin qui va tutto bene anche se Sanremo ci ha sempre abituati alle polemiche e alle stravaganze. Un Sanremo tutto normale, alla fine non è neanche il festival perché "ogni starnuto diventa un terremoto", secondo una frase storica del direttore artistico su Sanremo. Non c'è Amadeus che ha preferito passare al Nove e forse si sarà pentito di aver lasciato la Rai e le sue trasmissioni di successo, c'è il presentatore più bravo della televisione cioè Carlo Conti che la Rai ha subito mandato in avanti sicuro della sua popolarità e del suo prestigio personale. La scaletta della prima serata del Festival di martedi 11 febbraio dice che si esibiranno tutti i 29 big in gara e a votare sarà la Giuria della Sala Stampa, Tv e web. Con Conti ci saranno, per non farsi mancare nulla, due grandissimi mostri sacri della tv italiana, cioè Antonella Clerici e Gerry Scotti. Ospiti della serata sono Lorenzo Jovanotti, Noa e Mira Award, star israeliana e cantante palestinese. Ecco i cantanti con i rispettivi brani in gara: Achille Lauro - Incoscienti giovani, Bresh - La tana del granchio, Brunori Sas - L'albero delle noci, Clara - Febbre, Coma_Cose – Cuoricini, Elodie - Dimenticarsi alle 7, Fedez - Battito, Francesca Michielin - Fango in paradiso, Francesco Gabbani – Viva la vita, Gaia – Chiamo io chiami tu, Giorgia - La cura per me, Irama - Lentamente, Joan Thiele - Eco, Lucio Corsi - Volevo essere un duro, Marcella Bella - Pelle diamante, Massimo Ranieri - Tra le mani un cuore, Modà - Non ti dimentico, Noemi - Se t'innamori muori, Olly - Balorda nostalgia, Rkomi - Il ritmo delle cose, Rocco Hunt - Mille vote ancora, Rose Villain - Fuorilegge,Sarah Toscano - Amarcord, Serena Brancale - Anema e core, Shablo feat Guè, Joshua e Tormento - La mia parola, Simone Cristicchi - Quando sarai piccola, The Kolors - Tu con chi fai l'amore, Tony Effe - Damme 'na mano, Willie Peyote - Grazie ma no grazie.


INFLUENZA, C'E' IL PICCO:
10 MILIONI DI CASI


di Luca Berni
(9-2-2025) Mancano ancora due mesi alla fine della stagione e i casi di influenza (
foto dal web/Social) sono veramente tanti: circa 10 milioni di italiani a letto. Gli esperti dicono che l'influenza ha raggiunto il picco e forse la prossima settimana inizierà la parabola discendente, ma non è una cosa certa. Intanto però negli ultimi sette giorni, dal 27 gennaio al 2 febbraio, i contagiati sono quasi un milione di persone. I più colpiti sono i bambini sotto i cinque anni di età, mentre sono in diminuzione i contagi negli anziani e nei giovani adulti. La situazione è complessa ma i casi sono tantissimi nelle regioni italiane, e i più colpiti si trovano in Lomabrdia, provincia autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna. I medici hanno osservato che un numero considerevole di casi di influenza hanno complicanze a livello polmonare e quindi necessitano di un consulto in ospedale.


SHOW DI HAMAS PER LA
LIBERAZIONE DI TRE OSTAGGI

"MAGRI, SOFFERENTI", L'IRA DI
NETANYAHU:"PAGHERANNO"

di Dario Piras
(8-2-2025) La tregua tra Israele e Hamas va avanti anche se continuano le "violazioni" da parte del movimento islamista. E' successo anche per il rilascio di altri tre uomini civili, il quinto scambio e anche questa volto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lamentato "ripetute violazioni" da parte di Hamas dell'accordo di cessate il fuoco nella Striscia. E anche questa volta la liberazione dei tre ostaggi (Ohad Ben Ami, 56 anni, Eli Sharabi, 52 anni, e Or Levi, 34 anni) e avvenuta alla presenza di una massiccia rappresentanza di miliziani davanti alle telecamere e con uno show che ha irritato le autorità israeliane. Non solo: le persone rilasciate (
foto dal web/Social) appaiono "visibilmente magri, sguardi spenti e debilitati"dopo 491 giorni di prigionia trascorsi per la maggior parte nei tunnel. "Questi mostri di Hamas" ha detto Netanyahu "non sfuggiranno alla nostra giustizia". Anche Isreaele ha provvveduto alla liberazione di 183 prigionieri trattenuti in detenzione amministrativa. Durante la fase di tregua Hamas deve consegnare tutti gli 80 ostaggi in suo possesso.


GUERRA IN UCRAINA, TRUMP: " PROSSIMA
SETTIMANA PROBABILE INCONTRO CON ZELENSKY, PARLERO' CON PUTIN"


di Peter Moore
(7-2-2025) Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà Volodymyr Zelensky e parlerà al telefono con Vladimir Putin (
foto dal web/Social). Sarà l'occasione per porre fine alla lunga, devastante e costosissima guerra tra Russia e Ucraina che va avanti da troppo tempo con conseguenze nefaste a livello politico ed economico non solo per i due paesi ma anche per l'Europa. Ad annunciare venerdi questa importante decisione, una spallata di forza per chiudere la guerra, è stato lo stesso presidente dicendo che incontrerà a Washington il presidente ucraino Zelensky mentre parlerà al telefono col presidente russo. In una conferenza stampa, in occasione della visita ufficiale del primo ministro giapponese Shigeru Ishiba alla Casa Bianca, ha anche sottolineato di aver sempre avuto un buon rapporto con Putin e ha ribadito che la guerra in Ucraina non sarebbe scoppiata se fosse stato alla Casa Bianca durante il mandato precedente. Trump ha anche detto che l'Europa per l'Ucraina ha speso "molti meno soldi" degli Stati Uniti e questo è inammissibile perché l'UE dovrebbe essere più interessata rispetto "a noi perché c'è un oceano in mezzo". Per Zelensky è l'occasione giusta per chiudere la partita ed è "l'unico modo" per raggiungere la pace, mentre Mosca ritiene che il leader ucraino non abbia la legittimità per rimanere in carica.




GENNAIO 2025 E' STATO
IL PIU' CALDO DELLA STORIA

di Carla Peis
(7-2-2025) Anche Gennaio 2025 resterà nella storia come il mese che ha segnato un incremento delle temperature globali (
foto dal web/Social). L'allarme, l'ennesimo, è di Copernicus Climate Change Service (C3S) che ha registrato l'episodio in questo modo: "Gennaio 2025 è un altro mese sorprendente, che continua le temperature record osservate negli ultimi due anni, nonostante lo sviluppo delle condizioni di La Niña nel Pacifico tropicale e il loro temporaneo effetto di raffreddamento sulle temperature globali. Copernicus continuerà a monitorare attentamente le temperature oceaniche e la loro influenza sul nostro clima in evoluzione per tutto il 2025". Secondo l'osservatorio europeo sui cambiamenti climatici, quindi, il primo mese di quest'anno è stato il gennaio più caldo di sempre con una temperatura media di 13,23°C, e "gennaio 2025 è stato di 1,75°C al di sopra del livello medio delle temperature nel periodo pre-industriale". La cosa sorprendente è che con l'arrivo de la Nina, che potrebbe scomparire completamento entro marzo, si sperava che i due anni più caldi mai misurati, il 2023 e il 2024, fossero alle spalle e invece l'effetto di raffreddamento non c'è stato proseguendo di fatto il caldo record dei mesi precedenti. A preoccupare è anche la temperatura della superficie del mare: a gennaio 2025 il dato medio tra i 60° di latitudine Sud e i 60° di latitudine Nord è stato di 20,78 °C, secondo valore più alto mai registrato per questo mese (superato solo dal gennaio 2024). A fronte delle temperature da record il mese di gennaio 2025 ha registrato precipitazioni superiori alla media nell'Europa occidentale, e anche in Italia, nei Paesi baltici e anche in Scandinavia con inondazioni e disagi. Al di fuori dell'Europa si è notata una marcata scarsità di piogge nel sud-ovest degli Stati Uniti, in Messico, in Medio Oriente e nell'Asia centrale mentre piogge abbondanti con alluvioni in Alaska, Canada e in alcune zone della Russia. Per il futuro bisognerà capire se l'effetto de la Nina svanirà del tutto o ci sarà un ritorno a El Nino che comporterà un ulteriore riscaldamento.





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