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LE NOTIZIE DI OTTOBRE 2025

TRUMP: CESSATE IL FUOCO IN
UCRAINA? SOLO SE ZELENSKY
RINUNCIA A TUTTO IL DONETSK


di Gigi Sartori
(19-10-2025) Vladimir Putin ha posto delle condizioni per la pace in Ucraina e parteciperà all'incontro col presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Ungheria solo se ci saranno richieste convincenti per il cessate il fuoco (
foto dal web/Social). Quelle avanzate in Alaska non sono state soddisfatte e adesso torna alla carica chiedendo a Trump di farsi interprete presso il presidente ucraino Zelensky di avanzare richieste specifiche soprattutto a livello territoriale. Dopo il "no" di Trump a Zelensky sulla fornitura di missili Tomahawk, così come concordato il giorno prima nella lunga telefonata con Putin, il presidente degli Stati Uniti cercherà di convincere Zelensky, come riporta il "Washington Post", a cedere la fortezza di Donetsk per porre fine alla guerra. Per il 30% questa vasta area è ancora sotto il controllo di Kiev ed è un valido cuscinetto contro l'avanzata russa verso ovest. Se il Donetsk passasse interamente in mani russe, probabilmente fungerebbe da base per lanciare ulteriori offensive russe verso l'ovest del Paese. In cambio di tutto il Donetsk, Putin sarebbe disposto a cedere i territori occupati di Kherson e Zaporizhia. Per Zelensky le richieste di Putin sono inaccettabili. Non solo per ragioni legali, ma perché queste concessioni aprirebbero conseguenze imprevedibili. A Trump non interessano questi "dettagli", per lui è importante presentarsi come "pacificatore" e porre un'altra bandierina sulla fine della guerra in Ucraina. Un'altra opzione per il cessate il fuoco sarebbe quella " di fermarsi dove sono" che potrebbe andare bene anche a Trump. Sicuramente ci saranno altri sviluppi.



TRUMP FRENA ZELENSKY SULL'INVIO
DEI TOMAHAWK ALL'UCRAINA

IL PRESIDENTE USA E' SICURO:
PRESTO IL CESSATE IL FUOCO SENZA
I MISSILI A LUNGO RAGGIO


di Gigi Sartori
(18-10-2025) Secondo il Kiel Institute, un'istituzione tedesca, gli aiuti militari Usa all'Ucraina sono diminuiti del 43% rispetto alla prima metà del 2025, un dato che la dice lunga sull'approccio che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha nei confronti con Kiev che continua a sopportare il peso e la delusione della guerra con la Russia. La strategia di Trump è chiara: non vuole punire il presidente russo Putin ma lo premia per sottrarlo al mondo cinese. Ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non molla e continua a chiedere a Trump armamenti e sostegno alla sua causa. Zelensky si è recato a Washington sperando di tornare in patria con un maggiore supporto militare e lo stesso Trump ha alimentato queste speranze nel tentativo di porre fine alla guerra in Ucraina. Zelensky puntava ad avere i missili da crociera Tomahawk (
foto dal web/Social), un'arma a lungo raggio di altissimo livello che avrebbe avuto un ruolo importante nel portare Putin al tavolo delle trattative. C'è però l'alt di Putin che il giorno prima, in una lunga telefonata, ha sconsigliato a Trump la consegna dei micidiali missili a Kiev. Secondo la stampa Usa, il presidente degli Stati Uniti ha negato la consegna dei Tomahawk all'Ucraina e Zelensky è rimasto profondamente deluso mentre il pendolo di Trump tornava a oscillare verso Mosca. Tutto comunque è rimandato all'incontro tra Trump e Putin tra due settimane a Budapest, un vertice molto importante per decidere la pace in Ucraina e nel caso negativo, ha detto Trump, ci saranno ulteriori pressioni su Mosca. E' un copione già visto e Trump lo ripete dal vertice col presidente russo che si è tenuto ad agosto in Alaska. Niente missili Tomahawk per l'Ucraina perché il Cremlino li considera argomento ostile per la gittata di 2.500 chilometri che minaccerebbe l'intero territorio della Russia Occidentale e Trump concorda con Putin in quanto l'arma sarebbe un'escalation della guerra. Mai dire mai, comunque. Tutto è rimandato al dopo Budapest. E la storia si ripete (ma fino a quando?).



HAMAS: "TEMPI LUNGHI PER LA
RESTITUZIONE DEI CORPI DEGLI
OSTAGGI NELLA STRISCIA"

PRESTO A GAZA UN TEAM TURCO PER IL
RECUPERO DEI CADAVERI SOTTO LE MACERIE


di Laura Pirlo
( 17-10-2025) "La restituzione dei corpi degli ostaggi israeliani potrebbe richiedere del tempo" (
foto dal web/Social) ha dichiarato il movimento islamista palestinese Hamas che si è impegnato venerdi a restituire a Israele i corpi di tutti gli ostaggi nella Striscia, in base all'accordo di cessate il fuoco. Israele invece ha accusato Hamas di aver violato i termini della tregua stipulata il 10 ottobre. Il processo di restituzione dei corpi, dice Hamas, è lungo per questo motivo ha chiesto tempo a causa delle difficoltà nel trovare i corpi che si trovano sotto le macerie nel territorio devastato da due anni di guerra. Non si sa se effettivamente il movimento palestinese si stia impegnando nella restituzione dei corpi degli ostaggi, di sicuro c'è la volontà e l'impegno di riprendere il controllo del territorio contro altri gruppi miliziani contro i quali ha annunciato l'esecuzione di diversi uomini perché collaboratori di Israele. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato ancora una volta Hamas di continuare la guerra se il gruppo non restituirà i corpi degli ostaggi e se non smetterà di uccidere altre persone a Gaza. Nel caso degli ostaggi, Trump era stato categorico attivando la tregua: il rientro a casa degli ostaggi, vivi e morti, 72 ore dopo l'inizio del cessate il fuoco. Come è noto, Hamas ha rilasciato in tempo gli ultimi 20 ostaggi, restituendo solo nove dei 28 corpi che aveva in programma di liberare. C'è la speranza che presto una squadra di 80 specialisti turchi arrivino a Gaza per aiutare Hamas a localizzare gli ostaggi tra le macerie, un team molto attrezzato, dotato di strumenti per la ricerca dei cadaveri e di cani addestrati per l'occasione. A fronte dei corpi degli ostaggi già restituiti, Israele, in cambio, ha provveduto a rilasciare i corpi di 120 palestinesi, 30 dei quali a Gaza.



TELEFONATA TRUMP-PUTIN PER
"PORRE FINE A QUESTA
INGLORIOSA GUERRA IN UCRAINA"


di Gigi Sartori
(16-10-2025) Dopo Gaza è la volta della guerra Ucraina-Russia. Donald Trump è convinto di mettere il suo sigillo anche sull'altra guerra e prima di ricevere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come è suo solito, ha telefonato al suo omologo russo Vladimir Putin per capire se è possibile "porre fine all'ingloriosa guerra tra Russia e Ucraina". La telefonata tra i due presidenti è stata, naturalmente, "lunga e produttiva" e c'è comunque la voglia di chiudere la guerra che sta andando avanti da troppi anni. Sulla sua piattaforma social, Truth, Trump e Putin (foto dal web/Social) hanno concordato di incontrarsi in "un luogo concordato, Budapest, Ungheria" per fare il punto della situazione e trarre le conclusioni per una eventuale tregua. L'incontro potrebbe tenersi, ha detto Trump, "probabilmente nelle prossime due settimane" e non ha specificato se Zelensky avrebbe partecipato. Nella lunga telefonata di due ore, Trump ha anche detto che con Putin " abbiamo dedicato molto tempo a discutere del commercio tra Russia e Stati Uniti dopo la fine della guerra con l'Ucraina. Al termine della chiamata, abbiamo concordato un incontro con i nostri consiglieri senior la prossima settimana. I primi incontri con gli Stati Uniti saranno guidati dal Segretario di Stato Marco Rubio insieme ad altri che saranno nominati a breve". L'incontro a Washington con Zelensky, che si terrà il 17 ottobre, è stato voluto dal presidente ucraino. Si discuterà della conversazione di giovedi 16 ottobre con Putin e di altri argomenti soprattutto della possibilità di una nuova fornitura di armi, come i potenti missili Tomahawk, per la difesa di Kiev. Se ci sarà l'ok di Trump alle nuove armi, il presidente ucraino doterebbe il suo esercito, nel caso più specifico dei micidiali Tomahawk, di un'arma offensiva che potrebbe costringere la Russia a sedersi al tavolo delle trattative.



TITAN, MORIRONO CINQUE
PERSONE NELL'ATLANTICO

SVELATE LE CAUSE: "ERA
DANNEGGIATO E DOVEVA ESSERE
RITIRATO DAL SERVIZIO"


di Gennaro Andrea
(16-10-2025) A distanza di qualche anno si scopre che il sommergibile Titan (
foto dal web/Social), imploso nel corso di una spedizione turistica in acque internazionali nell'Oceano Atlantico settentrionale, era "danneggiato e doveva essere ritirato dal servizio" prima della sua ultima avventura che costò la vita a cinque passeggeri. E' la conclusione emersa in un rapporto del National Transportation Safety Board (NTSB), cause che non depongono a favore del sommergibile che comunque continuava ad essere attivo per escursioni turistiche, trasportando persone che pagavano profumatamente il biglietto e trovava impiego per la produzione di film e media. L'ultima escursione mise fine alla sua attività e nel contempo uccise le persone a bordo. Un tragico incidente che fece il giro del mondo e i media si interessarono dell'evento cercando anche di capire le cause dell'implosione. Molti interrogativi e indagini per far piena luce sull'accaduto. L'ultimo rapporto del NTSB dice che il Titan non doveva essere utilizzato in mare per "carenze ingegneristiche e per ripetuti fallimenti nei test della nave". Nonostante questi enormi deficit il 18 giugno 2023 il sommergibile Titan si gettò nelle acque internazionali nell'Oceano Atlantico settentrionale per un'altra spedizione turistica, che sarebbe stata l'ultima a causa della sua implosione. Il sommergibile è stato progettato e costruito dall'azienda privata statunitense OceanGate e aveva una lunghezza di 6,7 metri, larghezza 2,8 ed era alto 2,5 metri. Il suo abitacolo, in fibra di carbonio con cupole in titanio, era adatto a ospitare cinque persone a una profondità massima di 4mila metri. La spedizione era stata salutata con grande clamore sia per i componenti, quali l'esploratore delle profondità marine Paul-Henri Nargeolet, Shahzada Dawood e suo figlio diciannovenne Suleman Dawood e Hamish Harding, ma anche perché si doveva visitare il relito del RMS Titanic, situato a 3.800 metri di profondità sotto il livello del mare. Tutto sembrava procedere per il meglio quando, un'ora e 45 minuti dopo, le comunicazioni cessarono tra il sommergibile e la nave d'appoggio. Poi la tragedia.



GUERRA UCRAINA-RUSSIA, LA TREGUA E'
LONTANA. TRUMP: PUTIN VUOLE LA PACE

ATTACCO RUSSO AL CONVOGLIO
UMANITARIO ONU A KHERSON


di Gigi Sartori
(15-10-2025) Notizie dell'altro fronte, quello tra Ucraina e Russia, dove la guerra continua e in attesa di una eventuale tregua, si contano i morti e si spera che il conflitto non vada oltre il confine di Kiev. Secondo gli ultimi dati delle agenzie di intelligence britanniche, l'esercito russo ha subito dall'inizio dell'anno 332mila morti e feriti nei combattimenti in Ucraina per un totale, dall'invasione del 2022, di circa 1.118.000 soldati tra morti e feriti. Secondo gli 007 ucraini il numero medio di vittime giornaliere a settembre era di 950, un numero in calo da marzo, poi, però, successivamente il numero di vittime giornaliere è tornato ad aumentare. L'esercito russo è all'offensiva lungo oltre 1.000 chilometri e nonostante le pressioni in quasi tutti i settori del fronte, le armate di Putin stanno compiendo lievi progressi che comunque non giustificano i morti, le attrezzature impiegate, i missili e i droni esplosi. Secondo l'esercito ucraino, i russi hanno perso circa 11.300 carri armati, 33.000 sistemi di artiglieria, 800 aerei ed elicotteri, 28 navi militari e circa 70.000 droni. Cifre enormi, come i morti e feriti, che però non sono state confermate da fonti indipendenti. Hanno fatto scalpore le immagini diffuse dalla Russia dell'attacco con droni e artiglieria contro due camion che facevano parte di un convogliio umanitario delle Nazioni Unite (
foto dal web/Social). Il filmato mostra diversi droni kamikaze Fpv che si schiantano contro i camion bianchi con la scritta "Onu". L'attacco è avvenuto il 14 ottobre nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale e miracolosamente nessuno è rimasto ferito. I camion dell'Onu trasportavano aiuti umanitari alla popolazione della provincia. Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha denunciato questa "violazione del diritto internazionale", dimostrando il totale disprezzo di Mosca per le vite civili e gli obblighi internazionali. Intanto Trump si rivolge a Putin per il cessate il fuoco in Ucraina e dice: il presidente russo vuole la pace.




HAMAS NON VUOLE LASCIARE
IL CONTROLLO DI GAZA

SCONTRI TRA IL GRUPPO PALESTINESE
E LE MILIZIE CON MORTI ED
ESECUZIONI. C'E' LO SPETTRO
DI UNA GUERRA CIVILE


di Laura Pirlo
(14-10-2025) C'è un'altra faccia dell'entrata in vigore del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e si è visto ampiamente all'indomani della visita a Gerusalemme del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha firmato l'attivazione dell'accordo che sancisce la tregua tra Hamas e Israele. Questa volta ad essere in guerra sono i militanti di Hamas (
foto dal web/Social) e le milizie, un conflitto che potrebbe degenerare in guerra civile. Dopo il ritiro delle forze israeliane c'è un crescente dispiegamento di militanti di Hamas impegnati a "ripulire Gaza da fuorilegge e collaborazionisti", una operazione che ha portato scontri ed esecuzioni in luoghi pubblici. Gaza è tornata in mano ad Hamas, che controlla il territorio e la sua offensiva al momento è contro altri gruppi che si sono alleati con israele durante la guerra. Hamas accusa queste milizie di destabilizzare la sicurezza normale della Striscia. In sette giorni almeno 34 combattenti e otto membri di Hamas sono stati uccisi nel corso di questi scontri. C'è anche l'ultimatum di Hamas a questi gruppi: consegnare le armi in cambio di un'amnistia. Dopo due anni di guerra la situazione dell'ordine pubblico a Gaza è completamente crollata con la nascita di gruppi armati e saccheggiatori, rafforzandone altri già esistenti prima della guerra. Una situazione che Hamas non tollera e adesso è caccia aperta contro questi miliziani. Alcuni di questi gruppi hanno sfidato apertamente Hamas: "A tutti i topi di Hamas, i vostri tunnel sono distrutti, i vostri diritti non esistono più: pentitevi prima che sia troppo tardi. Hamas non esiste più". Sebbene gli scontri si verifichino al di fuori della tregua, è ancora irrisolto il problema del disarmo di Hamas contenuto nella seconda fase dell'accordo del presidente Trump. Si sta ancora discutendo, ma sulla Striscia comunque si continua a morire.



SIAMO AL "PUNTO DI NON
RITORNO": L'ACQUA TROPPO

CALDA STA SBIANCANDO LE
BARRIERE CORALLINE


di Giovanni Maria Ricci
(14-10-2025) L'allarme è stato lanciato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) e ha sollevato preoccupazione: la metà delle barriere coralline del Pianeta si stanno preparando a perdere per sempre il proprio colore per tingersi di bianco (
foto dal web/Social). Gli scienziati già parlano di "crisi globale dei coralli", colpa del surriscaldamento dei mari dovuto al cambiamento climatico. E il rapporto Global Tipping Points dell'Università di Exeter, finanziato dal fondo di Amazon Jeff Bezos, dice che la situazione è drammatica e si è raggiunto il primo punto di non ritorno rischiando un "deperimento diffuso". La causa dei gravi danni alla barriera corallina è dovuta all'innalzamento della temperatura dell'acqua che colpisce milioni di persone che da essa hanno i mezzi di sussistenza ma anche a milioni di specie marine. E la situazione si aggrava di anno in anno e ora si sta verificando una mortalità dei coralli senza precedenti. In concreto: la temperatura, rispetto all'era preindustriale, è aumentata di 1,4° C e ci sarà un peggioramento nei prossimi 5-10 anni. Questo riscaldamento dell'acqua sta danneggiando i coralli al punto che negli ultimi due anni si è avuto un massiccio sbiancamento dovuto dall'effetto del calore col conseguente suo deterioramento. I coralli hanno una funzione vitale nel nostro ecosistema, perché creano la biodiversità e irrobustiscono il serbatoi di carbonio. Inoltre danno una mano a contrastare l'erosione a protezione delle coste. Servirebbe un'inversione del trend per salvare le barriere coralline. Al momento la temperatura dell'acqua ha raggiunto il 1,4° C e una volta raggiunto l'aumento di 1,5°C i coralli saranno condannati. Bisognerebbe ridurre il riscaldamento almeno, dicono gli scienziati, di 1,2°C e per farlo è necessaria una drastica riduzione delle emissioni di gas serra. L'allarme è stato lanciato a un mese dalla grande conferenza sul clima a Belem a Brasilia, e gli scienziati chiedono di intervenire con tempestività, con misure più coraggiose in quanto quelle che sono state messe in atto si sono rivelate non sufficienti.



METEO, DA GIOVEDI ITALIA
SPACCATA IN DUE: OTTOBRATA
AL NORD, NUBIFRAGI AL SUD


di Marco Giovine
(13-10-2025) Il caldo e la stabilità potrebbero avere le ore contate. A metà settimana l'Italia si presenterà, dal punto di vista meteo, divisa a metà, complice da un lato l'alta pressione che continuerà a fare la sua parte al Nord mentre al sud un ciclone potrebbe portare instabilità con piogge e nubifragi soprattutto a Roma (
foto dal web/Social). L'ottobrata continuerà a farsi sentire, quindi, al Nord d'Italia con temperature gradevoli e con una stabilità che farà piacere. Un bel tempo che delizierà l'avvio dell'autunno con giornate buone senza piogge anche in alta montagna. In dettaglio: lunedi 13 ottobre e martedi 14 continuerà il bel tempo un pò in tutta l'Italia con giornate calde e senza pioggia tranne che in Sicilia con le prime piogge importanti sul versante occidentale. Cambio di passo da mercoledi 15 ottobre con alta pressione al Nord e maltempo al sud, anche sul Lazio, con piogge che peggioreranno dal giorno successivo. Giovedi 16 ottobre si volta pagina soprattutto al Sud dove saranno protagonisti temporali e nubifragi che potrebbero essere anche molto violenti.



GAZA, E' IL GIORNO DEL RILASCIO
DEGLI OSTAGGI, PRIMA TAPPA
PER UNA PACE DURATURA


di Laura Pirlo
(12-10-2025) E' tregua tra Hamas e Israele, forse l'inizio della pace che prenderà corpo lunedi 13 ottobre con l'arrivo in Medio Oriente di Donald Trump, prima in Israele, dove parlerà in Parlamento, poi in Egitto dove firmerà, alla presenza della premier Giorgia Meloni e di altri 20 leader europei, il documento che chiuderà la prima fase dell'accordo per la pace a Gaza. Un momento importante sarà lo scambio degli ostaggi a Gaza nelle prossime ore in cambio del rilascio di quasi 2mila prigionieri palestinesi. La prima tappa sarà lo scambio che inizierà lunedi mattina con la consegna degli ostaggi da parte di Hamas alla Croce Rossa (
foto dal wweb/Social). E' previsto che Trump li accoglierà durante la sua visita lampo a Gerusalemme. Si sa che i 20 ostaggi vivi saranno consegnati in una sola volta rispetto agli scambi avvenuti nelle precedenti tregue nel 2023 e all'inizio del 2025. Oltre agli ostaggi vivi Hamas consegnerà i corpi senza vita, impegno gravoso perché l'organizzazione palestinere sta incontrando difficoltà nel recuperare i resti dei deceduti. Subito dopo saranno rilasciati i prigionieri palestinesi, la stragrande maggioranza, forse 1.700, è stata arrestata a Gaza durante i due anni di invasione. Nella lista dei prigionieri non sono presenti i sette nomi di alto profilo richiesti da Hamas, perché ritenuti da Israele molto pericolosi, leader carismatici che hanno orchestrato attacchi contro gli israeliani.



SCOPERTO IN THAILANDIA
UNA NUOVA SPECIE DI RAGNO
META' MASCHIO E META' FEMMINA


di Leo Cortes
(12-10-2025) E' stato appena scoperto in Thailandia un esemplare di una specie di ragno (
foto dal web/Social). La particolarità di questa nuova e rara specie è sorprendente: è per metà maschio e per metà femmina. Si trova nelle lussureggianti foreste della Thailandia occidentale, dove è stato rinvenuto, e appartiene al "Damarchus inazuma", denominati anche ragni migalomorfi, noti per le loro potenti mascelle rivolte verso il basso. Hanno uno stile di vita sotterraneo: scavano gallerie e poi attendono pazientemente la preda. I ricercatori del Museo di Storia Naturale dell'Università di Chulalongkorn hanno scoperto che questi animali, ad esempio l'esemplare ginandromorfo, è letteralmente metà maschio e metà femmina con una demarcazione perfetta che divide il corpo in due metà, con una colorazione diversa, lato sinistro arancione e lato destro bianco, e questo cromatismo, che i ricercatori hanno spiegato sulla rivista specializzata Zootaxa, riflette il dimorfismo sessuale della nuova specie. Questa nuova specie di ragno è stata chiamata Inazuma, in onore del personaggio del manga giapponese "One Piece" che può cambiare sesso.


DA OGGI MOSTRA DEL PITTORE ANDREA
CARBONI ALLA GALLERIA "PICASSO" A NUORO

di Luisa Deidda
( 12-10-2025) Da oggi, 13 ottobre, si potrà visitare la mostra di pittura di Andrea Carboni (
foto) alla galleria "Picasso" a Nuoro. "Le sue opere, scrive il nostro direttore Augusto Maccioni, sono di una vitalità impressionante, vivono nell'ombra, si nutrono dell'oscurità e la luce sono i nostri occhi che guardano e che vogliono interpretare un mondo nel quale viviamo ma che spesso non comprendiamo per la loro complessità e la nostra piccolezza. Non solo la lotta tra la luce e il buio ma anche tra il bene e il male, in un mix che non spaventa ma che ci interroga in uno scenario di consapevolezza e di ascolto. Oggetti e corpi che si muovono nell'ombra, qualche luce sfumata. In ogni pennellata c'è una storia, i bisogni e il dolore degli uomini, persone che soffrono e che attendono risposte o vogliono vivere secondo le loro aspettative". Presentando le opere di Carboni, Elisabetta Masala scrive: "La luce non sempre è più importante dell'ombra: è ciò che sembra suggerire Andrea Carboni, giovane artista nuorese che con la sua arte ci invita a visitare un mondo complesso, talvolta oscuro, ma non per questo meno bello". LEGGI L'INTERVISTA AL PITTORE ANDREA CARBONI



DOPO IL CESSATE IL FUOCO IN MEDIO
ORIENTE, ZELENSKY ESORTA TRUMP:

"SEI RIUSCITO A FERMARE LA
GUERRA A GAZA, ORA FERMA MOSCA"


di Gigi Sartori
(11-10-2025) Dopo la pace a Gaza, il mondo adesso guarda alla guerra tra Ucraina-Russia, un conflitto che va avanti da troppi anni con alterne vicende di conquiste, morti e feriti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy (
foto dal web/Social) è categorico rivolgendosi a Donald Trump: "Sei riuscito a fermare la guerra a Gaza, ora ferma anche Mosca". L'esortazione del presidente ucraino dovrà essere accompagnata da fatti concreti su un argomento non facile soprattutto perché si ha a che fare contro un signore della bomba atomica, che ha amici in Cina e nella Corea del Nord. Il cessate il fuoco in Ucraina diventa terribilmente difficile. Il personaggio Putin è complicato, per lui perdere la guerra è un problema serio e Trump lo ha capito. Come se ne esce? Forse c'è una soluzione: armare di più Kiev. Zelensky ne ha parlato telefonicamente con Trump, non ci sono riscontri ma è chiaro che il "colloquio è stato molto produttivo perché si è discusso di difesa aerea". Ma anche dei missili Tomahawk, quelli, per intenderci, che potrebbero arrivare a colpire Mosca. Intanto la guerra va avanti, anche se a rilento e sicuramente ci sarà uno stallo per il freddo, la neve e le avverse condizioni meteo che rallenterà i movimenti di guerra. Ma il conflitto continuerà dal cielo, con i missili e con i droni e sarà un inverno molto caldo. Il presidente ucraino fa appello a Trump in due direzioni: convincere Putin al tavolo delle trattative o armare di più l'Ucraina. Lunedi scorso il presidene americano aveva assicurato la fornitura di Tomahawak all'Ucraina chiedendo però a Zelensky che uso ne avrebbe fatto. Comunque un passo in avanti per dare a Kiev le armi migliori per fronteggiare Mosca anche se Putin ha fatto sapere che qualsiasi ordigno in mano a Zelensky non cambierebbero le sorti della guerra, anzi rappresenterebbero un'escalation senza precedenti. La palla adesso passa nuovamente a Trump che, dopo Gaza, dovrà necessariamente rivolgersi all'altro conflitto e non sarà facile per lui prendere una decisione contro Putin. L'unica mossa potrebbe essere quello di convincerlo a trattare, poi si vedrà.




LEONE XIV IN PREGHIERA
PER LA PACE A SAN PIETRO

"VIA LA SPADA, ABBIATE
L'AUDACIA DEL DISARMO"


di Francesco Atzeni
(11-10-2025) Davanti alla statua originale della Madonna di Fatima in piazza San Pietro, Papa Leone XIV (
foto dal web/Social) ha promosso momenti di preghiera per la pace nel mondo. A riempire la grande piazza e ad aderire all'invito del Pontefice, decine di migliaia di persone hanno pregato e recitato il rosario. Una grande giornata insieme alla Madonna di Fatima portata dal Portogallo a piazza San Pietro. Nell'omelia Leone XIV ha affermato che "non possiamo uccidere per nessuna idea, né per la fede, né per la politica" e rivolgendosi ai potenti del mondo ha chiesto "di avere l'audacia del disarmo". E ricorda le parole della madre di Gesù nell'espisodio delle nozze di Cana: "Tra le parole di Gesù che non vogliamo lasciar cadere, una risuona in particolare oggi in questa veglia di preghiera per la pace, quella rivolta a Pietro nell’orto degli ulivi: “Metti via la spada”. Disarma la mano e prima ancora il cuore. Come già ho avuto modo di ricordare in altre occasioni, la pace è disarmata e disarmante. Non è deterrenza, ma fratellanza, non è ultimatum, ma dialogo. Non verrà come frutto di vittorie sul nemico, ma come risultato di semine di giustizia e di coraggioso perdono". E davanti a una cinquantina di conflitti nel mondo, dal Medio Oriente all'Ucraina, il Papa precisa: "Guardiamo alla Madre di Gesù e a quel piccolo gruppo di donne coraggiose presso la Croce, per imparare anche noi a sostare come loro accanto alle infinite croci del mondo, dove Cristo è ancora crocifisso nei sui fratelli, per portarvi conforto, comunione e aiuto". Il Papa ha anche detto che la pace è "un dono di Dio" ma anche "una conquista e un impegno" da parte di ogni persona: "Guardare il mondo con gli occhi di chi soffre, non con la prospettiva dei potenti; vedere la storia con gli occhi dei piccoli, non con la prospettiva dei potenti; interpretare gli eventi della storia dalla prospettiva della vedova, dell'orfano, dello straniero, del bambino ferito, dell'esule, del fuggitivo; o con gli occhi del naufrago e del povero". "Altrimenti, nulla cambierà mai e non sorgerà mai una nuova era, un regno di giustizia e di pace". Poi ha ammonito i cattolici: "La prima cosa da disarmare è il cuore, perché se non c'è pace dentro di noi, non daremo pace", la pace poi "non è deterrenza, ma fraternità, non è ultimatum ma dialogo. Non verrà come frutto di vittorie sul nemico, ma come risultato della semina di giustizia e di perdono coraggioso". Dopo il rosario, quando le ombre della notte si facevano sempre più evidenti, ci sono stati momenti di preghiera e di silenzi con una lunga adorazione aucaristica silenziosa. Una giornata di preghiera per implorare la pace come quella promossa dal suo predecessore Francesco che nel settembre 2013 aveva chiesto di pregare per la pace in Siria.



CESSATE IL FUOCO A GAZA, I
PALESTINESI SFOLLATI INIZIANO

IL VIAGGIO DI RITORNO. "OSTAGGI
LIBERI ENTRO LUNEDI"


di Laura Pirlo
(10-10-2025) La notizia della pace a Gaza ha avuto un effetto immediato con migliaia di abitanti che hanno iniziato a tornare alle loro case. Le immagini video, anche dall'alto, mostrano tantissime persone su Rashid, la strada costiera (
foto dal web/Social). Si muovono questa volta con fare deciso, contenti e questa volta, dopo essere stati sfollati più volte durante due anni di invasione israeliana, sperano di restare nella loro terra. L'annuncio della pace è stata comunicata dall'esercito alle 12 ora locale, alle 11 in Italia, sebbene faccia parte dell'accordo approvato a larga maggioranza alla prima fase del piano di pace di Donald Trump. Adesso si attende, nella seconda fase, che Hamas sarà disarmato "con mezzi leciti o illeciti", comunque, in questa prima fase, le truppe israeliane stanno completando il ritiro parziale al fine di continuare a controllare ancora Gaza quando ci sarà lo scambio, verosimilmente lunedi dopo l'arrivo di Trump in Medio Oriente, degli ultimi 48 ostaggi, vivi o morti, e dei quasi 2mila prigionieri palestinesi. Poco prima del cessate il fuoco, il premier Benjamin Netanyahu si è rivolto alla nazione rivendicando il merito di aver ottenuto il rilascio di tutti gli ostaggi e di aver ottenuto il cessate il fuoco con la vittoria su Hamas. "Abbiamo promesso e abbiamo mantenuto" ha detto vantandosi. Ha anche detto che se Hamas non si disarma, come è detto nella seconda fase del piano Trump, Israele riprenderà le armi aprendo un nuovo scenario con bombardamenti quasi quotidiani nonostante il cessate il fuoco. L'accordo è stato siglato anche da Hamas col capo del team negoziale, quel Jalil al- Hayya che Israele aveva tentato di assassinare settimane prima in Qatar, dopo aver ricevuto garanzie dagli Stati Uniti, dai paesi mediatori e dalla Turchia che "la guerra è completamente finita". Tutto questo, riferito all'accordo della prima fase, in sole 36 ore mozzafiato durante le quali Trump ha annunciato la pace in attesa di farla rispettare nelle altre fasi del piano americano. Trump sarà in Medio Oriente lunedi, e si rivolgerà al Parlamento israeliano mentre si attiverà lo scambio degli ostaggi e dei prigionieri.



TRUMP DICHIARA LA GUERRA
"FINITA" TRA ISRAELE E HAMAS

IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI
TRA "LUNEDI O MARTEDI"

di Laura Pirlo
(9-10-2025) A Tel Aviv è scoppiata la gioia e l'entusiasmo per la fine della guerra tra Israele e Hamas anche se il percorso per attuarla è ancora lunga e complicata. Intanto si è raggiunta una tappa importante, e gli intermediari hanno siglato positivamente la conclusione della guerra sulla base del rientro a casa degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi oltre al ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia di Gaza. A dare notizia della conclusione della guerra durata oltre due anni, è stato Donald Trump che ha proclamato che la guerra a Gaza è finita e che l'accordo raggiunto punta a una pace duratura. Il presidente degli Stati Uniti era stato informato poco prima dal suo segretario di Stato Marco Rubio (
foto dal web/Social) della volontà di chiudere la guerra, e si è detto soddisfatto dell'evento storico: "Si balla per le strade, tutti sono felici, i Paesi arabi, i Paesi musulmani, non si è mai visto niente del genere". Trump ha celebrato trionfalmente il suo successo e la sua politica estera. Con la svolta, Netanyahu ha guadagnato popolarità e i familiari attendono adesso con ansia il rientro degli ostaggi che saranno rilasciati, ha detto Trump, tra "lunedi o martedi" grazie all'accordo portato avanti dal coinvolgimento congiunto di Paesi tradizionalmente in conflitto come il Qatar, l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti fino all'Egitto, tutti uniti, incredibilmente, per raggiungere una pace che nessuno credeva che fosse possibile. Trump ha parlato anche delle perdite di Hamas, forse 70mila morti e ha assicurato che "Gaza sarà ricostruita con gli aiuti internazionali e sarà un'opportunità unica e di prosperità e stabilità". Trump non si è limitato a parlare della pace a Gaza: " Abbiamo risolto sette conflitti, questo è l'ottavo e il prossimo sarà quello tra Russia e Ucraina". Per lui ci sarà il Nobel per la pace?





DOPO L'OTTOBRATA, MA NON IN
SARDEGNA, TEMPERATURE IN CALO
COL FREDDO DAL NORD EUROPA


di Marco Giovine
(9-10-2025) In Italia ci sarà una vera e propria ottobrata con sole e caldo fino al 12 ottobre, poi il meteo cambierà. Gli esperti annunciano che ci sarà il ritorno di correnti più fresche che interesserà le regioni settentrionali ma anche il settore adriatico e al sud con temperature inferiori alla norma (foto dal web/Social). La conseguenza porterà brevi precipitazioni sulle Alpi orientali e nelle zone interne della Sardegna che sarà interessata, marginalmente, in un grande movimento che toccherà la Spagna, l'Algeria e il Mediterraneo occidentale. Le previsioni saranno: fino a domenica 12 ottobre sole e caldo su tutta l'Italia con temperature sopra la media, una fase di stabilità che sarà concretizzata con la classica ottobrata, tranne le isole maggiori. Scenario diverso da domenica in poi con episodi di instabilità soprattutto in Sardegna e Sicilia, e da martedi 14 l'alta pressione tenderà a indebolirsi lasciando spazio all'arrivo dall'Europa nord-orientali di aria decisamente più fredda con un calo delle tmperature.


CRISTIANO RONALDO DIVENTA
IL PRIMO CALCIATORE MILIARDARIO


di Franco Vecchiarecchi
(8-10-2025) Dopo essere stato consacrato il migliore giocatore di sempre nelle competizioni ufficiali, Cristiano Ronaldo ha raggiunto un altro importante traguardo fuori dal campo: diventare il primo giocatore miliardario. Come è noto Ronaldo ha giocato, tra gli altri, nel Manchester United e Juventus, ed è riuscito a sfruttare la sua fama con lucrosi accordi commerciali come Armani e Nike che gli hanno consentito di aumentare non solo la sua visibilità ma anche il suo portafoglio. Adesso, con i suoi quaranta anni, il portoghese è stato catapultato in cima alla classifica degli atleti più ricchi dopo aver firmato a giugno l'estensione del contratto con la squadra saudita dell'Al-Nassr per un valoro che va oltre i 400 milioni di dollari. Con questo accordo il patrimonio di Ronaldo è andato oltre i 1,4 miliardi di dollari e, secondo il Bloomberg Billionaire Index, è il primo calciatore a entrare nella classifica degli atleti più ricchi. Per molto tempo Ronaldo e Lionel Messi hanno gareggiato sia per il titolo di miglior giocatore ma anche per chi guadagnava di più. Dal 2023 le strade dei due giocatori si sono divisi, Ronaldo si è trasferito nel Golfo con stipendi molto pesanti, e Messi è passato all'Inter Miami della Major League Soccer negli Stati Uniti.



GLI ISRAELIANI CELEBRANO I DUE ANNI
DALL'ATTACCO DI HAMAS DEL 7 OTTOBRE

IL PIANO DI TRUMP VA AVANTI, HAMAS
CHIEDE GARANZIE DAGLI STATI UNITI


di Laura Pirlo
(7-10-2025) Israele ha ricordato il secondo anniversario dell'attacco del 7 ottobre, in cui Hamas ha ucciso 1.200 persone e presi 251 in ostaggio durante un assalto al sud del Paese. Commemorazioni e una grande manifestazione a Tel Aviv (
foto dal web/Social) per chiedere con forza la liberazione degli ostaggi rimasti prigionieri a Gaza. Gli israeliani considerano il 7 ottobre il peggior attacco della loro storia ma concordano sul fatto che adesso hanno una opportunità unica nel porre fine all'incubo, distruggendo Hamas prima del cessate il fuoco contenuto nel piano di 20 punti di Donald Trump. Per arrivare alla pace c'è tempo, le delegazioni sono impegnate a Sharm El Sheikh (Egitto) agli incontri per dare l'ok al piano del presidente degli Stati Uniti. Per la prima volta una settimana fa il presidente Trump ha parlato di pace e di cessate il fuoco e subito c'è stata molta attenzione sulla possibilità che si ritorni alla normalità a Gaza. Un'altissima percentuale della popolazione vuole la fine della guerra. Hamas ha invece ricordato l'evento come "il giorno della gloriosa vittoria", ed è stato, per il gruppo palestinese, l'attacco di maggior successo perché è riuscito a sorprendere il potente nemico e a fare una strage. Adesso però è arrivato il momento del cessate il fuoco. Con la mediazione di Egitto, Qatar e Stati Uniti, Israele e Hamas stanno discutendo le condizioni migliori del piano di Trump e in questa prima fase c'è lo scambio di 48 ostaggi, 20 dei quali ancora in vita, con 250 prigionieri palestinesi condannati all'ergastolo. Il clima, secondo il presidente degli Stati Uniti, è positivo e sarà determinante la seconda fase del piano quando si deciderà, chiesto soprattutto da Hamas, la tempistica per il ritiro delle truppe israeliane e garanzie sulla fine offensiva ma anche se Hamas accetti di consegnare le sue armi.


AUGURI A PUTIN CHE COMPIE 73 ANNI E SOGNA DI GOVERNARE ANCORA FINO A 150

di Gigi Sartori
(7-10-2025) Vladimir Putin (foto dal web/Social) non ha nessuna intenzione di andare in pensione. Teoricamente, secondo la legge russa, avrebbe potuto andarci 13 anni fa, ma non ha nessuna voglia di abbandonare il potere e il gioco geopolitico che lo ha sempre appassionato. Poi punta a rimanere al potere ancora per tanti anni. La conversazione col suo omologo cinese Xi Jinping il 3 settembre ha dimostrato che è pronto a prolungare la vita almeno fino a 150 anni. Intanto martedi si è goduto i suoi 73 anni, un compleanno trascorso al fronte, con i suoi generali mostrando il muso duro contro l'Ucraina e la Nato. Putin è al potere dall'età di 47 anni ed è sempre stato in prima fila nelle decisioni che contano. Si sta avvicinando ai leader che hanno fatto la storia dell'Unione Sovietica, quella gerontocrazia che ha governato il grande Paese anche per poco tempo e sono stati al potere fino alla loro morte. Quanto potrà andare avanti Putin? Anagraficamente ha un'età splendida, ma le sue condizioni di salute, per le notizie che vengono divulgate, lo mettono in una situazione di vulnerabilità. Il governo russo da tempo è preoccupato per la sua salute e molti sono gli sforzi dei medici per aumentargli l'aspettativa di vita. Il presidente russo ha mostrato particolare attenzione verso l'invecchiamento investendo nelle tecnologie per prevenire l'invechiamento cellulare e altre innovazioni che promuovono la longevità. E c'è anche un piano per sviluppare tecnologie di stampa 3D di organi per facilitare i trapianti, aspetto questo affrontato dallo stesso Putin con Xi per rimanere immortali nella scena politica internazionale. L'invecchiamento fa paura e Putin non vuole perdere la battaglia contro questo avversario sconosciuto. Il presidente russo punta a migliorare la longevità sua e di tutti i russi. Attualmente l'aspettativa di vita è la più bassa dell'Europa (72,2 secondo l'OMS, 68,2 per gli uomini). Putin, comunque, potrà continuare a governare ancora per tantissimi anni, almeno fino al 2036, grazie ad una riforma costituzionale voluta proprio da lui. L'unica a governare il Paese per più di 30 anni è stata la zarina Caterina la grande, che concluse il suo mandato nel 1796.



OTTIMISMO PER IL PROVVEDIMENTO
DI TRUMP A GAZA: "IL
PIANO STA ANDANDO BENE"


di Laura Pirlo
(5-10-2025) Hamas è pronta a rilasciare gli ostaggi israeliani, vivi o morti, ma intende proseguire e approfondire alcuni punti dei 20 proposti da Donald Trump per la fine della guerra a Gaza (foto dal web/Social). Una fonte dell'organizzazione terroristica dice che è iniziato il recupero dei corpi degli ostaggi deceduti. E' più vicina la pace anche se non c'è un accordo definitivo da entrambe le parti. Lunedi 6 ottobre riprenderanno i colloqui per arrivare concretamente a un cessate il fuoco a Gaza, sul rilascio degli ostaggi israeliani e sul ritiro delle truppe israeliane. Hamas ha chiesto ulteriori negoziati su una serie di questioni e Trump ha dato una risposta positiva. Sembrerebbe quindi in stallo la situazione anche se il presidente degli Stati Uniti non intende andare oltre un periodo stretto. Del resto ulteriori negoziati non erano per niente previsti nella diramazione dei 20 punti di Trump e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca di lunedi. Allora Trump era deciso: Hamas doveva firmare o si sarebbe "scatenato l'inferno". L'ultimatum però è stato rivisto dopo che Hamas ha chiesto di limare alcuni punti della proposta americana, una situazione che porterà ad ulteriore periodo di incertezza a un piano vago. Tuttavia è necessario essere ottimisti per consentire veramente e concretamente che le armi tacciano per davvero e i cittadini di Gaza possano tornare alle loro case e possano chiudere in maniera definitiva la campagna distruttiva delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) e della catastrofe umanitaria. Successivamente ci saranno le tappe per un'amministrazione internazionale temporanea per Gaza e per la sua ricostruzione. Questi sono i programmi, anche se tutto potrebbe andare storto. Le difficoltà ci sono e la stessa organizzazione di Hamas dice che una volta liberati gli ostaggi non potrà avere nessuna possibilità di negoziare.




TENSIONE A ROMA CON SCENE
TERRIBILI DI GUERRIGLIA URBANA

PROFANATA LA STATUA DI
SAN GIOVANNI PAOLO II

di Sonia Thery
(4-10-2025) Sabato ad alta tensione a Roma con scene terribili di guerriglia urbana. Manifestazioni pacifiche ma fino ad un certo punto perché presto il percorso lungo dello sciopero nella capitale si è trasformato con auto incendiate, lanci di bombe incendiarie e assalti alle forze dell'ordine. I video trasmessi in tv raccontano devasazioni e fiamme delle auto e cassonetti. Gli anarchici hanno lanciato bottiglie, sassi e petardi. Scene indegne che hanno squalificato le stesse manifestazioni. La giornata di protesta ha avuto episodi altamente da condannare, come la profanazione della statua di San Giovanni Paolo II (foto dal web/Social) nel piazzale antistante la stazione Termini. Il monumento era ricoperto di graffiti con scritte indegne e col simbolo della falce e martello. La premier Giorgia Meloni ha definito l'atto "indegno" compiuto da persone accecate dall'ideologia, accusando i manifestanti di "offendere la memoria di un uomo che è stato un vero difensore e costruttore di pace".


SCIOPERO, L'ITALIA SI FERMA:
SCONTRI VIOLENTI A MILANO,
ROMA E BOLOGNA

BLOCCATI PORTI, STAZIONI
E AUTOSTRADE. NUMEROSI
FERITI TRA LA POLIZIA


di Sonia Thery
(3-10-2025) Nel giorno dello sciopero generale, convocato dall'Usb e rinforzato dalla Cgil, indetto dopo l'intercettazione della Flotilla di Gaza, le piazze delle principali città italiane hanno vissuto momenti di caos e di devastazione costringendo disagi non indifferenti nei porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e nelle principali arterie delle città (
foto dal web/Social). Roma, Milano, Firenze sono state prese d'assedio, e oltre 100 cortei hanno bloccato fabbriche e università. Scuole chiuse e grandi disagi negli ospedali. Al grido "blocchiamo tutto" i manifestanti hanno messo a ferro e fuoco le piazze, e i violenti hanno creato una vera e propria guerriglia mettendo a dura prova la polizia impegnata a far rispettare l'ordine e il rispetto della legalità. Oltre un milione di persone, secondo gli organizzatori, hanno preso parte alle manifestazioni in difesa del popolo palestinese ma anche al blocco delle imbarcazioni della flotilla umanitaria. Il clima di protesta è stato lacerato da episodi violenti che i partiti hanno condannato. La premier Giorgia Meloni a seguito delle manifestazioni, più o meno violenti, ha detto che "non vogliono la pace, ma un lungo weekend" mentre la leader dell'opposizione Pd Elly Schlein ha affermato che queste manifestazioni rendono "l'Italia migliore". Il Garante ha bocciato lo sciopero dichiarandolo illegittimo mentre il leader della Cgil Maurizio Landini tiene a precisare che lo sciopero "dimostra l'umanità e la volontà di persone per bene che vogliono fermare un genocidio e stanno facendo quello che i governi e gli Stati hanno fatto finta di non vedere o di cui addirittura sono complici". E in diretta tv Matteo Salvini precisa: "Chi oggi sciopera sa che va contro la legge e rischia sanzioni sia a livello personale che come organizzazioni sindacali".



CORTEI IN TUTTA ITALIA, SCONTRI
TRA MANIFESTANTI E POLIZIA, IN
PIAZZA PER LO SCIOPERO

DOPO LA FINE DELLA MISSIONE
DELLA FLOTILLA, ISRAELE SI

PREPARA A ESPELLERE GLI
ATTIVISTI GIA' DAL 6 OTTOBRE

di Sonia Thery
(2-10-2025) Dopo la fine delle manifestazione della Flotilla intercettate prima di arrivare a Gaza, si aprono, invece, gli scioperi in mezza Europa con la violenza nelle principali città italiane. Bologna, Roma, Milano e Napoli (ma anche a Cagliari) sono le principali città dove si sono registrati scontri tra manifestanti e poliziotti. Ci sono casi in cui le irruzioni dei violenti si sono manifestati nei centri commerciali, bloccando Stazioni Centrali, come a Brescia e mettendo a ferro e fuoco strade e piazze, distruggendo ogni cosa al loro passaggio. E' il risultato del mancato arrivo della Flotilla a Gaza, un flop, definito da molti, che ha invece ingigantito le manifestazioni in Italia consentendo lo sciopero generale per il 3 gennaio con prolungamento nella giornata di sabato. Una missione, quella della Flotilla, che invece, secondo i loro membri, ha compiuto una missione esemplare, difendendo i valori della libertà e della umanità contro "il genocidio di Israele contro i palestinesi e contro il governo Meloni che non ha fatto atti concreti contro il governo israeliano che ha affamato la popolazione e ucciso i bambini palestinesi". Nella giornata tra mercoledi 1 e giovedi 2 ottobre le forze d'élite della Marina israeliana (
foto dal web/Social) hanno completato la custodia delle imbarcazioni della Flotilla umanitaria in navigazione nel Mediterraneo per consegnare aiuti a Gaza. L'obiettivo delle oltre 40 barche era di rompere il blocco navale con olte 400 attivisti che sono stati arrestati in attesa di essere espulsi. I membri della Flotilla sono stati trasferiti al porto di Ashdod a bordo di diverse navi militari da sbarco. Secondo gli israeliani l'operazione umanitaria è stata interrotta perché accusata di allearsi con i militanti palestinesi di Hamas. Prima di arrivare nelle acque a rischio, l'esercito israeliano ha ordinato agli attivisti di cambiare rotta e al loro rifiuto è iniziato l'abbordaggio, un'azione ritenuto illegale dai membri della Flotilla "secondo il diritto internazionale". Del resto, secondo gli stessi membri, la loro missione era quello di portare cibo, aiuti umanitari, latte in polvere a persone che muoiono di fame. Gli attivisti adesso sono arrestati e sono "al sicuro e in buona salute". Secondo la legge israeliana i passeggeri possono essere espulsi entro 72 ore a meno che non vengano accettate le disposizioni. Giovedi sera si concluderà la grande festività dello Yom Kippur e da quel momento in poi si deciderà come muoversi dopo essere stati trasfertiti in un altro carcere, probabilmente quello di Ketziot nel deserto del Negev.



INCENDI INARRESTABILI NEL
MONDO: SEMPRE PIU' LETALI
CON PERDITE MILIARDARIE


di Giovanni Picchi
(2-10-2025) Ci sono i dati ma soprattutto le azion che dicono di tantissimi morti e di perdite miliardarie causate dagli incendi boschivi (
foto dal web/Social) nel mondo, problemi poi disastrosi che aumentano le temperture ed alimentano la crisi climatica. Incendi che poi si traducono in un impatto sulla società in quanto metà di questi, dicono gli scienziati, hanno causato danni per oltre un miliardo di dollari negli ultimi 10 anni. I dati sono espliciti: nei 44 anni analizzati, la frequenza degli incendi è triplicata mentre la popolazione è aumentata solo di 1,8 volte. Focus sul riscaldamento globale, quindi, determinato dalle condizioni meteorologiche che favoriscono gli incendi molto significativi tra il 1980 e il 2023. L'ultimo studio ha analizzato i costi mettendo in chiaro le responsabilità del cambiamento climatico con gli incendi che continuano a verificarsi in condizioni meteorologiche sempre più estreme. Tra le aree da rilevare quelle riferite agli incendi di gennaio a Los Angeles con perdite stimate in 65 miliardi di dollari mentre a Valparaiso, in Cile, gli incendi del 2024 hanno causato 135 vittime.


METEO, PARTENZA SHOCK IN OTTOBRE:
E' IN ARRIVO IL FREDDO RUSSO


di Marco Giovine
(1-10-2025) Cappotti pronti, è in arrivo il freddo russo. L'avvio del mese di ottobre inizia con un rilevante crollo termico anche di 10 gradi a causa dell'arrivo di aria fredda proveniente dalla Russia. Secondo gli esperti il nuovo peggioramento sarà nel weekend e sarà una partenza shock soprattutto sulla fascia adriatica (
foto dal web/Social). Il maltempo colpirà inizialmente la fascia orientale, ma anche Emilia e Sicilia, poi si espanderà a macchia di leopardo nel resto del paese. Brusco abbassamento della temperatura a Roma a causa dell'aria fredda dai Balcani con un calo di tutti i valori termici sia maggiori che minimi. Non solo aria fredda ma anche possibilità di piovaschi e qualche temporale ma anche qualche grandinata locale.


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