TERZA PAGINA


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LE NOTIZIE DI OTTOBRE 2025

GLI STATI UNITI SONO PRONTI
A BOMBARDARE IL VENEZUELA
di Carla Peis

Tutto è pronto per bombardare il Venezuela. La notizia viene pubblicata dal Wall Journal e per questo motivo gli Stati Uniti hanno già schierato diversi portaerei e un sottomarino nucleare nella regione. C'è anche una lista di obiettivi militari da bombardare. E' una questione di ore, dicono al Pentagono. La strategia Usa è chiara: vogliono che Nicolas Maduro rinunci al potere, Sono disposti a tutto anche a una taglia sulla testa di Maduro. E' la lotta di Trump contro le organizzazioni teroristiche e i cartelli della droga, molto vicini a Maduro, il quale ha chiesto aiuto militare a Cina e Russia.


GAZA, RIPRENDE IL CESSATE IL FUOCO DOPO
TANTI MORTI TRA CUI 46 BAMBINI

di Laura Pirlo
(29-10-2025) Israele riprende i bombardamenti dopo aver accusato Hamas di aver aperto il fuoco sulle sue truppe nella Striscia di Gaza meridionale (
foto dal web/Social) . Tutti gli occhi sono puntati sui mediatori e su Donald Trump che ultimamente aveva detto che la guerra era finita. Fonti americane, riportate da Al Jazeeera, riportano che "l'accordo rimane ancora in vigore a Gaza" e si continua a lavorare per attuare la pace americana. Secondo alcuni osservatori la transizione per una pace permanente a Gaza è difficile dopo due anni di confllitto nell Striscia. Il terrore improvvisamente ha nuovamente attanagliato gli abitanti di Gaza. L'esercito ha accusato gli islamisti di aver aperto il fuoco con missili e cecchini. La notizia è stata accolta con scetticismo dai media palestinesi e ci si chiede la certezza degli eventi. Intanto però gli israeliani affermano che l'attacco di Hamas è un chiaro superamento della linea rossa. Dopo lo "strappo", che ha causato oltre 100 morti, tra cui 46 bambini, Israele annucia la ripresa del cessate il fuoco s Gaza.





SI CAMBIA: TORNA L'ORA SOLARE,
SPOSTARE LE
LANCETTE INDIETRO DI UN'ORA


(26-10-2025) Ci siamo abituati a spostare l'ora dell'orologio e si farà anche questo sabato sera 25 ottobre. Come di consueto il cambio dell'ora per l'introduzione dell'ora solare avrà luogo l'ultima domenica di ottobre, nelle prime ore di sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025. Alcuni Paesi, come la Spagna, hanno chiesto all'Ue di bloccare questo cambio di fuso orario. Dobbiamo quindi adottare l'ora solare, quindi le lancette dovranno essere spostate indietro di un'ora: alle tre del mattino saranno come le due, ciò significa che avremo un'ora in più per dormire, o fare altro). Per i cellulari non si saranno problemi perché l'ora è imposta autonaticamente. Le veglie analogiche non hanno la funzionalità dei cell e qundi ci si deve attrezzare. Non i tutti i Paesi viene adottato il cambio dell'ora (Russia, Turchia, Cina e Giappone). In Africa tutti i Paei mantengono il loro fuso orario attuale tranne l'Egitto.


SECONDA FASE DELL'ACCORDO DI PACE, L'ULTIMATUM DI TRUMP A NETANYAHU


di Laura Pirlo

( 24-10-2025) Gli Stati Uniti hanno definito il voto della Knesset a sostegno dell'annessione di parti della Cisgiordania un insulto e il vicepresidente Vance ha esortato alla pazienza per la restituzione dei resti dei 28 ostaggi deceduti. Dei 20 ostaggi vivi rilasciati, solo 15 corpi sono stati restituiti.Gli Stati Uniti hanno aperto un Coordinamento civile-militare con 100 soldati per preparare la seconda fase dell'accordo di pace. Si attende il riconoscimento da parte dell'Onu, oltre alla creazione di un comitato tecnico palestinese per amministrare Gaza. Secondo Witkoff, delegato di Trump per il Medio Oriente, saranno cruciali i prossimi 30 giorni. Secondo l'accordo di pace, Israele dovrà ritirarsi da Gaza col disarmo di Hamas oltre la restituzione dei corpi. Trump (foto dal web/Social) vigilerà su tutto.

LEONE XIV AUTORIZZA LA PRIMA MESSA TRADIZIONALISTA
IN VATICANO DOPO IL VETO DI FRANCESCO


di Francesco Atzeni
(24-10-2025) Si è svolta Nella Basilica di San Pietro la messa col rito tridentino, simile a quelle celebrate prima del Concilio Vaticano. Papa Francesco aveva limitato le cerimonie dal 2021, ritenendo che non contribuiscano all'attuazione delle riforme del Concilio Vaticano II né all'unità dell'intera chiesa. A volerlo è stato Papa Leone XIV (
foto dal web/Social), fautore del ritorno a questo rito ed è stato celebrato dal cardinale Raymond Burke in occasione di un pellegrinaggio giubilare dei cattolici tradizionalisti. Si tratta di coloro che aderiscono all'usus antiquior (della messa) e rendono grazie al Principe degli Apostoli e al suo successore, dimostrando la loro fedeltà alla Chiesa di Roma, dice Chridtian Marquant, uno degli organizzatori dell'evento. Nel 2007, nel tentativo di riconciliare alcune comunità tradizionaliste scismatiche con Roma, permise che la messa tridentina venisse nuovamente celebrata nelle chiese quando fu ritenuto opportuno. Nel 2021 Papa Francesco la autorizzò in una piccola cappella per circa 15 o 20 persone ma non nell'ampia basilica. Il gesto di Leone XIV di consentire la celebrazione nella Basilica di San Pietro è un gesto di speranza.


LE SANZIONI USA ALLA RUSSIA
SONO "UN ATTO OSTILE"


di Gigi Sartori
823-10-2025) Anche la Cina contro la Russia. Dopo le sanzioni degli Stati Uniti contro i giganti energetici russi Rownwft e Lukoil al fine di mettere fine alla guerra, anche le compagnie statali cinesi hanno sospeso gli acquisti di petrolio russo trasportato via mare. Una decisione che potrebbe colpire molto le risorse petrolifere di Putin che le ritiene un atto ostile e non riusciranno a ledere le capacità produttive russe. Da notare le parole di guerra dello zar che ha comunicato che se ci sarà il via libera americana ai sistemi di difesa aerea Pariot a Kiev e se "attaccati con Tomahawk" la risposta russa sarà molto forte se non schiacciante (
foto dal web/Social). L'ultima posizione di Trump è quella di concedere a Putin tutto il Donesk che non ha ancora conquistato sul terreno. Richiesta ritenuta da Zelensky inaccettabile.


NON SI VERIFICAVA DALLO SCISMA DEL
1534: PAPA LEONE XIV E CARLO III

PREGANO INSIEME NELLA CAPPELLA
SISTINA IN VATICANO

di Francesco Atzeni
(23-10-2025) Papa Leone XIV e Carlo III hanno fatto la storia questo giovedi a mezzogiorno perché hanno pregato insieme (
foto dal web/Social) in comunione nella Cappella Sistina in Vaticano per oltre 20 minuti. Una scena che non si verificava da quasi 500 anni perché mai un Papa e un monarca del Regno Unito avevano condiviso un momento simile dallo sisma del 1534 ad opera del re Enrico VIII. Si è trattato di una preghiera edicata alla cura del creato. Carlo III ha partecipato alla cerimonia con la moglie, la regina Camilla, sebbene anglicana, ha sposato con rito cattolico Andrew Parker Bowles. Era vestita di nero, secondo il protocollo, perché solo le regine cattoliche possono indossare l'abito bianco davanti al Papa. I reali sono arrivati a Roma mercoledi sera e hanno soggiornato a Villa Wolkonsky, la residenza dell'ambasciatore britannico presso la Santa Sede.


L'EX PRESIDENTE SARKOZY IN CARCERE IN
STATO DI PROTEZIONE: LEGGERA'

"IL CONTE DI MONTECRISTO" DI DUMAS

di Louis Brissaud
( 22-10-2025) Nicolas Sarkozy è in carcere, per scontare una condanna a cinque anni per "associazione illecita" nel caso del "collegamento libico" nel corso della sua campagna elettorle presidenziale del 2007 e il governo francese ha ritenuto di concedergli la protezione della polizia per "garantirgli la sua sicurezza. Due gli agenti che si sono trasferiti nel carcere, in una cella adiacente a quella di Sarkozy
(foto dl web/Sociaal) . Gli agenti resteranno al loro posto per tutt la durata fella detenzione del presidente finché "sarà necessario". L'ex presidente aveva dichiarato alcuni giorni prima che non avrebbe fatto nessuna richiesta: "Non chiedero' favori". l'ex presidente
settantenne dorme da martedì nell'ala "persone vulnerabili" del carcere di La Santé, in isolamento per evitare il contatto diretto con gli altri detenuti. Trascorrerà giorno e notte in una cella di nove metri quadrati, leggendo "Il Conte di Montecristo" di Alexandre Dumas.


WSJ: TRUMP AUTORIZZA MISSILI A LUNGO
RAGGIO PER COLPIRE MOSCA. NUOVE SANZIONI PER LA RUSSIA


di Gigi Sartori
(22-10-2025) Gli eventi di questi giorni dicono che la pace, mentre si continua a sparare per il 1.337° giorno consecutivo, in Ucraina è più lontana. Tra le questioni in bilico ci sarebbe la mancata cessione da parte dell'Ucraina della cessione dell'intero Donbass alla Russia, cessione ritenuta inaccettabile da parte di Kiev. Intanto, però, qualcosa di nuovo appare all'orizzonte cioè, secondo alcune fonti pubblicate dal Wall Street Journal, l'ok degli Stati Uniti perché l'Ucraina utilizzi alcune armi a lungo raggio per colpire obiettivi in territorio russo. Del resto armi del genere, come gli STORM shadow, gli ucraini li avevano utilizzati, su autorizzazione britannica, per colpire un impianto chimico russo a Bryansk. Sull'argomento il presidente degli Stati Uniti sta facendo di tutto per fermare la guerra e su questa scia c'è un accordo storico con la Nato per acquistare armi Usa da destinare a Kiev. Attraverso le armi e con la forza, la Nato vuole arrivare alla pace e l'Europa, ha scritto il presidente del Consiglio europeo Roberta Metsola sui Social continua ad essere al fianco dell'Ucraina perché " ancora una volta i bambini ucraini soffrono, vite innocenti vengono prese di mira" come l'attacco a un asilo di Kharkiv, un'aggressione inaudita. (
foto dal web/Social)

TRUMP ANNULLA IL VERTICE CON PUTIN, "OSTACOLATO QUALSIASI PROGRESSO DI PACE IN UCRAINA"

di Gigi Sartori
(21-10-2025) Donald Trump ha annunciato che non ci sarà nessun incontro con Ptin (
foto dal web/Social). La decisione è stata presa dopo l'incontro infruttuoso tra il segretario di Stato Marco Rubio e il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. Il Cremlino dal canto suo ha detto che l'incontro sarà necessaria dopo "una seria preparazione". ma soprattutto perché non ci sono stati passi in avanti sulle cessioni territoriali dell'Ucraina alla Ruassia. Putin e Trump si sono incontrati l'ultima volta in Alaska ad agosto e non è stato un summit produttivo perché, annunciato come incontro per il cessate il fuoco in Ucraina, si è rivelato un nulla di fatto,facendo naufragare nel giro di una settima le aspettative del cessate il fuoco. Putin ha sempre chiarito di non accettare un cessate il fuoco immediato ma è disposto per una pace duratura, ma alle due condizioni. E si torna al punto di partenza con Putin che vuole la vittoria sul campo per annettere tutta L'Ucraina. Mosca, poi, ha accusato l'Occidente di voler rinviare l'incontro, mentre tiene fede alle intese raggiunte in Alaska e nelle conversazioni con Trump.



IN ARRIVO SULL'ITALIA LA
SECONDA ESTATE, IN SARDEGNA
TEMPERATURE FINO A 30 GRADI


di Marco Giovine
Quando l'autunno stava cercando di stabilizzarsi ecco a sorpresa un caldo eccezionale per la stagione con temperature che potrebbero arrivare anche a 30 gradi. La scena meteorologica sull'Italia dice instabilità al Nord ma già nei prossimi giorni un'area di alta pressione inizierà a salire dal Nord Africa verso le regioni meridionali italiane che porteranno una fase di caldo eccezionale per il periodo che potrebbe andare avanti fino al prossimo weekend. La matrice è sub tropicale, ciò significa che le temperature inizieranno a salire, soprattutto tra sabato 25 e domenica 26 ottobre e in Sardegna e Sicilia il caldo si farà particolarmente sentire con temperture oltre i 30 gradi. Anche al Nord il caldo sarà protagonista ma i vlori non saranno superiori ai 20° C. Gli esperti già parlano di una seconda estate con valori che si avvicinano a quelli di fine Agosto.

ZELENSKY TEME CHE TRUMP NEGOZI
UNILATERALMENTE CON PUTIN LA
SPARTIZIONE DEL TERRITORIO UCRAINO


di Gigi Sartori

(20-10-2025) Volodymyr Zelensky (
foto dal web/Social) ha definito l'incontro con Donald Trump alla Casa Bianca "costruttivo" anche se i media americani hanno parlato di un clima teso perché Trump ha chiesto al presidente ucriano di rinunciare al Donbass per firmare il prima possibile una cessazione delle ostilità con la Russia. La richiesta avanzata dal presidente Usa è stata dettata da Putin che il giorno prima al telefono aveva fatto questa richiesta. Facile capire la risposta di Zelensky arrivato a Washington invece per trattare sull'acquisizione di missili da crociera Tomahawk, un'arma a lungo raggio di altissimo livello che potrebbe consentire di far arrivare Putin al tavolo delle trattative. Le cose però stando andando nel verso voluto dalla Russia. Al punto che esiste il rischio che l'Ucraina sia costretta a ingoiare una pillola amara, senza che possa alzare la voce con qualche pretesa. Il timore è che si vada a una soluzione con un cattivo accordo territoriale senza l'Ucraina. Questo rischio è stato interpretato anche da Josep Borrell, ex capo della diplomazia europea che in conferenza del forum World in Progress del Gruppo Prisa ha chiarito che:" A mio parere, Trump e Vladimir Putin hanno un accordo fin dal loro incontro in Alaska [lo scorso agosto], e Trump è responsabile di averlo fatto accettare a Zelensky". "Se Putin vuole, ti distruggerà". Borrell ha ricordato queste dure parole che il presidente degli Stati Uniti avrebbe rivolto venerdì alla sua controparte ucraina per costringerla ad accettare la cessione dei territori, secondo il Financial Times. Anche Donald Tusk ,primo ministro polacco, ha gli stessi timori anche se Zelensky ha sempre chiarito che l'Ucraina "Non cederà mai nulla all'aggressore.

TRUMP: CESSATE IL FUOCO IN
UCRAINA? SOLO SE ZELENSKY
RINUNCIA A TUTTO IL DONETSK


di Gigi Sartori
(19-10-2025) Vladimir Putin ha posto delle condizioni per la pace in Ucraina e parteciperà all'incontro col presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Ungheria solo se ci saranno richieste convincenti per il cessate il fuoco (
foto dal web/Social). Quelle avanzate in Alaska non sono state soddisfatte e adesso torna alla carica chiedendo a Trump di farsi interprete presso il presidente ucraino Zelensky di avanzare richieste specifiche soprattutto a livello territoriale. Dopo il "no" di Trump a Zelensky sulla fornitura di missili Tomahawk, così come concordato il giorno prima nella lunga telefonata con Putin, il presidente degli Stati Uniti cercherà di convincere Zelensky, come riporta il "Washington Post", a cedere la fortezza di Donetsk per porre fine alla guerra. Per il 30% questa vasta area è ancora sotto il controllo di Kiev ed è un valido cuscinetto contro l'avanzata russa verso ovest. Se il Donetsk passasse interamente in mani russe, probabilmente fungerebbe da base per lanciare ulteriori offensive russe verso l'ovest del Paese. In cambio di tutto il Donetsk, Putin sarebbe disposto a cedere i territori occupati di Kherson e Zaporizhia. Per Zelensky le richieste di Putin sono inaccettabili. Non solo per ragioni legali, ma perché queste concessioni aprirebbero conseguenze imprevedibili. A Trump non interessano questi "dettagli", per lui è importante presentarsi come "pacificatore" e porre un'altra bandierina sulla fine della guerra in Ucraina. Un'altra opzione per il cessate il fuoco sarebbe quella " di fermarsi dove sono" che potrebbe andare bene anche a Trump. Sicuramente ci saranno altri sviluppi.



TRUMP FRENA ZELENSKY SULL'INVIO
DEI TOMAHAWK ALL'UCRAINA

IL PRESIDENTE USA E' SICURO:
PRESTO IL CESSATE IL FUOCO SENZA
I MISSILI A LUNGO RAGGIO


di Gigi Sartori
(18-10-2025) Secondo il Kiel Institute, un'istituzione tedesca, gli aiuti militari Usa all'Ucraina sono diminuiti del 43% rispetto alla prima metà del 2025, un dato che la dice lunga sull'approccio che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha nei confronti con Kiev che continua a sopportare il peso e la delusione della guerra con la Russia. La strategia di Trump è chiara: non vuole punire il presidente russo Putin ma lo premia per sottrarlo al mondo cinese. Ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non molla e continua a chiedere a Trump armamenti e sostegno alla sua causa. Zelensky si è recato a Washington sperando di tornare in patria con un maggiore supporto militare e lo stesso Trump ha alimentato queste speranze nel tentativo di porre fine alla guerra in Ucraina. Zelensky puntava ad avere i missili da crociera Tomahawk (
foto dal web/Social), un'arma a lungo raggio di altissimo livello che avrebbe avuto un ruolo importante nel portare Putin al tavolo delle trattative. C'è però l'alt di Putin che il giorno prima, in una lunga telefonata, ha sconsigliato a Trump la consegna dei micidiali missili a Kiev. Secondo la stampa Usa, il presidente degli Stati Uniti ha negato la consegna dei Tomahawk all'Ucraina e Zelensky è rimasto profondamente deluso mentre il pendolo di Trump tornava a oscillare verso Mosca. Tutto comunque è rimandato all'incontro tra Trump e Putin tra due settimane a Budapest, un vertice molto importante per decidere la pace in Ucraina e nel caso negativo, ha detto Trump, ci saranno ulteriori pressioni su Mosca. E' un copione già visto e Trump lo ripete dal vertice col presidente russo che si è tenuto ad agosto in Alaska. Niente missili Tomahawk per l'Ucraina perché il Cremlino li considera argomento ostile per la gittata di 2.500 chilometri che minaccerebbe l'intero territorio della Russia Occidentale e Trump concorda con Putin in quanto l'arma sarebbe un'escalation della guerra. Mai dire mai, comunque. Tutto è rimandato al dopo Budapest. E la storia si ripete (ma fino a quando?).



HAMAS: "TEMPI LUNGHI PER LA
RESTITUZIONE DEI CORPI DEGLI
OSTAGGI NELLA STRISCIA"

PRESTO A GAZA UN TEAM TURCO PER IL
RECUPERO DEI CADAVERI SOTTO LE MACERIE


di Laura Pirlo
( 17-10-2025) "La restituzione dei corpi degli ostaggi israeliani potrebbe richiedere del tempo" (
foto dal web/Social) ha dichiarato il movimento islamista palestinese Hamas che si è impegnato venerdi a restituire a Israele i corpi di tutti gli ostaggi nella Striscia, in base all'accordo di cessate il fuoco. Israele invece ha accusato Hamas di aver violato i termini della tregua stipulata il 10 ottobre. Il processo di restituzione dei corpi, dice Hamas, è lungo per questo motivo ha chiesto tempo a causa delle difficoltà nel trovare i corpi che si trovano sotto le macerie nel territorio devastato da due anni di guerra. Non si sa se effettivamente il movimento palestinese si stia impegnando nella restituzione dei corpi degli ostaggi, di sicuro c'è la volontà e l'impegno di riprendere il controllo del territorio contro altri gruppi miliziani contro i quali ha annunciato l'esecuzione di diversi uomini perché collaboratori di Israele. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato ancora una volta Hamas di continuare la guerra se il gruppo non restituirà i corpi degli ostaggi e se non smetterà di uccidere altre persone a Gaza. Nel caso degli ostaggi, Trump era stato categorico attivando la tregua: il rientro a casa degli ostaggi, vivi e morti, 72 ore dopo l'inizio del cessate il fuoco. Come è noto, Hamas ha rilasciato in tempo gli ultimi 20 ostaggi, restituendo solo nove dei 28 corpi che aveva in programma di liberare. C'è la speranza che presto una squadra di 80 specialisti turchi arrivino a Gaza per aiutare Hamas a localizzare gli ostaggi tra le macerie, un team molto attrezzato, dotato di strumenti per la ricerca dei cadaveri e di cani addestrati per l'occasione. A fronte dei corpi degli ostaggi già restituiti, Israele, in cambio, ha provveduto a rilasciare i corpi di 120 palestinesi, 30 dei quali a Gaza.



TELEFONATA TRUMP-PUTIN PER
"PORRE FINE A QUESTA
INGLORIOSA GUERRA IN UCRAINA"


di Gigi Sartori
(16-10-2025) Dopo Gaza è la volta della guerra Ucraina-Russia. Donald Trump è convinto di mettere il suo sigillo anche sull'altra guerra e prima di ricevere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come è suo solito, ha telefonato al suo omologo russo Vladimir Putin per capire se è possibile "porre fine all'ingloriosa guerra tra Russia e Ucraina". La telefonata tra i due presidenti è stata, naturalmente, "lunga e produttiva" e c'è comunque la voglia di chiudere la guerra che sta andando avanti da troppi anni. Sulla sua piattaforma social, Truth, Trump e Putin (foto dal web/Social) hanno concordato di incontrarsi in "un luogo concordato, Budapest, Ungheria" per fare il punto della situazione e trarre le conclusioni per una eventuale tregua. L'incontro potrebbe tenersi, ha detto Trump, "probabilmente nelle prossime due settimane" e non ha specificato se Zelensky avrebbe partecipato. Nella lunga telefonata di due ore, Trump ha anche detto che con Putin " abbiamo dedicato molto tempo a discutere del commercio tra Russia e Stati Uniti dopo la fine della guerra con l'Ucraina. Al termine della chiamata, abbiamo concordato un incontro con i nostri consiglieri senior la prossima settimana. I primi incontri con gli Stati Uniti saranno guidati dal Segretario di Stato Marco Rubio insieme ad altri che saranno nominati a breve". L'incontro a Washington con Zelensky, che si terrà il 17 ottobre, è stato voluto dal presidente ucraino. Si discuterà della conversazione di giovedi 16 ottobre con Putin e di altri argomenti soprattutto della possibilità di una nuova fornitura di armi, come i potenti missili Tomahawk, per la difesa di Kiev. Se ci sarà l'ok di Trump alle nuove armi, il presidente ucraino doterebbe il suo esercito, nel caso più specifico dei micidiali Tomahawk, di un'arma offensiva che potrebbe costringere la Russia a sedersi al tavolo delle trattative.



TITAN, MORIRONO CINQUE
PERSONE NELL'ATLANTICO

SVELATE LE CAUSE: "ERA
DANNEGGIATO E DOVEVA ESSERE
RITIRATO DAL SERVIZIO"


di Gennaro Andrea
(16-10-2025) A distanza di qualche anno si scopre che il sommergibile Titan (
foto dal web/Social), imploso nel corso di una spedizione turistica in acque internazionali nell'Oceano Atlantico settentrionale, era "danneggiato e doveva essere ritirato dal servizio" prima della sua ultima avventura che costò la vita a cinque passeggeri. E' la conclusione emersa in un rapporto del National Transportation Safety Board (NTSB), cause che non depongono a favore del sommergibile che comunque continuava ad essere attivo per escursioni turistiche, trasportando persone che pagavano profumatamente il biglietto e trovava impiego per la produzione di film e media. L'ultima escursione mise fine alla sua attività e nel contempo uccise le persone a bordo. Un tragico incidente che fece il giro del mondo e i media si interessarono dell'evento cercando anche di capire le cause dell'implosione. Molti interrogativi e indagini per far piena luce sull'accaduto. L'ultimo rapporto del NTSB dice che il Titan non doveva essere utilizzato in mare per "carenze ingegneristiche e per ripetuti fallimenti nei test della nave". Nonostante questi enormi deficit il 18 giugno 2023 il sommergibile Titan si gettò nelle acque internazionali nell'Oceano Atlantico settentrionale per un'altra spedizione turistica, che sarebbe stata l'ultima a causa della sua implosione. Il sommergibile è stato progettato e costruito dall'azienda privata statunitense OceanGate e aveva una lunghezza di 6,7 metri, larghezza 2,8 ed era alto 2,5 metri. Il suo abitacolo, in fibra di carbonio con cupole in titanio, era adatto a ospitare cinque persone a una profondità massima di 4mila metri. La spedizione era stata salutata con grande clamore sia per i componenti, quali l'esploratore delle profondità marine Paul-Henri Nargeolet, Shahzada Dawood e suo figlio diciannovenne Suleman Dawood e Hamish Harding, ma anche perché si doveva visitare il relito del RMS Titanic, situato a 3.800 metri di profondità sotto il livello del mare. Tutto sembrava procedere per il meglio quando, un'ora e 45 minuti dopo, le comunicazioni cessarono tra il sommergibile e la nave d'appoggio. Poi la tragedia.



GUERRA UCRAINA-RUSSIA, LA TREGUA E'
LONTANA. TRUMP: PUTIN VUOLE LA PACE

ATTACCO RUSSO AL CONVOGLIO
UMANITARIO ONU A KHERSON


di Gigi Sartori
(15-10-2025) Notizie dell'altro fronte, quello tra Ucraina e Russia, dove la guerra continua e in attesa di una eventuale tregua, si contano i morti e si spera che il conflitto non vada oltre il confine di Kiev. Secondo gli ultimi dati delle agenzie di intelligence britanniche, l'esercito russo ha subito dall'inizio dell'anno 332mila morti e feriti nei combattimenti in Ucraina per un totale, dall'invasione del 2022, di circa 1.118.000 soldati tra morti e feriti. Secondo gli 007 ucraini il numero medio di vittime giornaliere a settembre era di 950, un numero in calo da marzo, poi, però, successivamente il numero di vittime giornaliere è tornato ad aumentare. L'esercito russo è all'offensiva lungo oltre 1.000 chilometri e nonostante le pressioni in quasi tutti i settori del fronte, le armate di Putin stanno compiendo lievi progressi che comunque non giustificano i morti, le attrezzature impiegate, i missili e i droni esplosi. Secondo l'esercito ucraino, i russi hanno perso circa 11.300 carri armati, 33.000 sistemi di artiglieria, 800 aerei ed elicotteri, 28 navi militari e circa 70.000 droni. Cifre enormi, come i morti e feriti, che però non sono state confermate da fonti indipendenti. Hanno fatto scalpore le immagini diffuse dalla Russia dell'attacco con droni e artiglieria contro due camion che facevano parte di un convogliio umanitario delle Nazioni Unite (
foto dal web/Social). Il filmato mostra diversi droni kamikaze Fpv che si schiantano contro i camion bianchi con la scritta "Onu". L'attacco è avvenuto il 14 ottobre nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale e miracolosamente nessuno è rimasto ferito. I camion dell'Onu trasportavano aiuti umanitari alla popolazione della provincia. Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha denunciato questa "violazione del diritto internazionale", dimostrando il totale disprezzo di Mosca per le vite civili e gli obblighi internazionali. Intanto Trump si rivolge a Putin per il cessate il fuoco in Ucraina e dice: il presidente russo vuole la pace.




HAMAS NON VUOLE LASCIARE
IL CONTROLLO DI GAZA

SCONTRI TRA IL GRUPPO PALESTINESE
E LE MILIZIE CON MORTI ED
ESECUZIONI. C'E' LO SPETTRO
DI UNA GUERRA CIVILE


di Laura Pirlo
(14-10-2025) C'è un'altra faccia dell'entrata in vigore del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e si è visto ampiamente all'indomani della visita a Gerusalemme del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha firmato l'attivazione dell'accordo che sancisce la tregua tra Hamas e Israele. Questa volta ad essere in guerra sono i militanti di Hamas (
foto dal web/Social) e le milizie, un conflitto che potrebbe degenerare in guerra civile. Dopo il ritiro delle forze israeliane c'è un crescente dispiegamento di militanti di Hamas impegnati a "ripulire Gaza da fuorilegge e collaborazionisti", una operazione che ha portato scontri ed esecuzioni in luoghi pubblici. Gaza è tornata in mano ad Hamas, che controlla il territorio e la sua offensiva al momento è contro altri gruppi che si sono alleati con israele durante la guerra. Hamas accusa queste milizie di destabilizzare la sicurezza normale della Striscia. In sette giorni almeno 34 combattenti e otto membri di Hamas sono stati uccisi nel corso di questi scontri. C'è anche l'ultimatum di Hamas a questi gruppi: consegnare le armi in cambio di un'amnistia. Dopo due anni di guerra la situazione dell'ordine pubblico a Gaza è completamente crollata con la nascita di gruppi armati e saccheggiatori, rafforzandone altri già esistenti prima della guerra. Una situazione che Hamas non tollera e adesso è caccia aperta contro questi miliziani. Alcuni di questi gruppi hanno sfidato apertamente Hamas: "A tutti i topi di Hamas, i vostri tunnel sono distrutti, i vostri diritti non esistono più: pentitevi prima che sia troppo tardi. Hamas non esiste più". Sebbene gli scontri si verifichino al di fuori della tregua, è ancora irrisolto il problema del disarmo di Hamas contenuto nella seconda fase dell'accordo del presidente Trump. Si sta ancora discutendo, ma sulla Striscia comunque si continua a morire.



SIAMO AL "PUNTO DI NON
RITORNO": L'ACQUA TROPPO

CALDA STA SBIANCANDO LE
BARRIERE CORALLINE


di Giovanni Maria Ricci
(14-10-2025) L'allarme è stato lanciato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) e ha sollevato preoccupazione: la metà delle barriere coralline del Pianeta si stanno preparando a perdere per sempre il proprio colore per tingersi di bianco (
foto dal web/Social). Gli scienziati già parlano di "crisi globale dei coralli", colpa del surriscaldamento dei mari dovuto al cambiamento climatico. E il rapporto Global Tipping Points dell'Università di Exeter, finanziato dal fondo di Amazon Jeff Bezos, dice che la situazione è drammatica e si è raggiunto il primo punto di non ritorno rischiando un "deperimento diffuso". La causa dei gravi danni alla barriera corallina è dovuta all'innalzamento della temperatura dell'acqua che colpisce milioni di persone che da essa hanno i mezzi di sussistenza ma anche a milioni di specie marine. E la situazione si aggrava di anno in anno e ora si sta verificando una mortalità dei coralli senza precedenti. In concreto: la temperatura, rispetto all'era preindustriale, è aumentata di 1,4° C e ci sarà un peggioramento nei prossimi 5-10 anni. Questo riscaldamento dell'acqua sta danneggiando i coralli al punto che negli ultimi due anni si è avuto un massiccio sbiancamento dovuto dall'effetto del calore col conseguente suo deterioramento. I coralli hanno una funzione vitale nel nostro ecosistema, perché creano la biodiversità e irrobustiscono il serbatoi di carbonio. Inoltre danno una mano a contrastare l'erosione a protezione delle coste. Servirebbe un'inversione del trend per salvare le barriere coralline. Al momento la temperatura dell'acqua ha raggiunto il 1,4° C e una volta raggiunto l'aumento di 1,5°C i coralli saranno condannati. Bisognerebbe ridurre il riscaldamento almeno, dicono gli scienziati, di 1,2°C e per farlo è necessaria una drastica riduzione delle emissioni di gas serra. L'allarme è stato lanciato a un mese dalla grande conferenza sul clima a Belem a Brasilia, e gli scienziati chiedono di intervenire con tempestività, con misure più coraggiose in quanto quelle che sono state messe in atto si sono rivelate non sufficienti.



METEO, DA GIOVEDI ITALIA
SPACCATA IN DUE: OTTOBRATA
AL NORD, NUBIFRAGI AL SUD


di Marco Giovine
(13-10-2025) Il caldo e la stabilità potrebbero avere le ore contate. A metà settimana l'Italia si presenterà, dal punto di vista meteo, divisa a metà, complice da un lato l'alta pressione che continuerà a fare la sua parte al Nord mentre al sud un ciclone potrebbe portare instabilità con piogge e nubifragi soprattutto a Roma (
foto dal web/Social). L'ottobrata continuerà a farsi sentire, quindi, al Nord d'Italia con temperature gradevoli e con una stabilità che farà piacere. Un bel tempo che delizierà l'avvio dell'autunno con giornate buone senza piogge anche in alta montagna. In dettaglio: lunedi 13 ottobre e martedi 14 continuerà il bel tempo un pò in tutta l'Italia con giornate calde e senza pioggia tranne che in Sicilia con le prime piogge importanti sul versante occidentale. Cambio di passo da mercoledi 15 ottobre con alta pressione al Nord e maltempo al sud, anche sul Lazio, con piogge che peggioreranno dal giorno successivo. Giovedi 16 ottobre si volta pagina soprattutto al Sud dove saranno protagonisti temporali e nubifragi che potrebbero essere anche molto violenti.



GAZA, E' IL GIORNO DEL RILASCIO
DEGLI OSTAGGI, PRIMA TAPPA
PER UNA PACE DURATURA


di Laura Pirlo
(12-10-2025) E' tregua tra Hamas e Israele, forse l'inizio della pace che prenderà corpo lunedi 13 ottobre con l'arrivo in Medio Oriente di Donald Trump, prima in Israele, dove parlerà in Parlamento, poi in Egitto dove firmerà, alla presenza della premier Giorgia Meloni e di altri 20 leader europei, il documento che chiuderà la prima fase dell'accordo per la pace a Gaza. Un momento importante sarà lo scambio degli ostaggi a Gaza nelle prossime ore in cambio del rilascio di quasi 2mila prigionieri palestinesi. La prima tappa sarà lo scambio che inizierà lunedi mattina con la consegna degli ostaggi da parte di Hamas alla Croce Rossa (
foto dal wweb/Social). E' previsto che Trump li accoglierà durante la sua visita lampo a Gerusalemme. Si sa che i 20 ostaggi vivi saranno consegnati in una sola volta rispetto agli scambi avvenuti nelle precedenti tregue nel 2023 e all'inizio del 2025. Oltre agli ostaggi vivi Hamas consegnerà i corpi senza vita, impegno gravoso perché l'organizzazione palestinere sta incontrando difficoltà nel recuperare i resti dei deceduti. Subito dopo saranno rilasciati i prigionieri palestinesi, la stragrande maggioranza, forse 1.700, è stata arrestata a Gaza durante i due anni di invasione. Nella lista dei prigionieri non sono presenti i sette nomi di alto profilo richiesti da Hamas, perché ritenuti da Israele molto pericolosi, leader carismatici che hanno orchestrato attacchi contro gli israeliani.



SCOPERTO IN THAILANDIA
UNA NUOVA SPECIE DI RAGNO
META' MASCHIO E META' FEMMINA


di Leo Cortes
(12-10-2025) E' stato appena scoperto in Thailandia un esemplare di una specie di ragno (
foto dal web/Social). La particolarità di questa nuova e rara specie è sorprendente: è per metà maschio e per metà femmina. Si trova nelle lussureggianti foreste della Thailandia occidentale, dove è stato rinvenuto, e appartiene al "Damarchus inazuma", denominati anche ragni migalomorfi, noti per le loro potenti mascelle rivolte verso il basso. Hanno uno stile di vita sotterraneo: scavano gallerie e poi attendono pazientemente la preda. I ricercatori del Museo di Storia Naturale dell'Università di Chulalongkorn hanno scoperto che questi animali, ad esempio l'esemplare ginandromorfo, è letteralmente metà maschio e metà femmina con una demarcazione perfetta che divide il corpo in due metà, con una colorazione diversa, lato sinistro arancione e lato destro bianco, e questo cromatismo, che i ricercatori hanno spiegato sulla rivista specializzata Zootaxa, riflette il dimorfismo sessuale della nuova specie. Questa nuova specie di ragno è stata chiamata Inazuma, in onore del personaggio del manga giapponese "One Piece" che può cambiare sesso.


DA OGGI MOSTRA DEL PITTORE ANDREA
CARBONI ALLA GALLERIA "PICASSO" A NUORO

di Luisa Deidda
( 12-10-2025) Da oggi, 13 ottobre, si potrà visitare la mostra di pittura di Andrea Carboni (
foto) alla galleria "Picasso" a Nuoro. "Le sue opere, scrive il nostro direttore Augusto Maccioni, sono di una vitalità impressionante, vivono nell'ombra, si nutrono dell'oscurità e la luce sono i nostri occhi che guardano e che vogliono interpretare un mondo nel quale viviamo ma che spesso non comprendiamo per la loro complessità e la nostra piccolezza. Non solo la lotta tra la luce e il buio ma anche tra il bene e il male, in un mix che non spaventa ma che ci interroga in uno scenario di consapevolezza e di ascolto. Oggetti e corpi che si muovono nell'ombra, qualche luce sfumata. In ogni pennellata c'è una storia, i bisogni e il dolore degli uomini, persone che soffrono e che attendono risposte o vogliono vivere secondo le loro aspettative". Presentando le opere di Carboni, Elisabetta Masala scrive: "La luce non sempre è più importante dell'ombra: è ciò che sembra suggerire Andrea Carboni, giovane artista nuorese che con la sua arte ci invita a visitare un mondo complesso, talvolta oscuro, ma non per questo meno bello". LEGGI L'INTERVISTA AL PITTORE ANDREA CARBONI



DOPO IL CESSATE IL FUOCO IN MEDIO
ORIENTE, ZELENSKY ESORTA TRUMP:

"SEI RIUSCITO A FERMARE LA
GUERRA A GAZA, ORA FERMA MOSCA"


di Gigi Sartori
(11-10-2025) Dopo la pace a Gaza, il mondo adesso guarda alla guerra tra Ucraina-Russia, un conflitto che va avanti da troppi anni con alterne vicende di conquiste, morti e feriti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy (
foto dal web/Social) è categorico rivolgendosi a Donald Trump: "Sei riuscito a fermare la guerra a Gaza, ora ferma anche Mosca". L'esortazione del presidente ucraino dovrà essere accompagnata da fatti concreti su un argomento non facile soprattutto perché si ha a che fare contro un signore della bomba atomica, che ha amici in Cina e nella Corea del Nord. Il cessate il fuoco in Ucraina diventa terribilmente difficile. Il personaggio Putin è complicato, per lui perdere la guerra è un problema serio e Trump lo ha capito. Come se ne esce? Forse c'è una soluzione: armare di più Kiev. Zelensky ne ha parlato telefonicamente con Trump, non ci sono riscontri ma è chiaro che il "colloquio è stato molto produttivo perché si è discusso di difesa aerea". Ma anche dei missili Tomahawk, quelli, per intenderci, che potrebbero arrivare a colpire Mosca. Intanto la guerra va avanti, anche se a rilento e sicuramente ci sarà uno stallo per il freddo, la neve e le avverse condizioni meteo che rallenterà i movimenti di guerra. Ma il conflitto continuerà dal cielo, con i missili e con i droni e sarà un inverno molto caldo. Il presidente ucraino fa appello a Trump in due direzioni: convincere Putin al tavolo delle trattative o armare di più l'Ucraina. Lunedi scorso il presidene americano aveva assicurato la fornitura di Tomahawak all'Ucraina chiedendo però a Zelensky che uso ne avrebbe fatto. Comunque un passo in avanti per dare a Kiev le armi migliori per fronteggiare Mosca anche se Putin ha fatto sapere che qualsiasi ordigno in mano a Zelensky non cambierebbero le sorti della guerra, anzi rappresenterebbero un'escalation senza precedenti. La palla adesso passa nuovamente a Trump che, dopo Gaza, dovrà necessariamente rivolgersi all'altro conflitto e non sarà facile per lui prendere una decisione contro Putin. L'unica mossa potrebbe essere quello di convincerlo a trattare, poi si vedrà.




LEONE XIV IN PREGHIERA
PER LA PACE A SAN PIETRO

"VIA LA SPADA, ABBIATE
L'AUDACIA DEL DISARMO"


di Francesco Atzeni
(11-10-2025) Davanti alla statua originale della Madonna di Fatima in piazza San Pietro, Papa Leone XIV (
foto dal web/Social) ha promosso momenti di preghiera per la pace nel mondo. A riempire la grande piazza e ad aderire all'invito del Pontefice, decine di migliaia di persone hanno pregato e recitato il rosario. Una grande giornata insieme alla Madonna di Fatima portata dal Portogallo a piazza San Pietro. Nell'omelia Leone XIV ha affermato che "non possiamo uccidere per nessuna idea, né per la fede, né per la politica" e rivolgendosi ai potenti del mondo ha chiesto "di avere l'audacia del disarmo". E ricorda le parole della madre di Gesù nell'espisodio delle nozze di Cana: "Tra le parole di Gesù che non vogliamo lasciar cadere, una risuona in particolare oggi in questa veglia di preghiera per la pace, quella rivolta a Pietro nell’orto degli ulivi: “Metti via la spada”. Disarma la mano e prima ancora il cuore. Come già ho avuto modo di ricordare in altre occasioni, la pace è disarmata e disarmante. Non è deterrenza, ma fratellanza, non è ultimatum, ma dialogo. Non verrà come frutto di vittorie sul nemico, ma come risultato di semine di giustizia e di coraggioso perdono". E davanti a una cinquantina di conflitti nel mondo, dal Medio Oriente all'Ucraina, il Papa precisa: "Guardiamo alla Madre di Gesù e a quel piccolo gruppo di donne coraggiose presso la Croce, per imparare anche noi a sostare come loro accanto alle infinite croci del mondo, dove Cristo è ancora crocifisso nei sui fratelli, per portarvi conforto, comunione e aiuto". Il Papa ha anche detto che la pace è "un dono di Dio" ma anche "una conquista e un impegno" da parte di ogni persona: "Guardare il mondo con gli occhi di chi soffre, non con la prospettiva dei potenti; vedere la storia con gli occhi dei piccoli, non con la prospettiva dei potenti; interpretare gli eventi della storia dalla prospettiva della vedova, dell'orfano, dello straniero, del bambino ferito, dell'esule, del fuggitivo; o con gli occhi del naufrago e del povero". "Altrimenti, nulla cambierà mai e non sorgerà mai una nuova era, un regno di giustizia e di pace". Poi ha ammonito i cattolici: "La prima cosa da disarmare è il cuore, perché se non c'è pace dentro di noi, non daremo pace", la pace poi "non è deterrenza, ma fraternità, non è ultimatum ma dialogo. Non verrà come frutto di vittorie sul nemico, ma come risultato della semina di giustizia e di perdono coraggioso". Dopo il rosario, quando le ombre della notte si facevano sempre più evidenti, ci sono stati momenti di preghiera e di silenzi con una lunga adorazione aucaristica silenziosa. Una giornata di preghiera per implorare la pace come quella promossa dal suo predecessore Francesco che nel settembre 2013 aveva chiesto di pregare per la pace in Siria.




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