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PUTIN SI BEFFA DEGLI
SFORZI DI PACE DI TRUMP
L'UE, PRONTA LA 19° SANZIONE: DOVREBBE
PENALIZZARE I PAESI CHE AIUTANO MOSCA
di Francesco Corrias
(30-8-2025) L'Unione Europea non molla e vuole continuare ad essere protagonista nella vicenda tra Russia-Ucraina, mentre le bombe di Mosca continuano ad esplodere nella martoriata Kiev. Di fronte alla mancanza di volontà della Russia di procedere alle trattative per la pace, Bruxelles si scaglia contro il Cremlino dopo gli ultimi violenti attacchi su Kiev nel raid nella notte tra mercoledi 27 e giovedi 28 agosto. E' chiaro che Putin (foto dal web/Social) si beffa degli sforzi di pace di Trump che è sempre più indeciso nell'infliggere nuove pesanti sanzioni all'amico presidente russo. L'Ue è pronta a imporre nuove sanzioni a Mosca, ed è il diciannovesimo pacchetto che potrebbe includere sanzioni secondarie senza precedenti. Quello che avrebbe dovuto fare il presidente Usa, lo sta per fare l'Europa, forse c'è un accordo con Trump, di certo si sa che l'Alto Rappresentante dell'Ue per la politica estera Kaja Kallas sta accelerando sulle sanzioni per cercare di mettere ulteriormente a dura prova l'economia russa e costringerla al tavolo della pace. Al momento le sanzioni europee hanno privato la Russia di miliardi di euro. Durante la riunione informale dei ministri degli Esteri dell'Ue a Copenaghen, Kallas ha confermato le varie modalità per un ulteriore impatto sul settore energetico e quasi sicuramente anche su quello bancario. Da non escludere le sanzioni secondarie che potrebbero fare molto male alla Russia perché penalizzano in modo particolare i paesi che aiutano Mosca a eludere le restrizioni europee.
LUNEDI SCADE L'ULTIMATUM DI TRUMP
A PUTIN PER LA PACE IN UCRAINA
PESKOV: "IL PRESIDENTE RUSSO NON
ESCLUDE INCONTRO CON ZELENSKY"
di Francesco Corrias
(29-8-2025) E' il 1.283° giorno di guerra in Ucraina e Mosca non ha nessuna intenzione di cessare i combattimenti, anzi da diverso tempo gli attacchi vengono inaspriti colpendo in modo particolare i civili, le abitazioni e le infrastrutture del Paese. Il presidente Usa Donald Trump aveva concesso a Putin (foto dal web/Social) di arrivare ad un accordo con Kiev nel giro di due settimane e i termini scadono proprio lunedi. Cosa farà Putin? E cosa farà Trump nel caso Putin disattenda l'ultimatum? Emmanuel Macron è stato categorico: "Senza un accordo lunedi, Putin si sarà preso gioco di Trump", ciò significa anche che il presidente Usa dovrà punire il presidente russo con sanzioni esemplari. Ed è quello che alla fine chiedono senza mezzi termini il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il francese Macron i quali chiedono a Trump di sanzionare "le aziende di paesi terzi che sostengono la guerra della Russia". Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è in attesa di conoscere cosa farà Putin entro lunedi, giorno dell'ultimatum di Trump: "Aspettiamo fino al primo settembre affinché la Russia si prepari ai colloqui di pace e se Mosca non si dimostra pronta entro lunedi cercheremo risposte dai nostri partner". Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha dichiarato che Mosca sta preparando l'incontro tra Putin e Zelensky, c'è, insomma, la disponibilità per tali negoziati. Quante volte abbiamo sentito queste parole cioè che presto i due leader si incontreranno, poi però c'è stato sempre un ripensamento e poi un nulla di fatto, perché la Russia continua a richiedere sempre un'ulteriore discussione. E' la solita storia, mentre gli attacchi russi sull'Ucraina continuano. Tra le richieste avanzate da Putin, secondo il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, per il cessate il fuoco e la pace in Ucraina, ci sarebbe l'intero oblast del Donbass. Ma sappiamo che Putin ha un elenco di richieste molto più nutrito e non si fermerà facilmente al solo Donbass.
E' STATO DICHIARATO SICURO DOPO UN
TEST DI CARICO DI CENTO CAMION
PRESTO SARA' APERTO AL TRAFFICO IN
CINA IL PONTE PIU' ALTO DEL MONDO
di Peter Moore
(28-8-2025) Un capolavoro ingegneristico, eccezionale per la sua innovazione e la sua complessità che ha superato notevoli difficoltà. E' il ponte che attraversa il Grand Canyon di Huajiang in Cina, il più alto del mondo con i suoi 625 metri di altezza. Il viadotto attraversa il fiume Beipan e un crepaccio di montagne carsiche della provincia di Guishou, nel sud-ovest del paese. La costruzione è iniziata nel 2022 e ultimamente ha superato con successo la prova di carico, prima della sua entrata in funzione. Per il benestare si sono attardati quasi cento camion per un peso complessivo di 3.360 tonnellate (foto dal web/Social). I veicoli hanno attraversato la piattaforma lentamente, come in una processione, poi si sono fermati sulla strada per consentire agli oltre 400 sensori di determinare la sicurezza della costruzione, mediante parametri tecnici che misuravano i movimenti dei tiranti, dei cavi e delle torri. Il popolare giornale cinese China Daily ha intervistato il responsabile del progetto Wu Zhaoming che ha definito il ponte un'impresa senza precedenti vantando i vari record: il più lungo in territorio montuoso (2.890 metri da un'estremità all'altra e 1.420 metri nella sola sezione centrale) e con un'altezza senza precedenti. Il ponte si estende per un totale di 5.400 chilometri. Il viadotto è di vitale importanza nella pronvincia di Guishou dove non ci sono pianure, perché riesce a ridurre notevolmente il tempo di percorrenza per raggiungere l'altro lato della gola.
STALLO DELL'OFFENSIVA RUSSA IN
UCRAINA: NESSUNA CONQUISTA DI
POKROVSK NEL DONBASS
L'UCRAINA CONTINUA A SOFFOCARE
L'AVANZATA DI PUTIN, PRENDENDO
DECINE DI PRIGIONIERI
di Francesco Corrias
(27-8-2025) Il Donbass continua ad essere l'obiettivo principale di Vladimir Putin in Ucraina. Di questa regione sicuramente il presidente russo ne ha parlato con Donald Trump in Alaska dimostrando che la Russia avrebbe conquistato tutto il Donbass con mezzi leciti, cioè al tavolo delle trattative di pace, o con la guerra. Al momento, però, ogni tentativo di Putin per il Donbass è fallito, come del resto è fallita l'avanzata delle truppe Z sul fronte di Donetsk e la zona tra Dobropillia e Kramatorsk, città molto importanti del Donbass controllato dall'Ucraina, rivelando la debolezza delle truppe russe che sono state annientate tragicamente dagli ucraini. La maggior parte dei soldati sono morti, altri sono stati fatti prigionieri o isolati. L'obiettivo russo era la cattura di Pokrovsk, che non c'è stata perché le azioni ucraine (foto dal web/Social), condotte dalla 3° Brigata d'Assalto Azov e dalla 92° Brigata Meccanizzata di Kharkiv, hanno diviso le truppe Z senza ricevere cibo e munizioni, soldati destinati allo sbando o a essere uccisi in trappole organizzate dagli ucraini. Con l'autunno arriva il maltempo e il mare di fango, un mix ambientale che favorisce gli ucraini abili a percorrere strade impraticabili e la situazione adesso si è ribaltata creando una sacca in cui decine di russi si trovano senza collegamento e senza rifornimenti. Molti russi sono stati fatti prigionieri, altri si sono arresi mostrando segni di disidratazione e di estrema stanchezza. Alcuni giorni fa, il presidente russo Zelensky aveva detto che l'Ucraina era pronta a rioccupare i territori occupati con la forza dai russi e questo era nei programmi che adesso si stanno concretizzando perché le truppe russe sono esauste, molti soldati sono stati uccisi o fatti prigionieri con distruzione catastrofica di mezzi corazzati. Con queste mosse, le truppe ucraine hanno liberato Myrne, vicino a Pokrovsk rafforzando la presa settentrionale sulla città.
BRILLAMENTO SOLARE, GLI
SCIENZIATI HANNO CATTURATO
UN'IMMAGINE DETTAGLIATA MAI
REALIZZATA PRIMA
di Marina Sitzia
(27-8-2025) Potrebbe essere un dipinto astratto, in realtà l'immagine che proponiamo è un brillamento solare catturato con una risoluzione molto elevata. E' stata scattata con il telescopio solare Daniel K, Inouye alle Hawaii. I dettagli sono sorprendenti: linee visibili nel brillamento seguono la direzione del campo magnetico solare. E gli scienziati vogliono saperne di più su questo campo e sul ruolo preciso che svolge nello sviluppo di questo tipo di brillamenti. L'obiettivo è anche quello di scoprire di più sulle condizioni in cui si verificano le eruzioni solari che potrebbero rappresentare un rischio per la Terra. Come ad esempio le tempeste solari che si dirigono dal Sole verso la Terra, particelle che possono causare problemi non solo agli astronauti, ma anche ai satelliti e anche alle reti elettriche della Terra. Gli scienziati sperano che studi sull'argomento possano in futuro prevedere fenomeni meteorologici spaziali così pericolosi utilizzando ogni tipo di osservazione. L'immagine che proponiamo di un brillamento solare (foto dal web/Social) è gigantesco e ha le dimensioni della Terra sovrapposta quattro volte. I pià piccoli "fili" del brillamento solare, chiamati "anelli coronali", visibili solo col telescopio, sono larghi 48 chilometri e questo li rende i più piccoli anelli mai catturati da una macchina fotografica.
ALTRO ULTIMATUM DI TRUMP A PUTIN
E ZELENSKY PER LA PACE IN UCRAINA
"INCONTRATEVI ALTRIMENTI
CI SARANNO CONSEGUENZE"
di Francesco Corrias
(26-8-2025) Per il momento non si parla di vertice tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin (foto dal web/Social) per discutere di pace in Ucraina. L'argomento poteva essere trattata all'epoca dell'incontro tra Donald Trump e Putin in Alaska, ma dopo l'incontro alla Casa Bianca con Zelensky e i sette leader europei le cose si sono complicate e tutto è diventato difficile. Soprattutto da parte della Russia che ha continuato a cavalcare la guerra, intensificando bombardamenti nella regione del Donbass. Trump adesso ammette di non poter garantire l'incontro tra i leader russo e ucraino ma avverte i due presidenti che ci saranno da parte Usa conseguenze se i due non dovessero incontrarsi. Intervistato allo Studio Ovale, durante un incontro col presidente sudcoreano Lee Jae-myung, Trump si è detto che non sa se si incontreranno "forse si, ma forse no". Poi ha lanciato un ultimaturm, una tempistica che Trump aveva già evocato prima dell'incontro in Alaska colpendo in modo particolare Putin, dicendo: "Vedremo cosa succederà tra una o due settimane e se necessario poi interverrò". Putin all'epoca aveva avanzato aperture, prima con un trilaterale poi con un bilaterale Putin-Zelensky, e infine con un nulla di fatto concentrandosi sull'indebolimento dell'Ucraina fino al crollo e alla resa del Paese. Tutto è adesso a un punto morto e questo fatto dimostra il quasi fallimento dei tentativi di Trump alla ricerca della pace in Ucraina. Alcuni giorni fa, il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è stato più esplicito: "Non è previsto alcun incontro Putin-Zelensky" anche perché la Russia non ha nessun interesse in un momento nel quale tutto gira a suo vantaggio e vuole che Kiev alzi bandiera bianca e elimini "le cause profonde della guerra". Condizioni inaccettabili per Zelensky che punta adesso a riconquistare i territori in mano ai russi.
TORNA IL CALDO AFRICANO CON
TEMPERATURE OLTRE 38 GRADI
POI ARRIVA IL MALTEMPO
CON PIOGGE E TEMPORALI
di Marco Giovine
(26-8-2025) Ancora caldo (foto dal web/Social). Fine agosto con temperature alte grazie all'anticiclone africano ma già dal 28 agosto è in transito una perturbazione che partirà dalla Francia e, collegandosi all'ex uragano Erin, arriverà verso il nord Italia, creando una saccatura di depressione secondaria che porterà maltempo importante. I primi segnali del peggioramento inizierà già da mercoledi 27 agosto alla sera nel Nordovest, tra la Lombardia e il Triveneto, mentre meteo buono nel resto dell'Italia. La vera perturbazione si verificherà il giorno successivo, 28 agosto, quando ci saranno temporali e nubifragi al Nord ma anche in Liguria, Piemonte e in Emilia Romagna. Il maltempo non interesserà il Sud e il Centro dove le temperature continueranno ad essere accettabili. Piogge leggere e temperature in diminuzione da venerdi 29 agosto anche al Centro e al Sud.
CONTINUA IL GIOCO DI PUTIN, NELL'AGENDA
NON C'E' IL VERTICE CON ZELENSKY:
RIPARTIAMO DAI COLLOQUI DI ISTANBUL
di Francesco Corrias
(24-8-2025) Vladimir Putin non ha fretta. Dicono che sia malato e che abbia ancora tre anni di vita, intanto però continua la guerra in Ucraina (foto dal web/Social), la tiene in assedio e continua a mettere sotto scacco l'Occidente. Il presidente russo ha 72 anni e sarà leader ancora per chissà quante altre legislature, ormai sta diventando un vero e proprio zar, al contrario di Donald Trump che ha ancora qualche anno per dimostrare di essere migliore dei suoi predecessori. Intanto, però, il presidente Usa ha fallito ogni tentativo di porre fine alla guerra in Ucraina e dopo il vertice con Putin in Alaska, il presidente russo ha intensificato la guerra contro Kiev. Sarà un dettaglio, sicuramente Putin ha le credenziali giuste, sotto Trump, di fare quello che vuole in Ucraina. Tutto è evidente: il Cremlino non si è mosso di un millimetro e punta ad indebolire l'Ucraina fino al suo collasso e alla resa. L'obiettivo di Putin è riconquistare l'influenza perduta in tutta l'Europa orientale e l'Ucraina è la prima tappa del nuovo nascente impero. Tutto è comunque improntato all'incontro Putin-Zelensky perché è l'unico vertice che potrebbe dare concrete prospettive di un avvio di pace, anche se non sarà facile organizzare un incontro del genere. Del resto il presidente russo deve ancora completare la sua mappa e il Donbass, ad esempio, non è ancora del tutto conquistato. In attesa, dice il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, il vertice tra i leader di Russia e Ucraina, deve essere preparato molto bene quindi "dobbiamo elevare il livello delle delegazioni che si sono viste e si incontreranno a Istanbul per affrontare questioni specifiche che devono essere portate all'attenzione del Presidente Putin e Volodymyr Zelesky". Intanto il presidente ucraino ha dichiarato che è importante la presenza di truppe straniere in Ucraina e sulle garanzie di sicurezza il primo ministro canadese Mark Carney ha dichiarato che non spetta alla Russia "decidere come garantire la sovranità, l'indipendenza e la libertà dell'Ucraina in futuro, scelta che deve essere solo e soltanto di Kiev".
NE' TREGUA, NE' PACE, E' IL 1.277°
GIORNO DI GUERRA IN UCRAINA
DRONI DI KIEV ATTACCANO SAN
PIETROBURGO E MOSCA
di Francesco Corrias
(23-8-2025) Continua la guerra in Ucraina, è il 1.277° giorno e non c'è traccia né di tregua e né di pace. Nei giorni scorsi, subito dopo l'incontro alla Casa Bianca tra Trump-Zelensky e sette leader europei, si ventilava un vertice a tre tra Usa-Russia-Ucraina, poi un incontro Zelensky-Putin senza Trump. Adesso di quelli quasi vertici non si parla più, ed è in salita qualsiasi incontro decisivo per la pace in Ucraina. Putin non ha nessuna intenzione di far cessare la guerra ed è animato da mettere a ferro e fuoco il Donbass per conquistarla. Il presidente della Finlandia dichiara che è "improbabile un vertice Zelensky-Putin" e si vuole ancora perdere tempo, dando spazio alle parole per smentire qualsiasi cosa dette il giorno prima. Intanto si sta lavorando sulle garanzie di sicurezza e tutti gli sviluppi saranno pronti nei prossimi giorni, ha detto Zelensky sui social. E il primo ministro dei Paesi Bassi Dick Schoof ha dichiarato: "Ora c'è una reale possibilità di porre fine a questa guerra e l'Ucraina è pronta a compiere passi costruttivi che possano avvicinare una vera pace". Trump è sempre più arrabbiato con Putin, anche se il presidente Usa continua a giocare sulle parole ma non ha nessuna intenzione di punire il presidente russo. Secondo il presidente finlandese Stubb, Trump è sempre più stufo delle tattiche dilatorie che Putin sta usando per prolungare il conflitto in Ucraina, ma non fa nulla di decisivo per metterlo al muro. Sul campo buone notizie dei soldati ucraini che hanno riconquistato Zeleny Hay nel Donetsk, mentre nella regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina, i militari di Zelensky (foto dal web/Social) hanno danneggiato significativamente la regione, ferendo diverse persone, e droni di Kiev hanno attaccato San Pietroburgo e Mosca. Zelensky intanto continua a ribadire: non cederemo territori per la pace in Ucraina. E un giornale tedesco dice che la Cina è pronta a inviare truppe di pace in Ucraina. La guerra, più che la pace, si sta espandendo.
ULTIMATUM DI ISRAELE A GAZA:
DISTRUGGEREMO LA STRISCIA SE
HAMAS NON RILASCIA GLI OSTAGGI
L'ONU DICHIARA LO STATO DI CARESTIA, A
RISCHIO 132MILA BIMBI SOTTO I CINQUE ANNI
di Gennaro Andrea
(22-8-2025) Dopo 22 mesi di offensiva militare, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha deciso la devastazione di Gaza, occupando le ultime zone in cui l'esercito non è ancora entrato. E' l'ultima spallata al territorio per sconfiggere Hamas, un'operazione per il controllo completo della Striscia ed è anche una sfida ai governi europei che condannano la pesante punizione senza precedenti alla popolazione palestinese ormai esausta e affamata. Il premier israeliano è contro quei governi occidentali che hanno riconosciuto lo stato di Palestina, che è un nobile gesto di indignazione diplomatica, ma che alla fine non ha avuto alcun effetto nel fermare l'avanzata militare israeliana, anzi il governo Netanyahu ha raddoppiato ogni sforzo e nell'arco di due mesi vuole chiudere la partita con Hamas e con Gaza. "Le porte dell'inferno si apriranno presto sugli assassini e gli stupratori di Hamas a Gaza, finché non accetteranno le condizioni di Israele per porre fine alla guerra e la liberazione di tutti gli ostaggi. A questo proposito il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato che ci "sono 20 ostaggi ancora in vita, e forse alcuni di loro sono morti". Si sta concretizzando il piano che è stato approvato dai vertici militari israeliani, cioè un mega insediamento di oltre 3.500 unità abitative in Cisgiordania destinate esclusivamente agli ebrei israeliani e di fatto cancellando l'idea stessa di uno Stato palestinese che sarà sepolta da questo mega piano. Con l'intensificazione della guerra e la devastazione a Gaza entra di fatto, ufficialmente, la carestia nella Striscia (foto dal web/Social). A certificarla sono le Nazioni Unite che in un rapporto ha confermato il livello di carestia a Gaza City e negli altri comuni, una decisione chiara: 514mila persone, quasi un quarto dei palestinesi di Gaza, soffrono la carestia, un numero che salirà a 641mila entro la fine di settembre. A rischio 132mila bimbi. Ha protestato il primo ministro israeliano come "una palese menzogna": "Israele non ha una politica contro la carestia, ha invece una politica per prevenirla", ha detto Netanyahu che ha denunciato i rapporti Onu oltre ai furti sistematici di rifornimenti da parte di Hamas. La stessa Onu chiede un cessate il fuoco nella Striscia per fermare la carestia.
PRESTO SULLA LUNA UNA
CASA DAL DESIGN ITALIANO
di Carla Di Nardo
(21-8-2025) Una casa sulla Luna? E' possibile, ma non subito. L'Agensia Spaziale italiana (Asi) e la Thales Alenia Space stanno svilupando la prima abitazione permanente sulla superficie lunare. Sarà chiamata Multipurpose Habitat Module (MPH) e farà parte del programma Artemis, sotto la guida della Nasa, che aprirà un primo passo per le future missioni su Marte. Il lancio previsto è per il 2033 dal Kennedy Space Center in Florida (Usa). Il modulo, definito impropriamente casa (foto dal web/Social), è progettata per ospitare una coppia di astronauti per almeno sette giorni, estendibili a 28. Il luogo ideale sarebbe il polo sud lunare, dove si trovano grandi quantità di ghiaccio d'acqua e altre risorse preziose. Obiettivo è quello di condurre esperimenti scientifici, mantenere e riparare le tute per attività extraveicolari. La superficie della casa è di 24 metri quadrati, come se fosse un camper. Di grande rilevanza è la sicurezza perché la struttura cilindrica metallica è ricoperta da coperte isolanti termiche multistrato e pannelli di protezione contro i meteoroidi per proteggere dalle condizioni termiche esterne. Al polo sud lunare le temperature variano da oltre 50 gradi nelle aree illuminate a -200 gradi in ombra.
ISRAELE APPROVA L'INSEDIAMENTO
IN CISGIORDANIA ELIMINANDO
LA SOLUZIONE DI DUE STATI E
CANCELLANDO LO STATO PALESTINESE
di Luigi Petrelli
(20-8-2025) Il piano di Israele è stato attivato dopo l'approvazione da parte dei vertici militari e politici di un imponente progetto di insediamento israeliano in Cisgiordania che spazzerà in maniera definitiva il territorio dello stato palestinese. L'insediamento dividerà a metà la Cisgiordania e allo stesso tempo collegherà il territorio con Gerusalemme. La strategia israeliana è chiara: eliminare virtualmente la soluzione di due stati per consolidare il controllo del popolo ebraico. Il piano non è nuovo perché non è mai stato approvato dai governi che lo hanno più volte accantonato a causa delle pressioni della comunità internazionale. Adesso le cose sono cambiate soprattutto con l'arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump. Il progetto prevede quasi 3.500 unità abitative ad uso esclusivo della popolazione israeliana su territorio palestinese. Le autorità israeliane sperano di iniziare la costruzione entro pochi mesi e comunque all'inizio del 2026. Intanto è iniziata l'occupazione di Gaza City (foto dal web/Social) da parte dell'esercito israeliano in un'area dove vivono quasi un milione di persone. E' la prima fase del faraonico piano e il primo ministro Benjamin Netanyahu ha fretta per "abbreviare i tempi per occupare le ultime roccaforti terroristiche e sconfiggere Hamas". L'ipotesi probabile sarebbe quello di svuotare Gaza City e allontanare la popolazione, probabilmente entro il 7 ottobre, data significativa perché segna il secondo anniversario del massacro di Hamas verso la gente civile. Subito dopo ci sarà l'offensiva definitiva contro Hamas. Israele continua la sua azione militare nonostante Hamas abbia accettato una proposta di tregua proprio nell'enclave. Netanyahu però potrebbe non firmare l'accordo per dare l'ultima spallata al gruppo terroristico.
FUNERALI DI PIPPO BAUDO, TANTISSIMI
VIP E AMICI PER L'ULTIMO SALUTO AL RE DELLA TV
LE LACRIME DI AL BANO E LA TESTIMONIANZA DI
DON ALBANESE: POSSIATE CUSTODIRE
NON SOLO I SUCCESSI MA ANCHE LA
SUA GRANDE UMANITA'
di Carlo Imbesi
(20-8-2025) Tanta gente, forse 15mila persone, ad abbracciare per l'ultima volta l'immenso Pippo Baudo nel Santuario di Santa Maria della Stella a Militello Val di Catania (foto dal web/Social), deceduto il 16 agosto. Il suo popolo stava anche alla tv che trasmetteva in diretta le immagini del funerale sul Tg1 della Rai ma anche a Retequattro con lo speciale"Diario del Giorno-Addio Pippo" condotto da Monica Bertini. Tanta gente in chiesa per rendere omaggio al leggendario presentatore, tra cui la figlia Tiziana e il figlio Alessandro. Le immagini televisive scorrono sulle persone ma anche sui vip che non hanno voluto mancare a questo appuntamento importante per dare l'ultimo saluto al grande presentatore, il re della tv che per diversi lustri ha rinnovato il piccolo schermo e ha dato un impulso notevole a tanti settori della vita di tutti i giorni, cambiando spesso la società, le mode e i gusti della gente. Momenti incancellabili, toccanti per la triste occasione. Le immagini televisive si muovono per scoprire aspetti di un pomeriggio che dice che Pippo è ancora tra noi, per l'ultima volta, dopo aver regalato tanti momenti di vitalità e di grande intrattenimento, facendoci spesso dimenticare la vita "crudele" di tutti i giorni, dandoci un sorriso e facendoci migliori. Ecco Lorella Cuccarini e Gigi D'Alessio, commossi e con occhiali neri, c'è anche Michele Guardi, grande amico del Pippo nazionale. Poi Al Bano che è scoppiato in lacrime per l'emozione. Per la parte istituzionale c'era il presidente del Senato Ignazio La Russa e Renato Schifani, attuale presidente della Regione Sicilia. Tanti politici ma anche tantissimi sindaci. Ma soprattutto tantissimi amici. Ad accompagnare il presentatore nel suo ultimo viaggio c'era don Albanese, il suo padre spirituale, che ha raccontato il vero Pippo Baudo, l'anima di Pippo che era una splendida testimonianza di "generosità, passione e grande umanità", esempio di capacità nel comunicare e nel dare spazio ad artisti che senza di lui non sarebbero diventati famosi. Durante la funzione religiosa il vescovo di Caltagirone mons. Calogero Peri, che ha celebrato con sedici sacerdoti, ha detto, nel corso dell'omelia, che "non sono beati i potenti o i ricchi, ma i poveri in spirito, i miti, i misericordiosi, i puri di cuore e questo è stato un tratto caratteristico della vita di Pippo". Poi una confidenza di Pippo al vescovo: "Il successo non basta a rendere felici, una verità che risuona in sintonia con il Vangelo". Don Albanese poi si è rivolto agli artisti e al mondo dello spettacolo: "Possiate custodire non solo il ricordo dei successi, ma soprattutto la testimonianza di umanità, generosità e passione che Pippo ha lasciato in loro".
SARDEGNA, SECONDA VITTIMA PER
BOTULINO: MORTA VALERIA SOLLAI
ALLA FESTA DI MONSERRATO LA
DONNA AVEVA MANGIATO GUACAMOLE
di Paolo Pailla
(19-8-2025) Dopo la morte della 36enne Roberta Pitzalis, c'è un'altra vittima del botulino in Sardegna. La seconda donna deceduta è Valeria Sollai (foto dal web/Social), 62 anni, anche lei ha partecipato alla Fiesta Latina che si è tenuta a fine luglio a Monserrato(Cagliari) consumando pietanze a base di guacamole. Una festa finita tragicamente che non ha lasciato scampo alle vittime che si sono subito rivolti all'ospedale. Sollai, conosciutissima a Monserrato perché stimata cuoca nella scuola materna "Monumento ai Caduti" in via del Redentore nella piccola cittadina, si è sentita male dopo aver consumato un panino in un chiosco della Fiesta. E' arrivata al pronto soccorso lo scorso luglio e inizialmente le sue condizioni non era apparse gravi anzi sembravano in miglioramento, poi però c'è stato un peggioramento del quadro clinico e il decesso. L'unico indagato nell'inchiesta aperta dalla Procura di Cagliari è il titolare dell'attività Christian Gustavo Vincenti, residente a Cercenasco nel torinese. Per Valeria Sollai è stata disposta l'autopsia dalla magistratura per chiarire le cause della morte. Attorno alla famiglia della donna tutta Monserrato e i monserratini sono addolorati: "Non ci aspettavamo questa tragica evoluzione, ha detto il sindaco Tomaso Locci, Valeria era una donna buona, cordiale ed è stata sempre presente e affettuosa per i nostri bambini". Per intossicazione da botulino è deceduta anche Roberta Pitzalis, durante la stessa manifestazione a Monserrato. La giovane era stata ricoverata all'ospedale Brotzu di Cagliari, poi trasferita al Businco dove è morta per le complicazioni causate dal batterio killer.
VERTICE PER LA PACE IN UCRAINA ALLA CASA
BIANCA, SCONTRO SUL CESSATE IL FUOCO
NON CI SIAMO, TORNA TUTTO IN ALTO
MARE E TRUMP ALLORA CHIAMA PUTIN
di Francesco Corrias
AGGIORNAMENTO
(18-8-2025)Vertice Trump con Zelensky e i leader europei alla Casa Bianca (foto dal web/Social) in un clima distensivo con l'obiettivo di trovare la quadra per arrivare alla pace in Ucraina. Nel corso dei colloqui i piani concordati sono saltati perché il presidente degli Stati Uniti ha interrotto il vertice per chiamare Vladimir Putin. Cosa sia successo non è dato saperlo, è anche chiaro che forse qualche proposta emersa nel corso dell'incontro ha convinto il presidente Usa a rapportarsi col presidente russo nel tentativo di mettere in chiaro alcuni punti utili e indispensabili per il percorso verso la pace in Ucraina. Dai colloqui preparatori c'è stata la volontà di aprire a un trilaterale, Usa-Russia-Ucraina, che Trump ha escluso nel giro di pochi giorni ma sicuramente nell'arco " dei 15 giorni". E' comunque positiva questa soluzione, ciò vuol dire che anche Putin è dell'avviso che è arrivato il momento di abbassare le armi per una pace duratura. Macron, nel corso del vertice, ha proposto oltre al trilaterale anche a un incontro a 4 con l'Europa. Dopo la telefonata con Putin, il presidente Usa ha chiamato nuovamente Zelensky per informarlo, non ci sono i leader europei. Poi sicuramente ci saranno altri incontri e altre telefonate con Putin. La situazione che prima sembrava tranquilla, senza scossoni, adesso si sta complicando e tornano in evidenza non solo territori ucraini alla Russia ma la stessa esistenza Ucraina. Zelensky, questa volta in abito nero a differenzaa dell'ultima volta che aveva visitato la Casa Bianca il 28 febbrio scorso, è stato chiaro e sul suo account X ha affermato: "Il nostro obiettivo principale è una pace solida e duratura per l'Ucraina e per tutta l'Europa. Ed è importante che le dinamiche di tutti i nostri incontri producano proprio questo risultato. Sappiamo che non ci si può aspettare che Putin abbandoni da solo l'aggressione e nuovi tentativi di aggressione. Pertanto, la pressione deve funzionare, e deve essere congiunta: Stati Uniti ed Europa, tutti coloro che rispettano il diritto alla vita e l'ordine internazionale". Un punto principale è la sicurezzaa dell'Ucraina, e su questo Trump ha assicurato che per la sicurezza ci sarà l'Europa che sono in prima linea e "noi li aiuteremo".
L'ULTIMO SALUTO AL GRANDE PIPPO BAUDO
MERCOLEDI I FUNERALI NELLA SUA SICILIA
di Carlo Imbesi
AGGIORNAMENTO
(18-8-2025) La morte di Pippo Baudo (foto dal web/Social), 89 anni, ha suscitato commozione e tanti ricordi. E' stato l'insuperabile protagonista della tv degli ultimi 50-60 anni, l'artefice di un cambiamento epocale nei progrrammi della televisione ma anche nella società che con la tv si stava aggiornando. Pippo è stato la nostra realtà, le nostre abitudini serali, i nostri sogni. Siamo cresciuti con lui e con lui abbiamo vissuto momenti di serenità e ci siamo emozionati abbandonando la vita crudele di ogni giorno. Adesso che è morto ci accorgiamo di essere orfani di un grande presentatore, di un grande amico che ha colmato i nostri vuoti. Non si farà mai abbastanza per ricordarlo, e per commemorarlo degnamente si susseguono iniziative di ogni genere come quello, avanzato da Lino Banfi, di intitolare il Teatro delle Vittorie della Rai proprio a lui che fece acquistare ai proprietari altrimenti sarebbe diventato un supermercato. Un teatro che ha segnato la storia della nostra vita attraverso programmi indimenticabili come "Canzonissima", "Studio Uno", "Fantastico", "Affari tuoi" per non dimenticare i tantissimi festival di Sanremo. Il feretro di Baudo è arrivato proprio al Delle Vittorie e tantissimi gli hanno tributato l'ultimo saluto. Alla camera ardente si sono presentati tanti personaggi: Giorgia, Pausini, Morandi, Fiorello, Edoardo Vianello, Andrea Roncato, Katia Ricciarelli, ex moglie di Pippo, ma anche Giucas Casella, Lino Banfi, Ramazzotti, Mara Venier. Sono alcuni dei tanti che hanno lavorato o sono stati "scoperti" dal grande Pippo, sempre innovatore e molto attento a fare grande la tv con programmi sempre apprezzati e in linea con i gusti della gente. Grande commozione anche da parte di Carlo Conti che di persona e su Instagram lo ha ricordato con grande simpatia: "Ciao Pippo, con te si spegne la tv, la tv che hai inventato, che hai fatto con amore e genio, quella tv dove hai creato cantanti e comici. Ti sono grato prima come spettatore poi immeritatamente come collega. Ciao Maestro". Oggi l'ultimo saluto poi mercoledi 20 agosto alle ore 16 nella Chiesa di Santa Maria della Stella a Militello in Val di Catania, città natale di Baudo. Le esequie saranno trasmesse in diretta sul Tg1 dalle ore 15:30 alle ore 18:10.
L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE HA
SVILUPPATO ANTIBIOTICI
IN GRADO DI UCCIDERE I
"SUPERBATTERI"
di Carlo Imbesi
(14-8-2025) Una buona notizia dal fronte dell'Intelligenza Artificiale. Gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno utilizzato l'intelligenza artificiale (IA) per individuare gli antibiotici del futuro (foto dal web/Social) in grado di uccidere batteri resistenti ai farmaci. Secondo diversi report i nuovi antibiotici hanno eliminato con successo i cosiddetti "superbatteri" nei topi nel corso dei test di laboratorio. E' chiaro che i composti saranno perfezionati in un lungo processo di sperimentazione clinica ma resta il fato enorme che presto potranno essere disponibili per i pazienti grazie all'evoluzione dell'IA fondamentale nella ricerca farmacologica. Come è noto gli antibiotici uccidono i batteri e in tutto il mondo oltre un milione di persone muoiono ogni anno a causa di infezioni resistenti ai trattamenti esistenti. L'uso poi eccessivo di antibiotici da ai batteri l'opportunità di adattarsi geneticamente. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista "Cell" e i ricercatori hanno utilizzato l'intelligenza artificiale analizzando oltre 36 milioni di composti in decine di progetti promettenti, due alla fine si sono dimostrati efficaci contro i batteri nei topi.
ALTRA TRAGEDIA A LAMPEDUSA: SI
ROVESCIA BARCA DI MIGRANTI: ALMENO 27
MORTI, C'E' ANCHE UNA NEONATA
di Marina Sitzia
(13-8-2025) Il bilancio è di almeno 27 morti, ma potrebbero essere di più. E' successo a largo di Lampedusa. Due imbarcazioni che trasportavano migranti si sono rovesciate e molti non sono riusciti a salvarsi. I soccorsi sono arrivati subito e le operazioni non sono state facili. Il naufragio (foto dal web/Social) si è verificato a 14 miglia sud-sud ovest dell'isola e i profughi sarebbero di nazionalità somala, pakistana e sudanese. Tra le vittime ci sarebbero una neonata e tre adolescenti. Secondo alcune informazioni i migranti che speravano di raggiungere Lampedusa dovevano essere tra 100 e 110, ma è difficile sapere il numero esatto. Stando ai racconti dei superstiti, i dispersi potrebbero essere 40. Le due imbarcazioni sarebbero partite martedi 12 agosto da Tripoli in Libia. Una delle due barche avrebbe imbarcato acqua e si sarebbe ribaltata. Diversi migranti si sono spostati sull'altra imbarcazione ma molti sarebbero caduti in acqua. Anche la seconda imbarcazione, dal troppo peso, si sarebbe ribaltata. L'ennesima tragedia a 14 miglia nautiche da Lampedusa fa riflettere e pone molti interrogativi. Il ministro Matteo Piantedosi ha affermato che "E' nostro dovere continuare, con determinazione e fermezza a contrastare questo vergognoso commercio di vite umane e a proteggere chi rischia di esserne vittima".
VERTICE IN ALASKA SOLO CON PUTIN, TRUMP:
POI SENTIRO' ZELENSKY E I LEADER UE
IL PRESIDENTE UCRAINO: L'ACCORDO DEVE
ESCLUDERE IL DONBASS, NON MI FIDO DELLA RUSSIA
di Francesco Corrias
(12-8-2025) Forse ci siamo, a qualche giorno dal vertice in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin tutto fa pensare che la pace in Ucraina è più vicina. Dalla Russia la parola d'ordine è distensione, essere ottimisti rispetto a qualche settimana fa quando tutto era polemica, e si gridava al "nazismo" ad ogni parola che gli Occidentali pronunciavano. Putin sta preparando il vertice senza lasciare nulla al caso in vista della fine dell'Operazione militare speciale in Ucraina, anche se ci sono molte incognite sulla strada della pace. Ad iniziare dall'assenza di Volodymyr Zelensky (foto dal web/Social) ma anche dei vertici dell'Ue. Ma non è un dramma, dice Trump, perché sia l'Ucraina che l'Europa saranno sentiti dopo l'incontro con Putin. L'Ue comunque si sta mobilitando come non mai sulla vicenda e è riuscita ad ottenere un incontro telefonico con Trump prima del vertice in Alaska. L'obiettivo è impedire a Putin di fare un gioco sporco per annettere l'Ucraina e in modo particolare si deve fare di più per proteggere gli interessi vitali di sicurezza dell'Ucraina ma anche dell'Europa. La soluzione diplomatica è quella giusta, anche se Putin ha sempre utilizzato la forza per snaturale ogni azione verso la pace. L'Ue è pronta a dare battaglia su tutti i fronti e ha messo in guardia Washington di fare il possibile per far partecipare alla trattativa anche Zelensky perché venga completato il percorso del cessate il fuoco, che si dovrebbe attuare subito in avvio di trattativa. Martedi tutti i leader degli Stati membri dell'Ue, sotto la guida del Presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, hanno rilasciato una dichiarazione in cui sottolineano che "i confini internazionali non devono essere modificati con la forza". Il documento non è stato firmato dall'Ungheria, alleata della Russia all'interno dell'Ue, ma anche dalla Slovacchia.L'obiettivo dell'Ue è ancora una volta il "sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all'Ucraina. Si continuerà a mantenere e imporre misure restrittive nei confronti della Federazione Russa". Zelensky comunque è pessimista e chiede che ci sia prima il cessate il fuoco, poi la diplomazia: "Nessuna decisione senza di noi, disposti a tutto" ed esclude la cessione del Donbass. Il vertice? "E' una vittoria di Putin" ha detto il presidente ucraino.
CARONTE AVANZA, A FERRAGOSTO
ALLERTA CALDO ESTREMO IN ITALIA
di Marco Giovine
(12-8-2025) Mezza Europa affronta l'intensa ondata di caldo, con picchi di 40 gradi in Francia, in Albania quasi 44 gradi e in Portogallo 43 gradi. E l'Italia non sta meglio. Nel nostro Paese le temperature sono anomale rispetto al passato e in modo particolare rispetto a 30-40 anni fa. Adesso il caldo estremo è più frequente, più duraturo e più intenso. Nel 2003 c'è stato un caldo estremo che un pò tutti ricordiamo e pensavamo impensabile che quell'ondata di calore si ripetesse negli anni. Invece quel caldo, a quei livelli, lo stiamo vivendo quasi ogni estate, ciò significa che gli anni che verranno saranno ancora più caldi rispetto agli ultimi anni. E' Caronte che ha invaso l'Italia e in modo particolare il meridione e non è un'ondata di caldo che proviene dall'anticiclone delle Azzorre ma dall'Africa colpendo gran parte del Mediterraneo. E' la settimana che comprende il Ferragosto e la temperatura aumenterà, grazie all'anticiclone africano. Grande caldo che continuerà nei giorni successivi ma non in tutta Italia e in particolare sulle Alpi e gli Appennini dove si svilupperanno temporali di forte intensità. Ferragosto, quindi molto caldo e questa temperatura offrirà l'occasione agli italiani di gite fuori porta e relax al mare e in montagna (foto di Augusto Maccioni Chia/Domus de Maria).
CARA VACANZA, STANGATA SUI VIAGGI,
SUGLI OMBRELLONI E SUI RISTORANTI
A SETTEMBRE RINCARANO ANCHE I LIBRI DI
TESTO (355 SCUOLA MEDIA, 553 SUPERIORI)
di Giovanni Picchi
(11-8-2025) Arriva Ferragosto e le spiagge si svuotano. Forse è la prima volta che succede e gli italiani sono stretti nella morsa non solo del caldo, con picchi anche di 40 gradi, ma anche dei rincari che solitamente lievitano nel periodo delle vacanze. In pratica si va in vacanza e tutto diventa più caro: gli ombrelloni, i biglietti aerei alle stelle, oltre 35% in più, e i prezzi dei ristoranti che non lasciano scampo. Se poi si va al supermercato altri prezzi rincarati, e alla fine non se ne può più in un Paese dove tutto aumenta e gli stipendi e le pensioni rimangono sempre al palo. La situazione, ovviamente, non è da oggi, è un problema che esiste da 20 anni e non è facile rimediare in pochissimo tempo. Al rientro delle vacanze gli italiani poi si aspettano altra stangata, quella dei libri scolastici (355 euro per la scuola media e 553 per le superiori). Che fare per le vacanze? C'è poco da girarci intorno: o si fanno sacrifici o si rimane nella propria città. E' deludente il fatto che ognuno di noi non si possa permettere un giorno di relax, fare una gita fuori porta, stare tra la natura e godersi una prelibatezza al ristorante. Ci sono naturalmente le vacanze alternative e anche qui dipende da chi se lo può permettere (foto di Augusto Maccioni, Cagliari meta di turisti). L'Istat dice chiaramente che i rincari viaggiano del 30%. La buona notizia è che a giugno e luglio, soprattutto nel weekend, c'è stato qualche spiraglio anche se un ombrellone e due lettini arrivavano a cifre folli, quasi 70 euro al giorno contro i 15 euro in Albania. Bisognerebbe ripensare a tutto il comparto che attiene il turismo, naturalmente non ci sono ricette miracolose ma la buona volontà di tutti, anche della politica, potrebbe risolvere, almeno in parte, il problema.
MEDIO ORIENTE, LA VERITA' DI NETANYAHU:
ECCO IL PIANO PER VINCERE A GAZA
"IL MIO OBIETTIVO NON E' PROLUNGARE
LA GUERRA, MA PORVI FINE"
di Luigi Petrelli
(10-8-2025) Dopo le bombe, che tra l'altro continuano ad esplodere, adesso parla il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu (foto dal web/Social) che in una conferenza stampa ha spiegato la sua strategia per la Striscia di Gaza. Lo ha fatto soprattutto per i media stranieri, colpevoli, secondo lui, perché hanno messo sotto accusa Israele per tanta devastazione e inaudita carestia nell'enclave. Il primo ministro ha esordito dicendo che l'obiettivo del suo governo non è occupare Gaza, ma liberarla da Hamas, da quella "organizzazione genocida" dedita alla distruzione dello Stato di Israele. "Di fronte al rifiuto di Hamas di deporre le armi, ha detto, Israele non ha altra scelta che completare la sua opera e sconfiggere Hamas". La pace potrebbe iniziare da subito, ha detto ancora Netanyahu, se il gruppo islamista rilasciasse tutti gli ostaggi e consegnasse le armi. "Il mio obiettivo non è prolungare la guerra, ma porvi fine". Netanyahu ha poi detto che Hamas a Gaza usa la popolazione come scudo, rubando cibo e attaccando coloro che cercano di raggiungere zone sicure. Il primo ministro israeliano ha poi mostrato un cartello con cinque condizioni per porre fine alla guerra: disarmo di Hamas, ritorno di tutti gli ostaggi, smilitarizzazione della Striscia, controllo di sicurezza di Israele sulla Striscia e istituzione di un'amministrazione civile alternativa diversa da Hamas e dall'Autorità Nazionale Palestinese. Al momento Israele controllo il 75% di Gaza e rimangono due zone particolari: Gaza City e i campi oltre l'area di al-Mawasi. Sulla carestia e sulla fame che sta uccidendo molte persone, soprattutto bambini e persone fragili, il primo ministro ha sottolineato che il suo Paese ha consentito l'ingresso di "due milioni di tonnellate di aiuti" a Gaza e se ci fosse veramente carestia: "nessuno sarebbe sopravvissuto a due anni di guerra". Netanyahu ha poi mostrato immagini di camion e tonnellate di cibo distribuito e il saccheggio di Hamas.
FINITA LA TREGUA, AVANTI CON 10
GIORNI DI TEMPERATURE ROVENTI
FINO A 40 GRADI ALL'OMBRA SU MOLTE
REGIONI ITALIANE, C'E' ANCHE LA SARDEGNA
di Marco Giovine
(9-8-2025) Da adesso in poi il grande caldo si farà veramente sentire. Dopo la tregua di questi ultimi giorni, che ha distribuito un caldo accettabile di un'estate normale, arriva l'anticiclone africano che porterà temperature roventi anche a 40 gradi all'ombra in gran parte dell'Italia, Sardegna compresa (foto di Augusto Maccioni Poetto di Cagliari). Ma quanto durerà questo caldo estremo? Secondo gli esperti l'anticiclone dovrebbe andare avanti almeno fino al 17 agosto e lo scenario, subito dopo, dovrebbe cambiare soprattutto al nord con una fase temporalesca. Altra notizia. Copernicus, il servizio europeo di monitoraggio climatico, ha informato che luglio e stato il terzo mese più caldo di sempre.
APPROVATO DAL GOVERNO ISRAELIANO
IL PIANO PER PRENDERE IL CONTROLLO
DELLA CITTA' DI GAZA
di Luigi Petrelli
(8-8-2025) Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato, dopo oltre dieci ore di riunioni, il piano, sostenuto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu (foto dal web/Social), per prendere il controllo di Gaza City. Una decisione che non è stata accolta da migliaia di israeliani che hanno manifestato per tutta la sera di giovedi, e parte di venerdi 8 agosto, a Gerusalemme e a Tel Aviv per protestare contro l'azione militare perché la devastazione che ci sarà coinvolgerà necessariamente gli ostaggi, ancora detenuti da Hamas e dalla Jihad Islamica, significando una loro condanna a morte. Da alcune fonti sembrerebbe che gli ostaggi ancora vivi siano 20 dei 50 che erano in passato. Israele dal 7 ottobre 2023 non ha ancora raggiunto gli obiettivi dichiarati da subito: il ritorno di tutti gli ostaggi e la completa eliminazione di Hamas. Per questo motivo il gabinetto israeliano ha approvato condizioni dure per porre fine alla guerra: disarmo di Hamas, ritorno degli ostaggi, la smilitarizzazione della Striscia, controllo di sicurezza di Israele e un governo alternativo che non sia Hamas ma di una Autorità Nazionale Palestinese. Secondo alcune fonti la decisione di Netanyahu comporterebbe lo sfollamento di massa di quasi 1.000.000 di persone mentre molti si chiedono: cosa accadrà ai soldati che andranno a Gaza, agli ostaggi e alla popolazione sofferente della Striscia?
NETANYAHU VUOLE OCCUPARE GAZA
PER CONSEGNARLA A FORZE ARABE
HAMAS: "L'AGGRESSIONE DI ISRAELE
AVRA' UN PREZZO DOLOROSO"
di Luigi Petrelli
(7-8-2025) Dopo 671 giorni di guerra in Medioriente, iniziato il 7 ottobre 2013 in risposta all'attacco terroristico di Hamas, si cerca di porre fine a questo conflitto, ma non è chiaro la modalità di intervento. Per Israele c'è l'obbligo di occuparla totalmente e su questo è in corso una riunione per stabilire come fare, ma ci sono anche altre opzioni, non ancora venute alla luce, perché sarà complessa l'operazione con molte difficoltà esternate dai vertici miliari, i quali hanno denunciato i rischi che l'occupazione di Gaza rappresenta per i soldati, per i civili e anche per gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Per questa operazione, dicono gli analisti, saranno necessari almeno 5 mesi, ancora tantissimi giorni di guerra e di grandi rischi per tutti. Benyamin Netanyahu (foto dal web/Social) nel corso della riunione, come riporta Channel 12, ha detto che l'operazione militare su Gaza potrebbe bloccarsi solo "se Hamas accetta le condizioni di Israele" altrimenti si "dovrà arrivare fino in fondo". Ma forse non sarà la fine di Hamas che continuerà a difendersi:"L'espansione dell'aggressione contro il nostro popolo non sarà una passeggiata: il prezzo sarà alto e doloroso". L'occupazione di Gaza e la sua liberazione da Hamas è nel piano israeliano, e Netanyahu a Fox dice di più: "Occupiamo la Striscia ma non la governiamo, perché vogliamo creare un perimetro di sicurezza e vogliamo consegnare Gaza alle forze arabe che la governeranno correttamente".
TRA AGOSTO 2024 E MAGGIO 2025 LA GRANDE
BARRIERA CORALLINA AUSTRALIANA
HA SUBITO IL PEGGIOR DETERIORAMENTO
DI CORALLI MAI REGISTRATO
di Gennaro Andrea
(6-8-2025) Secondo una ricerca dell'Australian Broadcasting Corporation citando il report dell'Australian Institute of Marine Sciences (Aims), la Grande Barriera Corallina australiana (foto dal web/Social) ha avuto un impatto notevole dell'evento di sbiancamento di massa del 2024. Sono state esaminate 124 barriere coralline ed è emerso che la maggior parte di esse, circa 77, ha registrato una copertura di corallo duro tra il 10% e il 30%, mentre 33 barriere avevano una copertura di corallo duro tra il 30% e il 50%, e solo due barriere avevano più del 75% e due altre barriere meno del 10%. Secondo l'amministratrice responsabile del Long-Term Monitorin Program (AIMS LTMP) Mike Emslie: "L'evento di sbiancamento di massa del 2024 fa parte di un evento globale iniziato nel 2023 nell'emisfero settentrionale. Si è trattato del quinto sbiancamento di massa sulla Grande Barriera Corallina dal 2016 e ha avuto l'impatto spaziale più grande mai registrato, con una prevalenza di sbiancamento da elevata a estrema nelle tre regioni. Quest'anno le barriere coralline dell'Australia Occidentale hanno anche subito il peggior stress termico mai registrato. E’ la prima volta che assistiamo a un singolo evento di sbiancamento che colpisce quasi tutte le barriere coralline australiane. Gli eventi di sbiancamento di massa stanno diventando più intensi e si verificano con maggiore frequenza, come dimostrano gli eventi di sbiancamento di massa del 2024 e del 2025. Questa è stata la seconda volta in un decennio che la barriera corallina ha subito uno sbiancamento di massa in due anni consecutivi. Questi risultati forniscono una solida prova del fatto che il riscaldamento degli oceani, causato dal cambiamento climatico, continua ad avere un impatto rapido e sostanziale sulle comunità coralline della barriera corallina. Il futuro delle barriere coralline mondiali dipende da una drastica riduzione delle emissioni di gas serra, dalla gestione delle pressioni locali e regionali e dallo sviluppo di approcci che aiutino le barriere ad adattarsi e a riprendersi dagli impatti del cambiamento climatico e di altre pressioni". In pratica questo declino è in gran parte causato, secondo gli esperti, per il rapporto dallo stress termico indotto dal cambiamento climatico, aggravato da cicloni, inondazioni e infestazioni di stelle marine. E' un fenomeno che va avanti da 15 anni ed indica un ecosistema sotto stress della grande barriera corallina che è il più grande ecosistema vivente del mondo e occupa 2.400 km di estensione al largo della costa del Pacifico. Per le stesse cause la barriera corallina è stata protagonista nel 2016 avendo subito ampie sezione di sbiancamento.
TRUMP MINACCIA DAZI DEL 35% SE
L'UE NON INVESTIRA' 600 MILIARDI
DI DOLLARI NEGLI STATI UNITI
di Sonia Thery
(5-8-2025) La trattativa Ue-Usa sui dazi non è ancora finita, nulla si sa, ad esempio, su acciaio, formaggio e vino. Ancora da decidere, dice il presidente degli Stati Uniti Donald Trump (foto dal web/Social), i dazi del 15% concordato a fine luglio con l'Europa perché tutto potrebbe cambiare se Bruxelles non rispetterà l'impegno assunto di investire 600 miliardi di dollari (circa 520 miliardi di euro) negli Stati Uniti. In caso contrario il leader Usa potrebbe rivedere i dazi che aumenterebbero dal 15% al 35%. Non solo. Trump minaccia l'Ue dicendo che potrebbe imporre dazi del 250% alle aziende farmaceutiche e queste dichiarazioni arrivano il giorno dopo che l'Unione Europea ha deliberato di accantonare il pacchetto di misure reciproche contro gli Stati Uniti. In un'intervista alla CNBC, il presidente Usa è stato chiaro e molto duro: "Ho abbassato i dazi dal 30% al 15% perché l'Ue si è impegnata a investire negli Stati Uniti 600 miliardi, in pratica è un regalo e noi potremo investire in ciò che vogliamo". Trump ha tenuto a precisare che i 600 miliardi "è un regalo e non è un prestito", del resto, ha detto il presidente Usa "si sono approfittati di noi per così tanti anni che è ora che paghino e pagheranno". Al momento, però, non è stata resa pubblica nessuna versione scritta dell'accordo Ue-Usa. Si sa solo che oltre ai 600 miliardi di dollari di investimenti negli Usa, l'Ue si è impegnata ad acquistare 750 miliardi di dollari in gas, petrolio ed energia nucleare americani. Trump punterà poi sui farmaci che inizialmente, ha detto, saranno bassi, poi il prossimo anno i dazi saranno aumentati al 150% e successivamente al 250% e questi aumenti hanno un solo obiettivo: costringere le aziende a produrre negli Stati Uniti.
HIROSHIMA E NAGASAKI,
IL MONDO RICORDA GLI 80 ANNI
DALLA BOMBA ATOMICA
di Luca Berni
(5-8-2025) Ottant'anni dopo il Giappone e il mondo intero ricordano le due esplosioni che cambiarono per sempre la storia, e ci mettono di fronte all'era nucleare, con la sua potenziale devastazione, argomenti purtroppo tornati d'attualità soprattutto con la guerra in Ucraina, dove più volte la Russia ha agitato l'arma atomica per risolvere le sue conquiste a Kiev. I bombardamenti atomici sul suolo giapponese, avvenuti il 6 e il 9 agosto 1945, rasero al suolo prima Hiroshima (foto dal web/Social) e poi Nagasaki causando rispettivamente 210mila e 240mila morti. La scelta fu presa dal presidente aericano Truman per porre fine più rapidamente alla seconda guerra mondiale e piegare in maniera totale l'agguerrito Giappone, l'unica nazione che ha avuto un attacco nucleare nella storia contemporanea. Solo ultimamente le tensioni nucleari sono tornati in primo piano, come non ricordare aerei da guerra statunitensi che hanno attaccato impianti nucleari in Iran, India e Pakistan, entrambe potenze nucleari, sono arrivati sull'orlo di una guerra totale e infine il regime di Kim Jong-un che continua, in un paese che naviga nella precarietà, a sviluppare il suo programma nucleare con l'aiuto della Russia. E' l'era del nucleare e tutti gli Stati vogliono dotarsi di armi atomiche per rafforzare la loro sicurezza, anche il Giappone, dove un paio di anni fa è stato approvato lo storico riarmo, punta alla rottura del tabù nucleare per rafforzare la sua posizione delicata, in quanto il Paese è circondato da Cina, Russia e Corea del Nord, tre nazioni dotate di armi nucleari. Al momento solo gli Stati Uniti e la Russia possiedono circa il 90 percento di tutte le armi nucleari (5.459 a Mosca e 5.177 a Washington) ed entrambe hanno mantenuto freddezza nel non utilizzarle preferendo l'arma della trattativa e del buonsenso. La Cina sta intensificando il suo programma per ampliare il suo arsenale nucleare ed è arrivato ad accumulare attualmente circa 600 nuove testate. Anche quest'anno per ricordare la brutta pagina di quelle esplosioni sarà attiva l'organizzazione Nihon Hidankyo che ha vinto il Premio Nobel per la Pace nel 2024 con questa dicitura " per i suoi sforzi per raggiungere un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato, attraverso la testimonianza, che queste armi non dovrebbero mai più essere utilizzate". Per questa ricorrenza il Ministero del Welfare giapponese per la prima volta, raccoglierà le testimonianze di tutti "gli hibakusha" sopravvissuti che, secondo il Ministero, sono scesi sotto le 100mila unità per la prima volta quest'anno con un'età media di 86 anni. I sindaci di Hiroshima e Nagasaki hanno invitato il presidente Donald Trump agli eventi per ricordare i bombardamenti atomici: "Ci auguriamo sinceramente che abbandonerete il concetto di dipendenza nucleare e adottiate iniziative concrete per l'abolizione delle armi nucleari e l'attuazione di una pace mondiale sostenibile".
GRANDE OPERAZIONE ISRAELIANA CONTRO
HAMAS: "DECISIONE PRESA, OCCUPIAMO GAZA"
PER LA NUOVA OFFENSIVA
TRUMP HA DATO IL VIA LIBERA
di Luigi Petrelli
(4-8-2025) La notizia scuote le cancellerie di mezzo mondo per una decisione che potrebbe avere conseguenze inaspettate e forse tragiche. "Occuperemo la Striscia di Gaza, la decisione è stata presa" tuonano i vertici militari israeliani che non intendono trattare con Hamas che continua a chiedere la resa totale per rilasciare gli ostaggi. Il problema è sempre lo stesso: il cessate il fuoco è in stallo e non si intravedono segni di trattativa (foto dal web/Social). Hamas fa sapere che rilascerà gli ostaggi solo se i militari israeliani lasceranno Gaza, mentre il primo ministro Benyamin Netanyahu non intende mollare e un alto funzionario dell'ufficio del primo ministro israeliano riferisce che il consiglio di guerra, d'accordo anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha deciso l'occupazione di Gaza: "Se non agiamo ora, ha detto, gli ostaggi moriranno di fame e Gaza resterà sotto il controllo di Hamas". Ma quanti sono ancora i miliziani di questo movimento terroristico? Alcune fonti giornalistiche dicono che questi miliziani armati siano scomparsi dalla Striscia. Per le strade non si vedono più e sembra che non ci sia traccia della loro presenza, anche se esistono e controllano ancora ogni angolo di Gaza. Non sono più numerosi, prima contavano 30 forse 50 o 60 mila, oggi sono poco più di 20mila. Molti sono stati uccisi a seguito della rappresaglia israeliana per l'attacco nel sud di Israele del 7 ottobre quando uccisero 1200 persone e presero in ostaggio oltre 250 persone. In questa guerra di logoramento, l'esercito israeliano non ha mai compiuto in maniera assoluta la conquista fisica e concreta della Striscia, perché ha sempre operato tramite azioni di guerra, anche in profondità, poi però hanno sempre ripiegato in attesa di altri bombardamenti. Questa volta si è decisa un'azione radicale, chirurgica, ad ampio raggio con l'obiettivo di abbattere completamente Hamas, farli fuggire o renderli innocui per sempre. Molti dicono che a Gaza non ci sono solo i miliziani di Hamas ma è difficile sconfiggere l'idea stessa di questo movimento terroristico. Israele ragiona per tappe: conquistare concretamente Gaza, sterminare i miliziani che faranno resistenza per poi, col tempo, cambiare la mentalità delle persone. In ogni caso qualsiasi azione israeliana sulla Striscia avrà conseguenze devastanti per i civili.
TORNA L'ANTICICLONE AFRICANO CON
UN'INTENSA ONDATA DI CALDO
PICCHI ANCHE DI 40 GRADI IN SARDEGNA
di Marco Giovine
(4-8-2025) Torna l'anticiclone africano col caldo che si farà progressivamente sentire durante il weekend al Centro-Sud. Gli ultimi temporali e il fresco di questo ultimo periodo, soprattutto al Nord e in parte del meridione, stanno terminando per lasciare spazio al bel tempo con temperature che entro domenica supereranno i 35 gradi con picchi anche di 40 gradi in Sardegna (foto di Augusto Maccioni Poetto di Cagliari) e in alcune zone interne del Lazio. Anche il nord avrà le sue temperature elevate, in modo particolare nella pianura padana e in Emilia Romagna. Nelle zone in corrispondenza dei rilievi alpini ci sarà aria fresca, temporali e qualche rovescio. Il giorno del grande caldo sarà giovedi 7 agosto quando l'anticiclone delle dell'Azzorre lascerà spazio a quello africano che porterà aria calda verso tutto il Mediterraneo e in modo particolare nell'Italia meridionale e sulle isole maggiori. Il meteo, comunque, inizierà a cambiare già da martedi 5 agosto: sole e temperature in salita al nord e bel tempo sul resto del Paese tranne in alcune zone della Calabria e dello Stretto di Messina con rischio di temporali. Da giovedi 7 spazio all'anticiclone africano con picchi anche di 40 gradi in Sardegna.
RUSSIA, UN VULCANO SI SVEGLIA
DOPO 450 ANNI A SEGUITO DEL FORTE
TERREMOTO DI QUATTRO GIORNI FA
di Antonio De Castro
(3-8-2025) Le immagini dell'eruzione del vulcano Krasheninnikov, in Kamchatka (Russia), sono straordinarie (foto dal wweb/Social) ma allo stesso tempo sono un rischio elevato per gli aerei. Secondo gli esperti il vulcano si è svegliato a seguito del potente terremoto che ha colpito la stessa regione qualche giorno fa ed è entrato in attività dopo oltre 450 anni, in una zona che ospita una trentina di vulcani attivi situata alla congiunzione tra le placche tettoniche del Pacifico e del Nord America. Il territorio, per molti versi disabitato, è meta turistica di numerosi viaggiatori per gli spettacolari paesaggi ma anche per i parchi naturali popolati da orsi e salmoni. Secondo l'Istituto di Vulcanologia e Sismologia locale, l'ultima effusione lavica del Krasheinnikov è avvenuta entro 40 anni dal 1463 e da allora non si hanno traccia di alcuna eruzione. A seguito dell'eruzione la colonna di cenere del vulcano si è alzata oltre 6mila metri in direzione est verso l'Oceano Pacifico. La riattivazione del Krasheninnikov è anche avvenuta dopo che mercoledi è entrato in eruzione, sempre nella stessa regione, il vulcano Kliuchevskoi, il più alto dell'Eurasia. I due vulcani sono stati svegliati, secondo gli esperti, dopo il terribile terremoto di magnitudo 8,8 che ha fatto scattare l'allarme tsunami e l'evacuazione di milioni di persone soprattutto in Giappone ma anche in Messico e in Colombia. I danni peggiori sono stati registrati in Russia. Questo terremoto, che è stato il più forte dal 2011, è sulla scia di quell'altro terremoto di magnitudo 9,1 che colpì la costa del Giappone col successivo tsunami che causò la morte di 15mila persone.
OLTRE UN MILIONE E MEZZO DI GIOVANI
ALL'INCONTRO CON PAPA LEONE XIV
"L'AMICIZIA PUO' ESSERE LA STRADA
PER LA PACE", OGGI CONCLUSIONE
DEL GIUBILEO DEI GIOVANI
di Francesco Atzeni
(2-8-2025) Giovani di tutto il mondo hanno invaso Roma per il Giubileo dei Giovani che si svolge dal 28 luglio al 3 agosto. La città eterna da giorni è stata meta di una folla eterogenea proveniente da ogni angolo della terra e si contano oltre 146 paesi presenti con centinaia di migliaia di giovani che hanno invaso il centro della città ma anche i quartieri periferici in un panorama di grande impatto per le bandierine che sventolano al vento, i canti e la gioia che muove il cuore e ogni sentimento buono. Il momento clou del Giubileo è iniziato sabato 2 agosto con l'incontro di Papa Leone XIV con i giovani nella grande spianata a Tor Vergata, nello stesso luogo che nel 2000 accolse Giovanni Paolo II e milioni di giovani da tutto il mondo. Alle 19,36 il Papa è sceso dall'elicottero e con la papamobile ha avuto il grande bagno di folla, un contatto diretto con i tantissimi partecipanti. Trenta minuti tra i giovani poi il pontefice ha guidato la processione portando la croce del Giubileo (foto dal web/Social). Subito dopo c'è stata la veglia di preghiera. Dal grande palco, dove domenica 3 agosto ospiterà la messa, Leone XIV si è rivolto alla marea giovanile: "Cari giovani dopo aver camminato, pregato e condiviso questi giorni di grazia del Giubileo a voi dedicato, ci ritroviamo ora, nella luce della sera che avanza per vegliare insieme, nella certezza che Cristo ci è sempre accanto e cammina con noi". Il colpo d'occhio della spianata è grandioso: oltre 1 milione e mezzo di ragazzi e ragazze sono presenti a questo appuntamento che sarà indimenticabile per questo grande evento spirituale. In un video c'è anche il saluto della premier Giorgia Meloni indirizzato ai tantissimi giovani: "E' il momento di fare chiasso come 25 anni fa". Un altro passaggio del Papa rispondendo alla domanda dei giovani: "L'amicizia può veramente cambiare il mondo. L'amicizia è la strada per la pace". Poi la risposta alla domanda sulla felicità: "Troviamo la felicità, ha detto il Papa, quando impariamo a donare noi stessi, donare la vita per gli altri". La notte è lunga per la folla dei giovani che ascoltano il Papa, si sentono partecipi di un evento straordinario e ascoltano anche la buona musica come l'esibizione de "Il Volo". Subito dopo c'è stato il saluto di Leone XIV : "A domani, buonanotte", ha detto dal palco, dando l'appuntamento a domenica 3 agosto per la conclusione del Giubileo dei Giovani che si aprirà con la Santa Messa.
DOPO IL TWEET MINACCIOSO
DELL'EX LEADER RUSSO MEDVEDEV
TRUMP INVIA SOTTOMARINI NUCLEARI
NELLE ZONE VICINE A MOSCA
di Francesco Corrias
(1-8-2025) Donald Trump fa sul serio anche sulla Russia colpevole di non fare abbastanza per la pace in Ucraina. Ultimamente ha detto che prenderà provvedimenti se non cesserà il conflitto dopo una trattativa seria e concreta con Kiev e ha concesso 10 giorni per dare l'avvio a un accordo tra le parti. Cosa enormemente difficile perché non c'è affatto traccia di impegni da parte di Mosca di trattative verso la conclusione del conflitto. Ecco perché il presidente degli Stati Uniti ha ripreso l'iniziativa inviando l'ultimatum a Vladimir Putin, il quale non commenta mentre fa qualcosa di aggressivo l'ex presidente russo Dmitry Medvedev il quale ha reagito duramente all'ultimatum di Trump dicendo che "ogni nuovo ultimatum è una minaccia e un passo verso la guerra", intesa come conflitto tra Russia e Usa. Le parole contano e Trump non è stato affatto diplomatico e in risposta a una serie di minacce "molto provocatorie" di Medvedev (foto dal web/Social), ha ordinato il dispiegamento di due sottomarini nucleari nelle aree vicine alla Russia. Il presidente Usa è stato più diretto e sul suo Social ha scritto: "Ho ordinato di posizionare due sottomarini nucleari nelle aree appropriate nel caso in cui queste dichiarazioni selvagge e incendiarie dovessero avere conseguenze più gravi. Spero che questo non sia uno di quei casi". La Russia al momento non ha dato alcuna indicazine per rispettare la scadenza imposta da Trump. Fino a qualche mese fa il capo della Casa Bianca si era sempre allineato a quasi tutte le argomentazioni del presidente russo Putin in merito alla guerra ed era stato molto critico nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Adesso la situazione è cambiata e Trump ha detto che sul fronte Ucraina-Russia ci "sono un sacco di morti inutili" e sul suo Truth ha affermato che quasi 20mila soldati russi sono morti a luglio nella guerra in Ucraina, per un totale, quest'anno, secondo il presidente degli Stati Uniti, di 112.500 morti.