Menu principale:
PAPA LEONE XIV INCONTRA
LA STAMPA: "LA PACE
COMINCIA DA VOI"
di Francesco Atzeni
(12-5-2025) Ancora parole di pace e di disarmo nel discorso di Papa Leone XIV ai rappresentanti dei media di tutto il mondo. L'incontro, con la partecipazione di oltre 4mila giornalisti e tecnici delle tv, si è tenuto nell'Aula Paolo VI (foto dal wweb/Social), in un clima cordiale e sereno nel quale il Pontefice ha ringraziato i media per il lavoro svolto in queste ultime settimane. Il Papa è stato accolto con un lunghissimo applauso e ha esordito con queste parole: "Buongiorno e grazie per questa bell'accoglienza" e li ha ringraziati con un discorso sull'importanza di una comunizazione al servizio della verità. Leone XIV ha insistito sulla fine dei conflitti in corso utilizzando frasi di Bergoglio: "Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C'è un grande bisogno di riflessione, di pacateza, di senso della complessità". Poi ha anche detto: "Viviamo tempi difficili da percorrere e da raccontare, che rappresentano una sfida per tutti noi e che non dobbiamo fuggire. Al contrario, ci chiedono di non cedere mai alla mediocrità". Ha parlato anche sull'importanza e le responsabilità del giornalismo, soprattutto in un'era tecnologica aperta all'intelligenza artificiale. Non sono mancate battute sul tennis e su una eventuale partita di beneficienza ha detto: "L'importante che non giochi Sinner". Si è fermato anche a firmare qualche autografo.
GUERRA INDIA-PAKISTAN,
C'E' RISCHIO ESCALATION
di Paolo Pailla
(7-5-2025) E' guerra tra Pakistan e India (foto dal web/Social) in un quadro geopolitico internazionale. Martedi Nuova Delhi ha attaccato nove presunti obiettivi "terroristici" in Pakistan, nella parte del Kashmir controllata da Islamabad, in risposta all'attacco del 22 aprile nella regione contesa in cui hanno perso la vita 26 turisti. Lo scontro è il peggiore degli ultimi decenni tra i due paesi confinanti, entrambi potenze nucleari e questo fatto potrebbe dar vita a scenari estremi nel caso la guerra dovesse sfuggire di mano. La situazione potrebbe essere esplosiva se non governata con le cautele del caso. L'india è governata da Narendra Modi, è moderna e repubblicana che ha vissuto le guerre maggiori sotto Indira Gandhi. Il Pakistan assomma due sistemi totalitari islamismo e militarismo, e questo mix non depone per la pace anzi, scivolando nella sfera d'influenza della Cina, lo porta a contrastare la democrazia occidentale. C'è anche da dire che ultimamente l'India, per ragioni geostrategiche, si è avvicinata all'America per sfuggiere all'influenza sia della Russia che della stessa Cina. Il presidente degli Stati Uniti è categorico: "Voglio che smettano di fare la guerra", ed è in contatto con entrambe le parti. C'è un territorio conteso, il Kashmir, e i due paesi hanno combattuto tre guerre. Gran parte di quella regione è a maggioranza musulmana ma fu assegnata all'India nel 1948 dal Regno Unito che la divise in due.
C'E' LA CINA AL V-DAY IL 9 MAGGIO ALLA
PARATA RUSSA SULLA PIAZZA ROSSA
CREMLINO: LA TREGUA RESTA,
RISPONDEREMO AGLI ATTACCHI.
"SOLITA SCENA TEATRALE"
di Francesco Corrias
(6-5-2025) Tutti da Putin, o quasi, per celebrare il 9 maggio, venerdi, l'80° anniversario della vittoria sulla Germania nazista nella Seconda guerra mondiale. Ospite d'onore alla parata militare in Piazza Rossa (foto dal web/Social) sarà il presidente cinese Xi Jinping, ma all'importante manifestazione ci sarà anche Lula da Silva, presidente del Brasile, e Nicolas Maduro, il presidente de facto del Venezuela. I tre leader costituiranno il consenso granitico che Putin ha cercato e continua a cementificare anche in chiave dell'invasione russa dell'Ucraina. Sulla data della celebrazione, il presidente Volodymyr Zelensky ha detto chiaramente di "non poter garantire la sicurezza dei leader politici internazionali intendendo l'azione russa di destabilizzare tutta la regione, per i tre giorni di tregua nella guerra in Ucraina, per "attaccare in varie misure come incendi o esplosioni, per poi far ricadere ogni azione sull'Ucraina, accusandoci ingiustamente". Pronta la reazione russa: le parole del presidente ucraina rappresentano "una minaccia diretta" allo svolgimento delle celebrazioni. Zelensky non accetta "scherzi" sulle brevi tregue di Putin, e chiede serietà e responsabilità nelle azioni, cose che sono state sempre respinte sul campo di battaglia. Il presidente ucraino ha accettato i tre giorni proposti dalla Russia, ma chiede una tregua incondizionata di almeno trenta giorni che non ci sarà perché la Russia vuole continuare a massacrare la popolazione e il paese dell'Ucraina. Per Zelensky è "una messa in scena teatrale creata per mettere a proprio agio gli ospiti e dimostrare la potenza russa". Ci potrebbero essere delle provocazioni, dice il presidente ucraino, per poi incolpare Kiev e "questo non lo possiamo permettere".
STATI UNITI, TRUMP HA ORDINATO LA
RIAPERTURA DEL CARCERE DI ALCATRAZ
di Leo Cortes
(5-5-2025) Con lo slogan "legge, ordine e giustizia", il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato alle autorità carcerarie di riaprire la leggendaria prigione di Alcatraz chiusa nel 1963. La decisione ha creato malumore ma anche interesse e sembra essere una reazione agli insuccessi giudiziari dell'immigrazione illegale. Presto, quindi, sarà nuovamente in funzione la leggendaria prigione che nel tempo è stata un'attrazione turistica grazie a diversi film di successo. Secondo il messaggio che Trump ha pubblicato sulla sua piattaforma Truth Social, il presidente ha già ordinato ai dipartimenti governativi competenti di ricostruire e riaprire la famigerata prigione della California, che era stata chiusa perché, nel 1963, il governo Usa ritenne costosa gestirla piuttosto che tenerla aperta. Con la sua riapertura, il carcere tornerà ad essere un punto di riferimento di criminali e delinquenti prima di essere espulsi dagli Stati Uniti e anche questo, dice Trump, sarà motivo per "rendere l'America di nuovo grande". L'isola su cui sorge il carcere (foto dal web/Social) è situata a meno di tre chilometri dalla costa e fu una prigione federale dal 1934 al 1963. Ospitò personaggi importanti come Al Capone e George Machine Gun Kelly ed era la risposta dell'America post-proibizionismo e post.depressione.
CAGLIARI, SANT'EFISIO E' TORNATO NELLA CHIESETTA DI STAMPACE
FOLLA RECORD, IL
RITO E' COMPIUTO
di Francesco Atzeni
(4-5-2025) Velocemente,col rosario in mano e la gioia nel cuore, le donne ( tanti bambini si sono presentati all'appello quest'anno) e uomini hanno accompagnato il rientro a Cagliari, dopo quattro giorni, di San'Efisio con l'auspicio che anche quest'anno, per la sua 369esima volta, il Santo dei cagliaritani realizzi le aspettative di ognuno di noi e della sua Sardegna. Il percorso è immutato nel tempo e il rientro, dopo quello grandioso e festoso del 1° maggio, è iniziato di buon mattino a Nora (Pula), luogo del martirio del Santo, per poi toccare, nell'arco della giornata, Villa San Pietro, Sarroch, Villa d'Orri e Su Loi. Momenti toccanti e di grande emotività per una giornata che verrà ricordato per la partecipazione record e per la presenza attiva delle confraternite e di quanti hanno voluto pregare accompagnando il rientro di Sant'Efisio (foto dal web/Social) nella chiesetta cagliaritana di Stampace. Il percorso è un autentico pellegrinaggio, fatto di soste e di attiva partecipazione devozionale, ma colpisce, quest'anno, la presenza di tanti giovani e bambini in braccio alle loro mamme e ai loro papà. Anche loro, quindi, presenti per questa festa illuminata dalle fiaccole e dall'illuminazione notturna. Tutti dietro al cocchio di Sant'Efisio, adesso come allora, e per dire ancora una volta, per la 369esima volta, "grazie" per aver liberato Cagliari dalla peste nel XVII secolo e chissà, continuare a liberarci dalla peste dei giorni nostri che non uccide ma ci obbliga a vivere nella disoccupazione, nella povertà e nelle diseguaglianze sociali che mettono in crisi la nostra stessa dignità e a volte mette in discussione la nostra stessa identità. A attrus annus cun saludi. (Foto dal web/Social)
CONCLAVE, L'ELEVATO NUMERO DI
ELETTORI E DI PAESI NON AIUTA A
SCEGLIERE UN CANDIDATO CHIARO
di Sonia Thery
(4-5-2025) Mercoledi 7 maggio inizia il Conclave (foto dal web/Social) e i due schieramenti, se vogliamo identificarle in categorie, tra conservatori e progressisti non sembrano raccogliere consensi attorno a un candidato. E questa situazione crea tempi più lunghi rispetto alle elezioni, ad esempio, del 2005, con o contro Ratzinger, e nel 2013 con o contro Bergoglio. Dagli interventi dei cardinali alle Congregazioni generali non sono emersi grandi novità aprendo comunque quella frattura tra i due fronti che sono costretti a cercare un nome di un cardinale consensuale al di fuori dello stesso "gruppo". L'aspetto più evidente è quello geografico con molti cardinali sconosciuti che hanno visioni diverse. E la stessa riforma di Francesco non aiuta al nuovo sistema di elezione. Tra i cardinali si sentono parole come "situazione complicata", "ci vorrà del tempo" e "è difficile nominare il nuovo Papa in pochi giorni". Il fatto è che, come dice Giovanni Maria Vian storico direttore dell'Osservatore Romano, i cardinali a distanza di giorni non si conoscono abbastanza e non sono in grado di nominare il prossimo Papa e diversi dicono che ci sarà spazio per le sorprese.
di Francesco Atzeni
(3-5-2025) - Foto di Augusto Maccioni - E' il giorno del rientro di Sant'Efisio. Sono state 4 giornate intense, piene di emozioni, tra fede e folclore, che hanno colorato il passaggio e le varie processioni organizzate nei vari centri come a Capoterra, Sarroch e Pula e infine a Nora nella splendida chiesetta a lui dedicata dove il Santo morì nel 303 per decapitazione. Tutto è iniziato a Cagliari il 1° maggio dove è avvenuto, anche quest'anno per la 369esima volta, la grande festa devozionale ma anche i festeggiamenti folcloristici con la partecipazione di numerosi Comuni e tanti figuranti che hanno cantato e pregato secondo la tradizione religiosa sarda. Dietro i costumi quasi 200 cavalieri, coi miliziani (la scorta di S.Efisio) e infine il Santo dentro un cocchio dorato trainato da una coppia di buoi che uscendo dalla sua chiesetta di Stampace ha iniziato il suo pellegrinaggio ripercorrendo le tappe del suo martirio. Il 4 maggio Efisio riprende la strada verso casa, per tornare nella sua chiesetta di Stampace a Cagliari dopo un percorco di oltre 60 chilometri, dalla chiesetta di Nora al capoluogo sardo. Il simulacro del Santo sarà esposto nella chiesetta stampacina fino al 25 maggio, poi tornerà nella sua postazione.
SANT'EFISIO
LA FESTA, I COLORI, L'IDENTITA' E
LA DEVOZIONE DELLA SARDEGNA
di Franco Vecchiarecchi
(1-5-2025) Dopo la grande festa a Cagliari continua il percorso di S.Efisio verso Nora. E' una storia che ha dell'incredibile che si snoda con immutata bellezza, di colori e grande compostezza, con un filo molto sottile che lega tradizione, folclore e religiosità. Del resto il passaggio del guerriero martire ha origini lontane, oltre tre secoli e mezzo, e tocca le tappe importanti della sua morte sino a Nora dove è avvenuta la sua decapitazione. Le foto di Augusto Maccioni per TERZA PAGINA riguardano alcuni momenti significativi dell'inizio del pellegrinaggio del santo fino a Nora(Pula).
Decine di migliaia di pellegrini, spettatori e turisti hanno assistito a Cagliari (Sardegna) al transito di S.Efisio dalla chiesetta che porta il suo nome, a Stampace, lungo le strade principali fino alla via Roma, centro storico del capoluogo dove c'è anche la sede del Comune della città, per poi iniziare il mesto e solenne pellegrinaggio lungo i paesi di Capoterra, Villa S.Pietro e Pula per arrivare a Nora, sempre nel territorio pulese, dove il Santo venne imprigionato, torturato e messo a morte sul patibolo il 15 gennaio 303. Processioni, preghiere e grande attenzione per il martire glorioso che continua ad amare la Sardegna e Cagliari in modo particolare. La storia e la devozione per S.Efisio nella pagina di TERZA PAGINA. Vi proponiamo alcune foto (immagini di Augusto Maccioni per TP) tra colori e devozione, preghiere e grande attenzione per S.Efisio, l'amico dei cagliaritani.