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L'ESERCITO UCRAINO E IL NYT
CONFERMANO: SOLDATI
NORDCOREANI SI RITIRANO
DOPO GRAVI PERDITE
di Gesuino Lorrai
(31-1-2025) Non si hanno più notizie delle truppe nordcoreane (foto dal web/Social) sul fronte di guerra. La notizia è stata lanciata dalle forze speciali dell'esercito ucraino che ribadiscono l'assenza dalla prima linea delle truppe inviate lo scorso ottobre dal leader della Corea del Nord Kim Jong-un. Da tre settimane, quindi, l'offensiva russa avviene senza l'apporto dell'alleato della Corea del Nord nella provincia di Kursk e secondo il comandante ucraino Oleksandr Sirski oltre la metà dell'armata nordcoreana in Russia, quasi 7mila soldati, sono stati uccisi o feriti. L'accordo tra Kim e il presidente russo Vladimir Putin nel 2024 si basava sulla fornitura di munizioni e di soldati a Mosca che sono stati attivi già a novembre durante l'offensiva per liberare il territorio della provincia russa di Kursk occupata dagli ucraini. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una riunione della Nato ai primi di gennaio, aveva detto che erano stati uccisi oltre 4mila combattenti nordcoreani. Dopo l'uccisione di altri numerosi soldati in prima linea, si è deciso di ritirare completamente le truppe nordcoreane nella regione per le alte perdite conseguenti alla assenza di professionalità e poca praticità del territorio. Anche il "New York Times" ha riferito che la fanteria nordcoreana ha abbandonato i luoghi di guerra.
ASTRONAUTI "ABBANDONATI"
NELLO SPAZIO, TRUMP CHIEDE A
MUSK DI RIPORTARLI SULLA TERRA
di Peter Moore
(31-1-2025) Finalmente Suni Williams e Butch Wilmore (foto dal web/Social) potranno rientrare sulla Terra. Sono arrivati alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel giugno 2024 per una missione di una settimana, poi, però, per problemi diversi rilevati durante il viaggio di andata, la capsula è tornata sulla Terra ma senza gli astronauti che da quel giorno continuano a stare nella stazione orbitante insieme ad altri due membri dell'equipaggio. Ci sono stati diversi progetti per farli rientrare ma molti problemi non hanno consentito il rientro, una soap opera spaziale che gli astronauti hanno vissuto con ansia e qualche paura. Adesso, finalmente, ci sarà la svolta. Il presidente Usa Donald Trump ha autorizzato il magnate Elon Musk a compiere la "missione impossibile" e riportare Williams e Wilmore sulla Terra. "Buona Elon!" ha scritto Trump nella sua pagina social. L'annuncio a sorpresa del presidente Usa ha fatto piacere ai due astronauti mentre stavano ultimando una passeggiata spaziale fuori dalla Iss dopo sei ore e mezza. Suni Williams è diventata l'astronauta donna che ha trascorso più tempo nello spazio fuori dalla navicella (62 ore) superando il record dell'americana Peggy Whitson. La Nasa ha accettato la richiesta di Space X e insieme stanno decidendo, su pressione di Trump, di programmare il rientro degli astronauti non prima della fine di marzo. Williams e Wilmore sono sulla Iss da sette mesi contro i quattro dei loro colleghi.
GAZA, OSTAGGI ISRAELIANI
INSULTATI DALLA FOLLA
NETANYAHU INFURIATO:
"IMMAGINI SCIOCCANTI"
di Giovanni Picchi
(30-1-2025) Non solo caos ma scene "scioccanti di una crudeltà inimmaginabile" hanno fatto da cornice alla liberazione degli ostaggi da parte di Hamas (foto dal web/Social). La diretta tv di Al Jazeera mostra immagini che, secondo gli accordi di tregua di Gaza, non si dovevano vedere, una crudeltà inaudita da parte dei palestinesi che si sono accalcati alle persone liberate, spintoni, insulti, slogan inferociti, frasi di superiorità contro i rapiti. Momenti terribili durante la più grande consegna di prigionieri in seguito al cessate il fuoco del 19 gennaio. Durante la cerimonia di liberazione, Hamas ha dimostrato il suo potere liberando tre israeliani e cinque tailandesi, tutti rapiti nell'attentato del 7 ottobre 2023. Per questo caos vergognoso il ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ritardato la liberazione di 11 dei 110 prigionieri in rappresaglia delle scene, ha detto il primo ministro, di "una crudeltà inimmaginabile", che si sono verificate durante la consegna degli ostaggi, fino a quando non venivano garantite la loro libertà. Netamyahu ha poi sbloccato il rilascio dopo aver ricevuto le garanzie richieste. In questo scenario sono stati liberati gli ostaggi, immagini da parte dei miliziani di Hamas di scene vittoriose per dimostrare che la guerra che Netanyahu ha portato avanti per tanto tempo non ha avuto nessun esito e che gli obiettivi non sono stati raggiunti. Per la liberazione degli ostaggi il movimento islamista ha messo in atto una scena goliardica a Jabalia dove regna solo distruzione, ma il messaggio è forte contro la politica militare israeliana. Per il governo di Netanyahu non è stato facile digerire la liberazione dei prigionieri soprattutto quelli condannati all'ergastolo. Tra i 110 liberati ci sono 32 individui che hanno un profilo sanguinario, perché condannati nell'ambito del conflitto. E' il caso di Mohamed Abu Warda, leader di Hamas, condannato a 48 ergastoli e ideatore di vari attentati in Israele.
ARRIVANO I CICLONI IN ITALIA
DOPO LA SPAGNA ECCO LA TEMPESTA
IVO: PIOGGE E TEMPORALI
di Marco Giovine
(30-1-2025) Gli esperti parlano di una serie di cicloni che porteranno il maltempo (foto dal web/Social) su tutto il territorio italiano. Il primo è già in atto e proviene dalla Francia e dalla Spagna e sta già interessanto alcune regioni del Nord con piogge e neve oltre i mille metri. Piogge anche in Sardegna soprattutto sul Nordovest. Al primo ciclone se ne aggiunge un altro che causerà altra pioggia in Toscana, Lazio e Sardegna. Temperature di +2 sopra la media stagionale. Inizio di febbraio con l'ombrello sempre al Nordest ma anche in Sardegna e domenica brutto tempo al Centro e sulle regioni meridionali. Dopo Eowin ed Herminia, che sono stati protagonisti in Francia e Spagna con temporali e forti piogge, ecco arrivare, proveniente dalla penisola iberica, la tempesta Ivo che si piazzerà nel Mediterraneo ma avrà una potenza minore ma sempre con temporali e piogge.
HAMAS LIBERERA' TRE OSTAGGI
ISRAELIANI E RILASCERA'
ANCHE 5 THAILANDESI
di Giovanni Picchi
(29-1-2025) Saranno rilasciati cinque ostaggi in più rispetto a quanto previsto. La lista di Hamas è già stata resa pubblica e giovedi 30 gennaio saranno liberati otto ostaggi presi durante l'attacco del 7 ottobre 2023. Tra le persone rilasciate figurano cinque lavoratori tailandesi che quel tragico giorno si trovavano nei campi nelle vicinanze di Gaza. La loro consegna non rientra negli accordi di cessate il fuoco e quindi non saranno rilasciati palestinesi in più. Per gli altri 3 ostaggi (Gadi Mosesde 80 anni, il civile Arbel Yehud e il soldato Agam Berger (foto dal web/Social), il governo israeliano rilascerà 110 prigionieri palestinesi, tra questi, oltre a 30 minorenni e donne, ci sono 32 condannati all'ergastolo. Con questa combinazione, ostaggi in cambio di prigionieri, è il terzo scambio di tregua ed è un momento difficile perché ci si avvia al passaggio alla seconda fase quella che potrebbe essere più complicata perché la tregua continui ad essere portata avanti. Israele ha più volte chiesto al movimento islamista notizie della famiglia Bibas, composta tra l'altro da due bambini di due e cinque anni di nazionalità argentina, e Hamas non ha mai fatto sapere se queste persone sono ancora vive, ma ha chiarito che dei 33 ostaggi che consegnerà nel mese e mezzo di durata della prima fase, otto sono morti ma non ha specificato i loro nominativi. Intanto l'ufficio del primo ministro israeliano ha comunicato che Netanyahu sarà alla Casa Bianca domenica prossima per incontrare il neo presidente Usa Trump. Nulla si sa sull'ordine del giorno ma sicuramente al centro dell'incontro sarà la difficile situazione a Gaza.
GOOGLE CAMBIERA' IL NOME DEL GOLFO
DEL MESSICO IN GOLFO D'AMERICA,
MA SOLO PER GLI UTENTI USA
di Maria Paola Tucci
(29-1-2025) Google ha provveduto subito utiizzando il nome Goldo d'America in sostituzione di Golfo del Messico (foto dal web/Social). Lo aveva caldeggiato Donald Trump in campagna elettorale e lo ha ribadito con forza nel corso della sua elezione da presidente Usa. Trump non ha perso tempo e con un decreto ha chiesto all'Agenzia tecnologica di rinominare il nome del Golfo. L'Agenzia ha annunciato, a seguito di questi provvedimenti, di aver provveduto all'aggiornamento anche nel cosiddetto Geographic Names Information System (GNIS), mentre il Dipartimento degli Interni americano il 24 gennaio aveva annunciato il cambio di nome ufficiale, mantenendo così le promesse elettorali di Trump. Non solo. Si è provveduto anche ad aggiornare il Monte McKinley situato in Alaska, eliminando il nome indigeno del "Denali" che Barack Obama aveva dato alla montagna più alta nel 2015. Google, comunque, ha comunicato che i cambiamenti riguarderanno solo gli utenti americani, mentre nel resto del mondo verranno mantenuti i due nomi.
SI RICERCANO LE PROVE SULLA
DEVASTANTE TRAGEDIA
DELL'INCENDIO DI LOS ANGELES
di Leo Cortes
(28-1-2025) La grande tragedia degli incendi di Los Angeles (foto dal web/Social) sembra non avere nessuna origine. C'è la grande responsabilità del forte vento dovuto all'uragano di Santa Ana che ha alimentato le fiamme che hanno provocato la devastante distruzione delle case e della vegetazione circostante, la vulnerabilità delle stesse abitazioni costruite con materiale facilmente infiammabili immerse nella natura, oltre alla scarsità dell'acqua per spegnere eventuali incendi, e sistemi idrici adeguati in una superficie enorme. Il bilancio dell'immane tragedia è molto alto sia per le vittime accertate, sono 25, ma anche per l'enorme devastazione del territorio. Il danno economico ammonta facilmente a 280/300 miliardi di dollari e ci vorrà tempo e una lunga serie di interventi perché episodi del genere non succedano più. Il dito è puntato sulla compagnia elettrica Edison della California che in Tribunale si sta difendendo per dimostrare la sua estraneità sulla dolorosa tragedia. Nel caso degli incendi a Eaton, dove morirono 17 persone, gli avvocati della Compagnia hanno sostenuto che quattro delle sue linee ad alta tensione hanno registrato un aumento di tensione martedi 7 gennaio, sette minuti prima che si vedessero le prime fiamme sulla collina di Altadena e a circa otto chilometri da dove è nato l'incendio. L'aumento di tensione, poi, rientra, dice il portavoce di Edison, nei normali parametri operativi e sono stati esclusi guasti o danni alle linee di trasmissione elettrica. Ma per molti i fatti sono andati diversamente e c'è già chi sta preparando un'azione legale collettiva contro la Società elettrica per la sua presunta responsabilità sulla più grande catastrofe della storia di Los Angeles. Ci sarebbero anche le prove di cittadini che, citando immagini instagram, mettono in relazione le fiamme con le torri elettriche sopra Eaton Canyon. Tutta la vicenda sicuramente si svilupperò nei prossimi giorni sempre in un'aula del Tribunale, e sarà molto difficile arrivare a conclusioni certe. Ci sono invece ancora indagini sulle cause dell'incendio di Pacific Palisades che ha devastato la ricca zona di Malibu causando quasi 7mila edifici e 12 morti, mentre a fuoco sono andate oltre 9mila ettari per 20 giorni.
IL LOUVRE E' IN PESSIME CONDIZIONI
C'E' UN PIANO DI MACRON PER
AMMODERNARE IL MUSEO ( E
BIGLIETTI PIU' COSTOSI) CON
NUOVO SPAZIO PER LA GIOCONDA
di Louis Brissaud
(28-1-2025) Il Louvre, uno dei più celebri musei del mondo e il primo per numero di visitatori, quasi 10 milioni nel 2019, è in pessime condizioni, con un degrado "estremo": cattiva conservazione delle opere d'arte in un edificio ormai vecchio e indecoroso. Così si è espressa la direttrice della pinacoteca parigina che ha preso carta e penna e ha scritto al ministro della Cultura Rachida Dati esponendo la grave situazione nella quale si trova il museo francese. La lettera, che doveva essere riservata, è invece esplosa per l'allarmante degrado dell'edificio che mette a repentaglio la stessa sicurezza delle opere oltre ad avere un'esperienza insoddisfacente per i visitatori. Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron (foto dal web/Social), ai minimi storici nei sondaggi, ha preso la palla al balzo e ha annunciato un piano di rinascita per rimodellare il museo. Il capo dello Stato ha spiegato, in maniera vaga, il suo progetto con un nuovo ingresso per aumentare l'accoglienza e creare una sala speciale per la "Gioconda" il capolavoro di Leonardo. Il tutto però si traduce in un prezzo d'ingresso maggiorato, per il momento solo per gli stranieri fuori dall'Unione Europea, a partire dal gennaio 2026. Non solo. Per la sala protettiva dedicata alla Gioconda, separata dal resto della straordinaria galleria, i visitatori dovranno pagare un biglietto speciale per visitarla. Il celebre dipinto verrà collocata in una sala creata per l'occasione perchè nella Sala degli Stati, dove si trovava prima, era saturata di turisti solo per contemplare l'opera di Da Vinci. Questa nuova situazione porterà alle casse del Museo un grande reddito extra, considerando che i visitatori non possono fare a meno di visitare il famoso capolavoro del grande pittore italiano. Il nuovo progetto avrà un costo intorno agli 800 milioni di euro, e ulteriori 400 milioni per contrastare l'invecchiamento delle strutture per meglio accogliere i visitatori.
NUOVO ACCORDO HAMAS-ISRAELE
MIGLIAIA DI PALESTINESI TORNANO
NEL NORD DI GAZA UN ANNO DOPO
di Davide Porcù
(27-1-2025) Il richiamo è forte anche se sanno cosa troveranno. Sono gli abitanti di Gaza (foto dal web/Social) che ritornano verso il nord della Striscia dopo che i soldati israeliani si sono ritirati dal corridoio di Netzarim. E' una fiumana di persone che tornano nelle loro case, dopo che erano stati espulsi all'inizio della guerra, anche se sanno che troveranno solo devastazione. E' il momento più atteso della guerra e nonostante l'enorme distruzione, il richiamo della loro terra, della loro casa distrutta è un sollievo senza precedenti, non vogliono più parlare di guerra, hanno sofferto molto e adesso vogliono ricominciare a vivere in pace. Migliaia di persone che ritornano alle loro case lo fanno grazie a un nuovo accordo raggiunto tra Hamas e Israele nel quadro del cessate il fuoco che va avanti e che ha segnato ultimamente il secondo scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi. Questo giovedi ci sarà un nuovo scampio di ostaggi, tra cui quello dell'israeliano Arbel Yehud più volte richiesto e mai rilasciato. Secondo l'accordo raggiunto a Doha, lo spostamento massiccio di popolazione sarebbe dovuto avvenire sabato ma c'è stato uno stop improvviso perché Hamas invece di rilasciare civili aveva liberato quattro donne soldato. Per questo motivo Israele ha prolungato la presenza delle truppe a Netzarim impedendo di fatto il rientro delle popolazioni a nord di Gaza.
NAINGGOLAN ARRESTATO
PER TRAFFICO DI COCAINA
di Dario Piras
(27-1-2025) Radja Nainggolan, 36 anni, ex centrocampista del Cagliari (foto dal web/Social), Roma e Inter, è stato arrestato in Belgio nell'ambito di un'indagine sul traffico di cocaina. Il giocatore nega ogni coinvolgimento. Il suo arresto è avvenuto tre giorni dopo il suo debutto nella Challenger Pro League e rientra in una vasta operazione della polizia giudiziaria federale di Bruxelles che ha effettuato, in modo particolare nella provincia di Anversa, 30 perquisizioni sequestrando oltre 370mila euro in contanti, 2,7 chilogrammi di cocaina, gioielli, armi, veicoli e monete d'oro. L'importazione di cocaina, secondo l'indagine della polizia, avveniva dal Sudamerica verso l'Europa attraverso il porto di Anversa e subito dopo ridistribuita in Belgio. L'avvocato del giocatore, Omar Souidi, ha detto che il suo cliente ha negato ogni coinvolgimento durante l'interrogatorio. "E' un giocatore, non è un criminale", ha detto l'avvocato. Secondo i media Nainggolan dovrà passare una notte in carcere. Domani, 28 gennaio, sarà interrogato dal gip il quale ha 48 ore per decidere se il calciatore verrà arrestato.
L'ORIGINE DEL COVID-19? SECONDO
LA CIA "PIU' PROBABILE FUGA
DA LABORATORIO DI WUHAN
CHE ORIGINE NATURALE"
di Luca Berni
(26-1-2025) Non ci sono nuove prove ma tutte quelle acquisite orientano in maniera molto probabile che il virus responsabile della pandemia da Covid 19 (foto dal web/Social) provenisse da un laboratorio cinese. Parola della Cia, l'agenzia di intelligence statunitense all'estero, secondo un rapporto reso pubblico dal presidente Donald Trump che ha ordinato di declassificarlo dopo che era stato "nascosto" dall'amministrazione Biden e dall'ex direttore della Cia William Burns. La stessa Cia ritiene che comunque la totalità delle prove abbia un basso grado di fiducia perché le stesse sono carenti o contraddittorie. I funzionari dell'Agenzia ritengono, comunque, che il "caso" potrebbe non essere mai risolto a causa della mancanza di cooperazione da parte delle autorità cinesi. Le origini del Covid-19, secondo precedenti rapporti, concludevano con scenari di origine naturale o legati alla ricerca, di sicuro il virus continua a restare sconosciuto anche se gli scienziati ritengono che la tesi più probabile sia che abbia circolato nei pipistrelli prima di infettare un'altra specie per poi diffondersi agli esseri umani che lavoravano la carne nel mercato di Wuhan, dove si sono verificati i primi casi nel novembre 2019. Altri rapporti indicavano l'origine del virus fuoriuscito da un laboratorio di Wuhan e in questo senso era orientata anche l'agenzia Usa dell'FBI.
JFK, A 62 ANNI DALL'OMICIDIO
QUALI VERITA'?
TRUMP: DECLASSIFICATE TUTTI
I DOCUMENTI RISERVATI
di Gigi Sartori
(26-1-2025) La parola "fine" non è stata mai scritta sull'assassinio di John F.Kennedy (foto dal web/Social), il presidente Usa morto nel 1963, perché rimangono ancora riservati qualcosa come 4mila documenti, comprese le dichiarazioni dei redditi di Lee Harvey Oswald, identificato come l'assassino di Kennedy e Jack Ruby che uccise Oswald mentre era in custodia di polizia. Non si sa se dai documenti censurati si potrebbero capire molte cose sull'assassino e forse arrivare alla verità su un caso che ha fatto piangere un'intera generazione e ha reso fragile gli Stati Uniti d'America. Di sicuro molte cose non rivelate potrebbero dare una svolta a un'indagine che non si è mai conclusa e che la Commissione Warres, istituita per indagare sull'assassinio, chiuse tutta la pratica affermando che Oswald agì da solo sparando dal sesto piano di un edificio, adibito ad archivio di libri, a Dallas. Il rapporto è sempre stato messo in discussione nei decenni successivi perché molte cose non tornano nella ricostruzione della Commissione come, ad esempio, il numero dei bossoli rinvenuti, la direzione degli spari e le testimonianze che da subito sono apparse contrastanti e molto incomplete. Ultimamente la vicenda dell'assassinio di Kennedy è tornata alla ribalta grazie all'impegno del neo presidente Donald Trump che ha parlato di nuove prove per arrivare alla verità dell'intrigata e complessa vicenda. Gli storici, e non solo, hanno gradito l'interessamento di Trump per declassificare tutti i documenti ancora negli archivi segreti della Cia e mai resi pubblici. In effetti sotto Trump nel suo primo mandato e poi sotto Joe Biden sono state rivelate dettagli sulle operazioni di intelligence dell'epoca come i viaggi di Oswald nelle varie ambasciate sovietiche e cubane in Messico prima dell'omicidio. Ma non sono sufficienti per chiarire tutti gli aspetti dell'assassinio. Si spera che col decreto firmato giovedi da Trump, che chiede alle agenzie competenti di attivarsi per declassificare i documenti, il corposo dossier venga reso pubblico entro la fine del 2025.
SHOW DI HAMAS PER LA LIBERAZIONE
DI QUATTRO SOLDATE ISRAELIANE
"PER 477 GIORNI DI PRIGIONIA
CUCINAVANO PER TERRORISTI
E LORO FIGLI"
di Giovanni Picchi
(25-1-2025) Il secondo scambio è il più difficile da digerire per gli israeliani perché, a differenza del primo, a lasciare le carceri israeliane sono stati 121 condannati all'ergastolo per crimini di sangue, tra questi anche il noto decano Mohamed Al Tous 69 anni detenuto dal 1985, e 79 a pene lunghe. Secondo l'accordo per ogni soldato israeliano liberato Hamas chiedeva 50 detenuti palestinesi soprattutto quelli condannati all'ergastolo, i più pericolosi per il Paese. E' il giorno, comunque, della liberazione di quattro donne militari israeliane (foto dal web/Social), apparentemente in buona salute che il movimento islamista tenevano in ostaggio dal 7 ottobre 2023. Prima di far rientro in patria a Gaza, Hamas ha mostrato un'efficace cerimonia di entusiasmo trasmessa in diretta in tutto il mondo. Tanti i miliziani palestinesi, col viso coperto, hanno creato attorno alle ragazze soldato una scenografia trionfalista, un messaggio chiaro per Israele sul potere di Hamas su Gaza. Le donne soldato liberate sono Karina Ariev , Daniella Gilboa , Naama Levy e Liri Albag le quali hanno salutato dal palco il pubblico al momento della consegna tra Hamas e la Croce Rossa internazionale. Dove sono state prigioniere, per 477 giorni, le soldate rapite? Secondo i media sono state nascoste in appartamenti o dentro tunnel in pessime condizioni ed erano costrette a cucinare e pulire per i loro rapinatori oltre a prendersi cura dei figli dei terroristi. Gli ostaggi sono stati consegnati alle truppe israeliane poi sono stati portati in ospedale per essere sottoposti a una visita medica e solo successivamente ricongiungersi alle loro famiglie dopo 15 mesi di prigionia.
HAMAS RILASCERA' 4 SOLDATESSE
ISRAELE: VIOLATO L'ACCORDO CHE
PREVEDEVA IL RILASCIO DELLE DONNE
CIVILI PRIMA DEI MILITARI
di Gesuino Lorrai
(24-1-2025) Secondo scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi a conferma che la tregua a Gaza procede secondo quanto concordato tra Hamas e Israele. Il Movimento di Resistenza Islamica ha annunciato questo venerdi la liberazione di quattro ostaggi (foto dal web/Social) che saranno rilasciati sabato 25 gennaio. Sono quattro donne militari rapite il 7 ottobre 2023 durante l'operazione "Al Aqsa Flood", sono Karina Ariev , Danielle Gilboa , Naama Levy e Liri Albag e si aggiungono alle 3 donne (Romi Gonen, 24 anni, Emily Damari, 28 anni, e Doron Steinbrecher, 31 anni) liberate domenica 19 gennaio. Per la liberazione delle quattro donne soldato gli israeliani dovranno rilasciare, sempre sabato, circa 200 prigionieri palestinesi (per il primo rilascio Israele aveva liberato 90 prigionieri trattenuti nelle sue carceri). Le quattro donne che saranno liberate svolgevano compiti di sorveglianza nella Striscia a poca distanza dalla recinzione dell'enclave palestinese. La tregua regge, tra mille difficoltà e tensioni. Israele ha polemizzato con Hamas, denunciando la modifica dell'accordo per violazione del patto da parte di Hamas che prevedeva il rilascio delle donne civili prigioniere prima delle donne militari. La mossa del Movimento di Resistenza Islamica è evidente, perché col rilascio dei soldati in ostaggio gli israeliani sono obbligati a rilasciare più prigionieri, in questo caso circa 200, di cui 120 condannati all'ergastolo. Con lo scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi va avanti anche l'accordo per l'ingresso di oltre 4.800 camion con aiuti umanitari in una Gaza dove manca tutto.
I SERVIZI SEGRETI EUROPEI
AVVERTONO DI UN POSSIBILE
ATTACCO RUSSO ALL'EUROPA DAL
2028: PREPARARSI ALLA GUERRA
di Paolo Pailla
(23-1-2025) Se Donald Trump si sta impegnando per far arrivare la pace tra Russia e Ucraina (foto dal web/Social), chissà cosa potrà fare il neo presidente Usa per bloccare sul nascere la prossima guerra tra la Russia e l'Europa. Fantascienza? Può darsi, sta di fatto che i servizi di intelligence europei avvertono che la Russia si sta preparando a fare la guerra all'Europa entro tre o cinque anni. Lo ha detto Kaja Kallas, capo della politica estera dell'Ue, il quale sta spronando l'Europa ad agire subito per scongiurare una possibile minaccia. "Non dobbiamo solo investire per prevenire la guerra, ha detto, ma anche essere preparati allo scenario peggiore". Per questo motivo, ha detto Kallas, è necessario che l'Europa sia pronta e per farlo si deve investire adeguatamente nella nostra Difesa. Lo stesso ministro al riguardo ha fatto riferimento a Trump perché gli europei non investono abbastanza nella Difesa. I dati sono precisi: gli stati membri dell'Ue hanno speso l'1,9% del loro prodotto interno lordo (PIL) per la difesa, mentre la Russia ha speso circa il 9% del suo Pil. In pratica l'Europa non sta facendo niente per prevenire la guerra, "ma dobbiamo anche prepararci alla guerra" ha detto il capo degli esteri dell'UE. Attualmente cosa sta facendo l'Europa per l'Ucraina? L'impegno europeo per sostenere l'Ucraina è al massimo e l'Ue ha annunciato la preparazione il sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Al momento l'Ue ha fornito quasi 50 miliardi di euro in aiuti militari ed entro la fine del mese prossimo avrà addestrato oltre 75mila soldati ucraini.
ISRAELE LANCIA VASTA OPERAZIONE
MILITARE IN CISGIORDANIA
GUTERRES:VIOLATO IL DIRITTO
INTERNAZIONALE, NON CI SARA'
PACE IN MEDIO ORIENTE
di Gesuino Lorrai
(22-1-2025) Regge la tregua a Gaza, continuano, invece, le operazioni militari dell'esercito israeliano nel campo profughi palestinese di Jenin (foto dal web/Social), nel nord della Cisgiordania. In quest'altra zona si sono trasferiti i pesanti macchinari militari e ogni altra attrezzatura bellica. Le incursioni, iniziate martedi via terra e via aerea, continueranno sotto la voce "Muro di Ferro" e rappresenta un cambiamento di modello nella lotta "antiterroristica" in Cisgiordania, una guerra che ha un preciso significato militare ma anche il gesto di Benjamin Netanyahu per placare politicamente il disagio dell'ala più radicale del suo governo riguardo alla tregua che è stata siglata qualche giorno fa per Gaza. Al momento il bilancio delle vittime a Jenin ammonta a dieci e i feriti sono oltre cinquanta, mentre l'esercito israeliano blocca l'accessso a uno degli ospedali locali. A questo proposito si deve registrare l'ira del sindaco di Jenin che denuncia la presenza di 600 persone che non possono lasciare l'ospedale. Al forum economico di Davos (Svizzera) il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha espresso preoccupazione e timori per le conseguenze delle incursioni militari israeliane. Il segretario generale dell'Onu al rigurado ha detto "C'è la possibilità che Israele si senta incoraggiata dai successi militari e pensi di annettere la Cisgiordania e mantenere Gaza in una sorta di limbo". Che sarebbe una cosa molto grave: "Ciò costituirebbe una violazione totale del diritto internazionale e significherebbe che non ci sarà pace in Medio Oriente".
IL 2024 E' L'ANNO PIU' CALDO MAI
REGISTRATO A LIVELLO GLOBALE
di Marco Giovine
(21-1-2025) Anche il 2024 è l'anno più caldo di sempre (foto dal web/Social), il primo a superare il limite di 1,5°C . A confermarlo è il servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus. Il responsabile di questo cambiamento climatico, dice Copernicus, è dell'uomo anche se ci sono altri fattori che determinano queste temperature estreme come l'Oscillazione Meridionale El Nino. La temperatura media globale è di 15.10 C, di 0.72 C superiore alla media tra il 1991 e il 2020 e di 0.12 C superiore al 2023, il precedente anno più caldo di sempre. Questo equivale a 1.60 C al di sopra di una stima della temperatura tra il 1850 e il 1900, individuata come livello preindustriale. Come si fa a capire il clima di questo periodo storico? Ci sono registrazioni di dati meteorologi dalla metà del 19° secolo in vari luoghi del mondo, e ciò consente di ricostruire la media climatica di 50 anni in maniera affidabile. Prima del 1850 ci sono registrazioni specifiche soprattutto quelle dell'Inghilterra. Ancora precedentemente ci si affida agli anelli degli alberi, alle bolle d'aria antartiche che danno dati incerte. Oltre ai dati di Copernicus ci sono anche quelli della Nasa, dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), e dal National Office of Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Usa che grosso modo danno risultati molto simili. Tutti i dati, comunque, concludono che il 2024 è stato l'anno più caldo e che gli ultimi 10 anni sono stati i più caldi. Come è noto l'Accordo di Parigi punta a fermare il riscaldamento globale in modo che entro la fine del secolo l'aumento della temperatura media del pianeta rimanga al di sotto dei 2 gradi, limitandolo a 1,5. Ciò significa che ogni decimo di grado oltre 1,5 gradi renderà gli impatti più intensi e le cose si complicano. Come sarà il 2025? Per Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service (C3S), il 2025 non sarà caldo come il 2023 o il 2024. Si prevede, dice lo scienziato, che sarà un anno quasi neutro nel Pacifico o con una Nina molto debole.
WASHINGTON BLINDATA PER L'INSEDIAMENTO DI DONALD TRUMP
di Peter Moore
(19-1-2025) Tutto è pronto, lunedi 20 gennaio, per l'elezione di Donald Trump (foto dal web/Social), che sarà il 47esimo presidente degli Stati Uniti. Il suo ritorno alla Casa Bianca sarà quasi certamente segnato da promesse elettorali che Trump ha intenzione di portare avanti immediatamente: la deportazione di massa dei migranti, negazionismo climatico e un'agenda estera abbastanza nutrita con impegni muscolari per la pace tra Russia e Ucraina, il consolidamento della tregua in Medio Oriente e altre partite difficili tra Cina e Corea del Nord. Il giorno prima della sua incoronazione, Trump ha fatto un bagno di folla allo stadio dei Washington Wizards iniziando evento con preghiere e un'esibizione di Kid Rock. Nel primo pomeriggio, sempre domenica 19 gennaio, il presidente eletto ha partecipato ad una cerimonia abbastanza toccante al cimitero nazionale di Arlington, in Virginia, per rendere omaggio ai soldati caduti in guerra. La cerimonia di insediamento di Trump alla Casa Bianca è alle 18 italiane col giuramento davanti ad ospiti illustri, ex presidenti e con molti volti della politica europea e anche italiana. All'insediamento anche la premier Giorgia Meloni. Washington è blindata per il grande evento e a causa del freddo polare, ci sarà -15 gradi, la cerimonia si terrà all'interno, come nel 1985 quando giurò Reagen, e all'esterno sarà seguita con maxi schermi da una folla enorme. E' molto atteso il primo discorso del neopresidente.
ISRAELE-HAMAS, C'E' LA TREGUA
TEMPORANEA COL PRIMO
SCAMBIO OSTAGGI-PRIGIONIERI
di Peter Moore
(18-1-2025) Nella grande piazza degli ostaggi di Tel Aviv, dove negli ultimi 15 mesi si sono raccolte tante persone che chiedevano la liberazione degli ostaggi o protestavano contro il primo ministro Benjamin Netanyahu che puntava alla guerra e poco alle persone in mano ad Hamas, si sono radunate in migliaia desiderose di accogliere le prime persone che ritornano nelle proprie case. E' una piazza che comunque si interroga, tra speranza, paura e incertezza di fronte all'imminente tregua a Gaza che ci sarà, anche se tra mille difficoltà. Il cessate il fuoco entrerà in vigore questa domenica, 19 gennaio 2025, alle 7:30, ed è un trionfo di tutti e un auspicio per il prolungamento della tregua. Hamas non ha però rispettato l'accordo che prevedeva la lista dei primi tre ostaggi da consegnare ad Israele, un fatto, ha detto il primo ministro, gravissimo tanto che Netanyahu ha minacciato di annullare il cessate il fuoco se non riceverà i nomi dei primi tre nomi questa domenica. Il primo ministro israeliano ha comunque avvertito Hamas che in mancanza di responsabilità sugli accordi stabiliti "Israele riprenderà i combattimenti a Gaza e lo farà, col sostegno di Trump, in modi nuovi e con grande forza". Secondo la stampa israeliana 25 dei 33 ostaggi che Hamas dovrebbe consegnare nella prima fase dell'accordo sono vivi.
METEO, CICLONE MEDITERRANEO SI
ABBATTE SULL'ITALIA CENTRO SUD
ALLERTA ROSSA IN SARDEGNA,
ARRIVA LA TEMPESTA GABRI:
NUBIFRAGI E RAFFICHE DI VENTO
di Marco Giovine
(17-1-2025) Ecco lo spauracchio, ampiamente previsto, con i disagi e le complicazioni di una grande fase meteo perturbata. E' il ciclone Gabri che si è posizionato sul Mediterraneo coprendo un'ampia area depressionaria fra la Tunisia, la Sardegna e la Sicilia. Il maltempo proseguirà per tutto il fine settimana e sabato 18 gennaio sarà un'altra giornata a rischio con abbondanti piogge e forti raffiche di vento nell'isola, con alberi sradicati e molti danni, (foto dal web/Social), Sicilia e Calabria. Allerta rossa per rischio idrogeologico sul settore della Sardegna, arancione sulla Calabria ma anche in Sicilia, Campania fino all'Abruzzo. Sempre sabato la Sardegna sarà investita dal diffuso maltempo con forti precipitazioni e questa situazione di grave instabilità ha consentito la chiusura di molte scuole. A Quartu chiusi anche parchi e cimiteri. Codice arancione, con moderata criticità, per rischio idrogeologico nel Campidano e codice giallo per rischio idraulico. E' l'avviso diramato dalla Protezione civile della Sardegna a partire dal pomeriggio di venerdi 17 fino a sabato 18 gennaio. Ci sono diversi avvisi per una massima prudenza soprattutto a Pirri, zona soggetta a fenomeni di allagamento. Il vortice ciclonico interesserà le nostre regioni anche all'inizio della prossima settimana ancora nella parte orientale della Sardegna e buona parte del sud peninsulare e alcune regioni del Centro. Domenica 19 gennaio ancora pioggia sulla Sardegna e Sicilia.
INFLUENZA, I CONTAGI SONO IN
AUMENTO, IL PICCO DEVE ARRIVARE
BOOM A GENNAIO, LA CAMPANIA
LA REGIONE PIU' COLPITA
di Luca Berni
(16-1-2025) Secondo l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) i casi influenzali sono aumentati con l'inizio di gennaio. I dati riferiscono che nella prima settimana del 2025, almeno 667mila italiani sono stati colpiti da sindromi simil-influenzali (foto dal web/Social) per un totale di oltre 5,8 milioni dall'inizio della stagione presa in considerazione. Le regioni più colpite sono le regioni del Centro-Sud con Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Sardegna, Umbria, Molise, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, e provincia autonoma di Trento, hanno invece una incidenza nel range 5,66-11,39 casi per mille assistiti. E' la Campania, con una incidenza di 19,15 casi per 1000 assistiti a risultare l'unica regione con intensità alta. Gli esperti hanno rilevato che c'è una co-circolazione di diversi virus influenzali, soprattutto il ceppo H1N1, e altri virus respiratori. In una stagione intensa col freddo pungente le vaccinazioni antinfluenzali sono aumentate, in Lombardia, ad esempio, sono molte di più, rispetto all'anno precedente, i vaccini arrivando a oltre 2 milioni di somministrazioni. Il picco non è stato ancora raggiunto ma i medici invitano a vaccinarsi per ridurre ogni rischio di complicanza. I sindromi influenzali includono febbre alta, tosse, mal di gola, mal di testa e dolori articolari. Questi sintomi possono durare diversi giorni e per la tosse anche 18 giorni.
COREA DEL SUD, IL PRESIDENTE DEPOSTO YOON ARRESTATO PER TRADIMENTO
di Gesuino Lorrai
(15-1-2025) Questa volta l'arresto è stato eseguito. Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol (foto dal web/Social) è stato portato in carcere mercoledi scorso dall'Ufficio investigativo sulla corruzione degli alti funzionari (OICAF), 43 giorni dopo aver dichiarato la legge marziale nel suo paese. E' la prima volta nella storia democratica della nazione asiatica che un presidente viene arrestato. Il mandato della polizia è stato espletato in diretta tv: un convoglio di veicoli della polizia con a bordo Yoon hanno lasciato un edificio, al centro di Seul, per dirigersi a sud della capitale. La polizia ha interrogato Yoon alla presenza dei suoi avvocati e il politico si è rifiutato di testimoniare a più di 200 pagine di domande perché gli inquirenti vogliono ricostruire i dettagli di quanto è accaduto secondo il piano per proclamare la legge marziale fino alla sua realizzazione. La polizia indaga sul leader politico per azioni che potrebbero costituire insurrezione e abuso di potere. L'opposizione parlamentare ha comunicato che l'arresto "è il primo passo verso il ripristino dell'ordine costituzionale, della democrazia e dello stato di diritto". I giornali e le tv, ma anche i Social, hanno applaudito la notizia dell'arresto di Yoon e nelle strade i manifestanti hanno condiviso questo momento importante per la democrazia. Yoon è stato destituito, provvisoriamente, dopo il voto parlamentare del 14 dicembre. E' accusato di insurrezione per aver tentato di imporre la legge marziale il 3 dicembre. Il leader politico ha sempre respinto le accuse e ha sempre sostenuto che le sue azioni sono state portate avanti come un "atto di governo". I suoi avvocati hanno descritto l'arresto come "illegale".
METEO, NUOVO DRASTICO CALO DELLE
TEMPERATURE, CON FREDDO E
NEVE SOTTO LA MEDIA
ONDATA ARTICA ANCHE
IN SARDEGNA, DAL 18 NUOVA
PERTURBAZIONE
di Marco Giovine
(14-1-2025) Dopo la prima fase di freddo intenso, ecco arrivare la seconda ondata di nucleo artico che continuerà a mantenere le temperature sotto la media stagionale fino al 17 gennaio, con una graduale attenuazione per il fine della settimana. Il primo impulso sta per lasciare il nostro Paese facendo registrare giorni più freddi con punte anche di -8°C nelle aree appenniniche. Sotto osservazione ancora una volta le regioni centrali e meridionali dove saranno interessate da nevicate copiose soprattutto sugli Appennini e a quote collinari in Abruzzo, Campania, Molise, Calabria e Basilicata. Nelle Marche e in Umbria ancora nevicate però deboli, mentre al Nord Italia il clima sarà secco ma molto freddo con gelate e temperature sotto lo zero. Piogge intense nelle regioni meridionali con criticità in Puglia, Calabria e Sicilia. I forti venti di grecale e di bora creeranno la sensazione di freddo du tutto il territorio. Dal 18 gennaio è attesa la seconda ondata artica su tutta l'Italia, sarà una fase ancora più fredda e instabile che colpira soprattutto il Centro Sud. Al Nord temperature rigide, gelate e meteo asciutto. Anche la Sardegna è interessaa dal flusso artico con freddo intenso. La Protezione Civile ha diramato diversi avvisi meteo per la criticità in alcune zone, sia per il freddo ma anche per il pericolo di ghiaccio sulle strade. Ha fatto la comparsa anche la neve, nelle zone orientali dell'isola, dagli 800 metri di altitudine, mentre la temperatura è in calo anche di 10 gradi rispetto alle medie degli ultimi giorni. E sui rilievi del nuorese, da Desulo a Fonni, e sul Limbara ma anche sul Gennargentu la situazione è di un freddo inverno e la neve ha creato un paesaggio da favola. Meteo sotto i dieci gradi anche a Olbia. Insomma, il freddo di origine artica ha colpito anche la Sardegna che ha conosciuto la prima ondata di freddo della stagione.
ULTIMO DISCORSO DI BIDEN
SULLA POLITICA ESTERA
E' QUESTIONE DI ORE L'ACCORDO
PER LA TREGUA A GAZA. "LASCIO
UN'AMERICA PIU' FORTE"
di Peter Moore
(13-1-2025) Nel discorso di addio del presidente Usa Joe Biden (foto dal web/Social) non c'è traccia della pace in Medio Oriente, né degli accordi tra Russia e Ucraini per chiudere la guerra di oltre mille giorni. E' comunque un discorso a tutto campo per rivendicare la sua politica estera tesa a coltivare alleanze e rapporti con gli altri paesi e a garantire impegni precisi e dialoghi contrapposti all'isolazionismo praticato da Donald Trump nel suo primo mandato. Fra una settimana Biden passerà il testimone a Trump e lascia un'eredità vincente perché, ha detto, l'America è più forte "le nostre alleanze sono più forti e i nostri concorrenti e avversari sono più deboli". Trump, ha continuato il presidente Usa, "dovrà sfruttare appieno le opportunità diplomatiche e geopolitiche che abbiamo creato" per "affrontare le sfide presentate dalla Cina, per garantire che la guerra di Putin finisca, che l'Ucraina raggiunga una pace giusta e duratura e che si realizzi un Medio Oriente più stabile e integrato" oltre a evitare il ritorno dello Stato islamico in Siria o impedire all'Iran di dotarsi di un'arma nucleare. Durante il suo mandato presidenziale Biden è stato un forte alleato di Kiev contro la Russia e la sua tesi è sempre stata che la sconfitta dell'Ucraina incoraggerebbe il presidente russo Putin a mettere in pericolo altri territori europei e alla fine la sicurezza stessa degli Stati Uniti. Un altro punto di svolta nella sua politica estera è la guerra a Gaza con Israele. Il presidente esprime ottimismo sulla possibilità di un imminente patto tra Israele e Hamas. "Si è a un passo dal cessate il fuoco" ha detto, dopo 465 giorni di guerra. Più volte c'è stato questo annuncio, ma questa volta è l'occasione buona per arrivare all'accordo di pace. Sarebbe questioni di ore o di pochi giorni. I negoziati hanno ricevuto un impulso decisivo domenica sera a Doha e sembrerebbe che sulla bozza ci sia l'approvazione finale di Hamas e di Israele. Ma molto dipende da Mohamed Sinwar, il nuovo leader di Hamas a Gaza dopo la morte del fratello Yahia Sinwar. Secondo l'accordo ci sarebbero tre fasi da rispettare, la prima della durata di 42 giorni, Hamas libererà 33 persone sequestrate in cambio di 1600 prigionieri palestinesi. Sarà il primo atto di accordi successivi che potrebbe sancire pace definitiva col nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
"GLI INCENDI PEGGIORERANNO",
LOS ANGELES ANCORA NELLA
MORSA DELLE FIAMME
di Giovanni Picchi
(13-1-2025) E' un incubo dietro l'altro, una tragedia umana che viene ingigantita di giorno in giorno con un bilancio delle vittime che sta diventando impressionante. E' sempre allerta incendi a Los Angeles (foto dal web/Social) con 24 vittime ma tutto indica che la cifra non si fermerà perché le fiamme hanno ripreso vigore con l'arrivo insistente del vento del deserto che ha raggiunto una velocità compresa tra 80 e 105 chilometri orari col grave effetto di impedire gli sforzi per domare le fiamme. I dispersi sono 26. Dei cinque roghi ne sono rimasti attivi tre nella zona intorno a Los Angeles: a Palisades le fiamme sono controllate solo al 13%, a Eaton il 27% mentre a Hurst si è più fortunati perché l'impatto è molto minore e il controllo è al 95%. Una sfida contro il tempo è per gli incendi nelle prime due zone perché hanno ripreso energia col vento in rapida ripresa. Al momento sono impegnati 14mila vigili del fuoco, provenienti da diverse parti della California e altri stati degli Stati Uniti e persino dal Messico e dal Canada. Anche Zelensky dall'Ucraina si è detto disponibile per l'invio di vigili del fuoco per sedare gli incendi a Los Angeles. Al momento la stima della grande devastazione dell'incendio ammonta a un danno vicino a 250 miliardi di dollari. I vigili del fuoco e la guardia nazionale non si devono occupare solo degli incendi ma anche dei saccheggi che si stanno verificando nelle zone colpite dalla tragedia. Tra sabato e domenica la polizia ha arrestato 29 persone mentre si trovavano o stavano facendo irruzione nelle case evacuate. Poche ville sono rimaste in piedi grazie all'intervento dei pompieri privati più decisi e professionali e soprattutto più impegnati a spegnere le fiamme e a domarle prima di arrivare agli edifici. E' il caso del Palisades Village, nel quartiere Pacific Palisades, salvato assieme al grande centro commerciale, ai negozi e ai ristoranti di lusso. Ma ci sono altri edifici che si ergono orgogliosamente mentre tutto intorno è una grande distesa di macerie. Anche in questo caso sono forti le diseguaglianze economiche e sociali, di chi può permettersi i vigili del fuoco a pagamento, con importi che superano anche i 10mila dollari a giorno, e chi invece no, oppure risparmia sulla sicurezza.
INCENDI A LOS ANGELES, SALE A 11 IL NUMERO
DELLE VITTIME, ALMENO 13 I DISPERSI
di Giovanni Picchi
(11-1-2025) Dopo quattro giorni gli incendi continuano a distruggere Los Angeles (foto dal wweb/Social), le evacuazioni, almeno 150mila senza case, vanno avanti e i morti aumentano con un bilancio provvisorio spaventoso. Le autorità comunicano che questo immane disastro ha provocato almeno 11 morti. Le immagini raccontano una devastazione senza precedenti: oltre 14mila sono gli ettari completamente distrutte e quasi 160mila persone fuori dalle loro case perché le hanno rase al suolo ma anche perché non possono rientrare nelle residenze pericolanti e parzialmente devastate dalle fiamme incontrollate. Il vento, poi, ha alimentato i roghi facendoli diventare sempre più grandi rendendo invano lo sforzo enorme dei volontari e dei vigili del fuoco. Il capo della polizia della contea di Los Angeles stanno cercando almeno 13 persone che risultano disperse mentre gli agenti hanno arrestato quasi 25 persone per violazione del coprifuoco, saccheggio e invasione di proprietà. Gli incendi più grandi sono ancora a Palisades e Eaton che nelle ultime ore sono stati più contenuti ma le fiamme fanno ancora paura. La Guardia Nazionale della California è attiva e raddoppierà gli organici per rispondere alle necessità, molti posti di blocco del traffico sono stati attivati nei punti più pericolosi per impedire alle persone di entrare nelle aree devastate. Da subito milioni di residenti di Los Angeles hanno ricevuto un avviso sui loro telefoni che avvertiva di evacuare le zone maggiormente interessate dagli incendi e questo fatto ha aumentato tensione e rabbia in tutta la città. Ha creato molte polemiche il grande bacino a Pacific Palisades, una delle zone più colpite dagli incendi, completamente a secco e fuori uso e quindi i vigili del fuoco non hanno potuto utilizzare l'acqua per controllare il violento incendio. Venerdi 10 gennaio finalmente le autorità hanno fatto alcuni progressi e gli incendi più violenti cominciano ad essere domati. Ma c'è ancora molto da fare. Molto comunque dipenderà dall'evoluzione dei venti.
TRUMP CONDANNATO PER 34 REATI
PER IL CASO STORMY DANIELS,
MA EVITA LA GALERA, LA LIBERTA'
VIGILATA E LA MULTA
di Peter Moore
(10-1-2025) Un giudice di New York ha condannato Donald Trump (foto dal web/Social) come autore di 34 reati, ma la sentenza non prevede la galera, né la libertà vigilata, né una multa. Ha certificato solo i suoi crimini. A dieci giorni dalla sua elezione alla Casa Bianca, Trump è il primo presidente Usa ad affrontare un processo penale con un verdetto pesante e la successiva condanna. Il presidente eletto è comparso in videoconferenza all'udienza e subito dopo la sentenza di "scarico incondizionato", cioé rilasciato senza carcere e multa, Trump ha definito il caso, prima della sentenza, "un'esperienza terribile, un'ingiustizia e una caccia alle streghe politica". In un messaggio su Truth, il suo social network, il neo presidente Usa ha anticipato che presenterà ricorso e ha descitto l'udienza di venerdi 10 gennaio 2025 come una "spregevole farsa". Poi ha aggiunto: "Ora che è tutto finito, faremo appello a questo inganno infondato e ripristineremo la fiducia degli americani nel nostro sistema giudiziario, un tempo eccezionale". A maggio scorso una giuria popolare lo ha dichiarato colpevole di 34 crimini che vanno dai reati di falsificazione di fatture, assegni e documenti contabili al fine di nascondere pagamenti per 130mila dollari all'attrice porno Stormy Daniels per mantenere il silenzio durante le elezioni presidenziali del 2016. E' stato il primo ex presidente a sedersi sul banco degli imputati.
L'INVERNO TORNA A FARSI SENTIRE, ECCO IL FREDDO ARTICO TRA IL 12 E IL 13 GENNAIO
di Marco Giovine
(9-1-2025) Arriva una nuova perturbazione dall'Atlantico e subito viene interessato il nostro Paese con la conseguenza di un'ondata di freddo (foto dal web/Social), pioggia e nevicate che sarà insistente soprattutto tra domenica 12 e lunedi 13 gennaio. Saranno interessate in modo particolare le due isole maggiori, Sicilia e Sardegna, ma anche le regioni settentrionali. Col maltempo arriva il freddo e nevicate fino a quote collinari in alcune zone del Centro-Sud mentre l'alta pressione delle Azzorre, che si trovava in Italia, si sposterà verso il Nord Europa. Ci sarà molto freddo al Nord ma sarà all'asciuto e cieli sereni. Al Centro si prevedono piogge e nevicate nel Lazio e in Abruzzo. Vortice ciclonico al Sud, con piogge, temporali e neve in Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Italia spaccata in due con il Nord con temperature gelide ma sotto un cielo limpido e il Centro-Sud alle prese con temporali, piogge e neve. Temperature al di sotto della media stagionale.
ALMENO DUE MORTI NEGLI
INCENDI A LOS ANGELES: 40MILA
SFOLLATI, MILLE CASE DISTRUTTE
di Francesco Atzeni
(8-1-2025) Los Angeles brucia e non ci sono abbastanza vigili del fuoco per domare un vastissimo incendio (foto dal web/Social) che ha già devastato oltre 2.000 ettari di terreno ma il vento continua a soffiare. mentre il peggio deve ancora verificarsi. C'è anche carenza d'acqua e sono scoppiate altri incendi a Palisades, Hurst e Woodley. Nella zona ovest di Los Angeles quasi 40mila persone sono state evacuate, molte auto sono state abbandonate in mezzo ai viali a causa della vicinanza delle fiamme mentre sono prossimi all'evacuazione i residenti di Santa Monica. Los Angeles ha dichiarato lo stato di emergenza. "E' pazzesco" non si vede niente, dicono gli abitanti, solo fumo. Nella zona di Pacific Palisades, diverse case sono state distrutte. Tutto era iniziato con l'incendio su una superficie di circa 80mila quadrati alle 11 del mattino, poi però, col forte vento, la furia delle fiamme si è moltiplicato per 10 nel giro di un'ora ed è solo all'inizio. C'è già un primo bilancio: almeno 2 morti, oltre 2mila ettari bruciati e 1.000 edifici distrutti. La città di Los Angeles si è svegliata con un aspetto apocalittico, nuvole grigie, alberi in fiamme, c'è caos e molta paura.
CINA, IL VIRUS MISTERIOSO E'
L'HMPV E SPAVENTA L'ASIA
E' MOLTO CONTAGIOSO? C'E'
UN VACCINO? I SINTOMI
di Luca Berni
(7-1-2025) Negli ospedali cinesi c'è un nuovo virus che preoccupa e le immagini che la tv cinese propone sono spaventosi: corridoi pieni di pazienti, letti d'emergenza mentre sui social si diffonde il panico (foto dal web/Social). C'è il timore di una nuova minaccia pandemica? Le autorità sanitarie e gli esperti invitano alla calma ma c'è molta paura per questo virus del quale qualche giorno fa non si sapeva nulla e che adesso c'è molta attenzione sulla metapneumovirus umano (HMPV), e il trend è in aumento tra i minori di 14 anni soprattutto nelle province settentrionali. Ci si interroga sul nuovo virus: è molto contagioso? C'è da preoccuparsi se questa tendenza si diffonde nel resto del mondo? L'HMPV è una delle principali cause di infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori nelle persone di tutte le età soprattutto preoccupano nei bambini piccoli, negli anziani e nelle persone con un sistema immunitario indebolito. E' stata isolata e descritta per la prima volta nel 2001 nei Paesi Bassi e l'agente patogeno ha circolato nell'uomo da almeno 50 anni. L'antenato più recente è il metapneumovirus aviario, un virus degli uccelli e ci troveremmo di fronte a un altro esempio di zoonosi, un agente patogeno animale che si trasmette all'uomo come è avvenuto col covid 19. In generale il virus causa lievi sintomi negli adulti sani e ha una distribuzione stagionale. A livello globale l'HMPV viene rilevato in circa il 3%-10% nei ricoveri di bambini sotto i 5 anni. I sintomi comprendono tosse, febbre, congestione nasale e difficoltà respiratorie fino a progredire in polmonite o peggioramento dell'asma. Attualmente non esistono vaccini o farmaci antivirali specifici. L'arma migliore è la prevenzione: applicare misure igieniche adeguate come lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone, pulire le superfici, coprire bocca e naso quando si tossisce o si starnutisce.
LA PRESIDENTE DELLA REGIONE
SARDEGNA ALESSANDRA TODDE
"E' PRONTA ALLE DIMISSIONI",
MA E' UNA FAKE NEWS
di Carlo Imbesi
(6-1-2025) La notizia ha colto di sorpresa gli ambienti politici e tutta la stampa che ha divulgato online il "lancio" dell'Ansa: Alessandra Todde è pronta alle dimissioni. Ma è una fake news. Intanto però il messaggio ha fatto il giro del web ed è stato inoltrato molte volte su Whatsapp, tra curiosità e irritazione. Come è nato questo falso? Si sta indagando, ha scritto l'Ansa sul suo sito, dopo aver inoltrato la segnalazione alla Polizia postale per risalire all'autore o agli autori del falso. Come si sa la governatrice della Sardegna è al centro di un'ordinanza-ingiunzione della Commissione di garanzia presso la Corte d'Appello che ha rilevato "inadempienze e irregolarità" sulle spese sostenute in campagna elettorale, e per questo motivo rischia la decadenza. Todde garantisce che i suoi atti sono stati corretti e per questo motivo continua a lavorare con assoluta motivazione. L'opposizione insorge e chiede nuove elezioni. Sul caso irrompe la falsa notizia attribuita all'Ansa e nuovamente tutta la vicenda riesplode, solo che il messaggio divulgato è un'autentica fake news prontamente rilevato sia dall'ufficio stampa di Todde che dall'Ansa.
A DUE SETTIMANE DALL'ARRIVO
DI TRUMP ALLA CASA BIANCA
LA RUSSIA CONQUISTA LA CITTA'
UCRAINA DI KURAKHOV,
MENTRE KIEV VA OLTRE LA
REGIONE RUSSA DI KURSK
di Danilo Perseu
(6-1-2025) A due settimane dall'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca si intensifica la guerra in Ucraina (foto dal web/Social), e sia gli ucraini che i russi stanno cercando di impadronirsi il più possibile del territorio nemico per un eventuale negoziato di pace. Che ci sarà, aveva detto il presidente eletto Usa, in tempi rapidi, ma intanto il conflitto sta continuando su larga scala dopo mille giorni di guerra. Gli ultimi movimenti di guerra stanno dimostrando che c'è molto fermento sul campo di battaglia e soprattutto c'è fretta per acquisire territorio da porre al tavolo delle trattative. Gli ucraini intensificano la battaglia per la conquista della regione russa di Kursk e dopo la controffensiva di domenica ha respinto i tentativi russi con i soldati nordcoreani. I russi, invece, hanno dichiarato di aver acquisito la città di Kurajove, territorio molto importante per la conquista della provincia di Donetsk, in Ucraina, dopo tre mesi di avanzate militari e di assedio, anche se Kiev non ha confermato anzi ha comunicato di aver bloccato 37 attacchi in quella città e 13 verso Vremivka, un'altra cittadina di quel territorio. Di contro l'Ucraina non solo si difende per non far capitolare Donetsk ma ha resistito nella regione russa di Kursk dagli attacchi russo-nordcoreani che sono stati respinti più volte dalla regione. I vertici militari di Kiev hanno annunciato che l'esercito sta avanzando nella zona di Berdin e presto raggiungeranno Soldatskoye fino a Kurchatov. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando al Paese ha confermato che le truppe russe hanno subito pesanti perdite negli ultimi cinque mesi in questo fronte.
DOPO IL BEL TEMPO A CAPODANNO,
NUOVA PERTURBAZIONE PER
L'EPIFANIA CON PIOGGE E NEVE
di Marco Giovine
(4-1-2025) C'è una vera e propria riscossa dell'inverno. Dopo il bel tempo a Capodanno, molto gradito per le manifestazione canore che si sono svolte in tutte le città italiane, e i primi giorni del 2025, grazie all'anticiclone delle Azzorre che ha consentito un buon Natale e uno splendito fine anno 2024, dal 4-5 gennaio ecco arrivare l'aria gelida proveniente dal circolo polare artico che attraverserà tutta l'Europa centrale fino a raggiungere l'Italia abbassando le temperature ad iniziare dal nord dell'Italia per raggiungere il Centro sud. Il maltempo (foto dal web/Social) consentirà all'inverno di alzare la voce e, secondo gli esperti, metterà a dura prova soprattutto alcune regioni italiane con freddo e pioggia. E lunedi 6 gennaio la neve potrebbe cadere a quote bassissime, anche in pianura. Non solo. Dal 9 gennaio è prevista la seconda ondata di maltempo e l'irruzione gelida sarà più marcata, sempre di origine artica, che porterà aria fredda e gelate notturne.
BIDEN ACCELERA SUGLI AIUTI A KIEV
"FARE PRESTO PRIMA DELL'ELEZIONE
DI TRUMP ALLA CASA BIANCA"
di Peter Moore
(3-1-2025) Joe Biden accelera sugli aiuti a Kiev e lo fa con provvedimenti urgenti che stanziano quasi 6 miliardi di dollari (quasi 5.800 milioni di euro) all'Ucraina. L'imperativo è fare presto e continuare a dare a Kiev tutti gli aiuti necessari prima dell'arrivo del presidente eletto Donald Trump (foto dal web/Social) che prenderà possesso della Casa Bianca il 20 gennaio 2025. Si sa per certo che Trump non intende sostenere la causa militare dell'Ucraina mentre è favorevole ad un accordo di pace con la Russia, ma non si sa in che termini e chi ci guadagnerà. Con l'avvicinarsi del terzo anniversario dell'invasione russa, Biden vuole continuare a proteggere Kiev "per il resto del mio mandato". Il 2024 si chiude con un sostegno finanziario importante, forse l'ultimo dell'amministrazione Biden per l'Ucraina. Oltre ai 3,4 miliardi per il mantenimento dei servizi governativi, vengono inseriti altri 2,5 miliardi di dollari per la sicurezza e per rafforzare militarmente kiev. Non solo: Biden ha anche incluso altri 1,25 miliardi di dollari e 1,22 miliardi per l'assistenza alla sicurezza di Kiev. Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti per il sostegno alla causa perché "rafforza la nostra indipendenza e rafforza la nostra resilienva. Mostra anche che le democrazie sono più forti degli aggressori autocratici". Il Dipartimento della Difesa è anche "pronto alla consegna di migliaia di proiettili di artiglieria, migliaia di razzi e veicoli blindati per far fronte all'inverno". Gli sforzi degli Stati Uniti sono stati in questi mesi considerevoli. A novembre Washington ha autorizzato l'uso di mine antiuomo per ostacolare l'avanzata russa in Ucraina e ancora prima ha concesso di attaccare la Russia, nel suo territorio, con missili ATCMS forniti dagli Stati Uniti. Il ritmo impresso da Biden è aumentato dopo la vittoria di Trump considerando che il futuro presidente Usa non sosterrà alcuna spesa militare per Kiev. A quasi tre anni dall'inizio della guerra, gli Stati Uniti hanno stanziato all'Ucraina un totale di 175 miliardi di dollari in aiuti, somme considerevoli senza le quali Zelensky non avrebbe continuato la guerra. E quasi sicuramente Trump non continuerà a sostenere l'Ucraina, lo ha ribadito durante la sua campagna elettorale dicendo che avrebbe posto fine rapidamente alla guerra dando vita a una pace tra i due contendenti, ma nulla si sa sulle conseguenze che ci saranno.