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METEO, CICLONE MEDITERRANEO SI
ABBATTE SULL'ITALIA CENTRO SUD
ALLERTA ROSSA IN SARDEGNA,
ARRIVA LA TEMPESTA GABRI:
NUBIFRAGI E RAFFICHE DI VENTO
di Marco Giovine
(17-1-2025) Ecco lo spauracchio, ampiamente previsto, con i disagi e le complicazioni di una grande fase meteo perturbata. E' il ciclone Gabri che si è posizionato sul Mediterraneo coprendo un'ampia area depressionaria fra la Tunisia, la Sardegna e la Sicilia. Il maltempo proseguirà per tutto il fine settimana e sabato 18 gennaio sarà un'altra giornata a rischio con abbondanti piogge e forti raffiche di vento nell'isola, con alberi sradicati e molti danni, (foto dal web/Social), Sicilia e Calabria. Allerta rossa per rischio idrogeologico sul settore della Sardegna, arancione sulla Calabria ma anche in Sicilia, Campania fino all'Abruzzo. Sempre sabato la Sardegna sarà investita dal diffuso maltempo con forti precipitazioni e questa situazione di grave instabilità ha consentito la chiusura di molte scuole. A Quartu chiusi anche parchi e cimiteri. Codice arancione, con moderata criticità, per rischio idrogeologico nel Campidano e codice giallo per rischio idraulico. E' l'avviso diramato dalla Protezione civile della Sardegna a partire dal pomeriggio di venerdi 17 fino a sabato 18 gennaio. Ci sono diversi avvisi per una massima prudenza soprattutto a Pirri, zona soggetta a fenomeni di allagamento. Il vortice ciclonico interesserà le nostre regioni anche all'inizio della prossima settimana ancora nella parte orientale della Sardegna e buona parte del sud peninsulare e alcune regioni del Centro. Domenica 19 gennaio ancora pioggia sulla Sardegna e Sicilia.
INFLUENZA, I CONTAGI SONO IN
AUMENTO, IL PICCO DEVE ARRIVARE
BOOM A GENNAIO, LA CAMPANIA
LA REGIONE PIU' COLPITA
di Luca Berni
(16-1-2025) Secondo l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) i casi influenzali sono aumentati con l'inizio di gennaio. I dati riferiscono che nella prima settimana del 2025, almeno 667mila italiani sono stati colpiti da sindromi simil-influenzali (foto dal web/Social) per un totale di oltre 5,8 milioni dall'inizio della stagione presa in considerazione. Le regioni più colpite sono le regioni del Centro-Sud con Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Sardegna, Umbria, Molise, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, e provincia autonoma di Trento, hanno invece una incidenza nel range 5,66-11,39 casi per mille assistiti. E' la Campania, con una incidenza di 19,15 casi per 1000 assistiti a risultare l'unica regione con intensità alta. Gli esperti hanno rilevato che c'è una co-circolazione di diversi virus influenzali, soprattutto il ceppo H1N1, e altri virus respiratori. In una stagione intensa col freddo pungente le vaccinazioni antinfluenzali sono aumentate, in Lombardia, ad esempio, sono molte di più, rispetto all'anno precedente, i vaccini arrivando a oltre 2 milioni di somministrazioni. Il picco non è stato ancora raggiunto ma i medici invitano a vaccinarsi per ridurre ogni rischio di complicanza. I sindromi influenzali includono febbre alta, tosse, mal di gola, mal di testa e dolori articolari. Questi sintomi possono durare diversi giorni e per la tosse anche 18 giorni.
COREA DEL SUD, IL PRESIDENTE DEPOSTO YOON ARRESTATO PER TRADIMENTO
di Gesuino Lorrai
(15-1-2025) Questa volta l'arresto è stato eseguito. Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol (foto dal web/Social) è stato portato in carcere mercoledi scorso dall'Ufficio investigativo sulla corruzione degli alti funzionari (OICAF), 43 giorni dopo aver dichiarato la legge marziale nel suo paese. E' la prima volta nella storia democratica della nazione asiatica che un presidente viene arrestato. Il mandato della polizia è stato espletato in diretta tv: un convoglio di veicoli della polizia con a bordo Yoon hanno lasciato un edificio, al centro di Seul, per dirigersi a sud della capitale. La polizia ha interrogato Yoon alla presenza dei suoi avvocati e il politico si è rifiutato di testimoniare a più di 200 pagine di domande perché gli inquirenti vogliono ricostruire i dettagli di quanto è accaduto secondo il piano per proclamare la legge marziale fino alla sua realizzazione. La polizia indaga sul leader politico per azioni che potrebbero costituire insurrezione e abuso di potere. L'opposizione parlamentare ha comunicato che l'arresto "è il primo passo verso il ripristino dell'ordine costituzionale, della democrazia e dello stato di diritto". I giornali e le tv, ma anche i Social, hanno applaudito la notizia dell'arresto di Yoon e nelle strade i manifestanti hanno condiviso questo momento importante per la democrazia. Yoon è stato destituito, provvisoriamente, dopo il voto parlamentare del 14 dicembre. E' accusato di insurrezione per aver tentato di imporre la legge marziale il 3 dicembre. Il leader politico ha sempre respinto le accuse e ha sempre sostenuto che le sue azioni sono state portate avanti come un "atto di governo". I suoi avvocati hanno descritto l'arresto come "illegale".
METEO, NUOVO DRASTICO CALO DELLE
TEMPERATURE, CON FREDDO E
NEVE SOTTO LA MEDIA
ONDATA ARTICA ANCHE
IN SARDEGNA, DAL 18 NUOVA
PERTURBAZIONE
di Marco Giovine
(14-1-2025) Dopo la prima fase di freddo intenso, ecco arrivare la seconda ondata di nucleo artico che continuerà a mantenere le temperature sotto la media stagionale fino al 17 gennaio, con una graduale attenuazione per il fine della settimana. Il primo impulso sta per lasciare il nostro Paese facendo registrare giorni più freddi con punte anche di -8°C nelle aree appenniniche. Sotto osservazione ancora una volta le regioni centrali e meridionali dove saranno interessate da nevicate copiose soprattutto sugli Appennini e a quote collinari in Abruzzo, Campania, Molise, Calabria e Basilicata. Nelle Marche e in Umbria ancora nevicate però deboli, mentre al Nord Italia il clima sarà secco ma molto freddo con gelate e temperature sotto lo zero. Piogge intense nelle regioni meridionali con criticità in Puglia, Calabria e Sicilia. I forti venti di grecale e di bora creeranno la sensazione di freddo du tutto il territorio. Dal 18 gennaio è attesa la seconda ondata artica su tutta l'Italia, sarà una fase ancora più fredda e instabile che colpira soprattutto il Centro Sud. Al Nord temperature rigide, gelate e meteo asciutto. Anche la Sardegna è interessaa dal flusso artico con freddo intenso. La Protezione Civile ha diramato diversi avvisi meteo per la criticità in alcune zone, sia per il freddo ma anche per il pericolo di ghiaccio sulle strade. Ha fatto la comparsa anche la neve, nelle zone orientali dell'isola, dagli 800 metri di altitudine, mentre la temperatura è in calo anche di 10 gradi rispetto alle medie degli ultimi giorni. E sui rilievi del nuorese, da Desulo a Fonni, e sul Limbara ma anche sul Gennargentu la situazione è di un freddo inverno e la neve ha creato un paesaggio da favola. Meteo sotto i dieci gradi anche a Olbia. Insomma, il freddo di origine artica ha colpito anche la Sardegna che ha conosciuto la prima ondata di freddo della stagione.
ULTIMO DISCORSO DI BIDEN
SULLA POLITICA ESTERA
E' QUESTIONE DI ORE L'ACCORDO
PER LA TREGUA A GAZA. "LASCIO
UN'AMERICA PIU' FORTE"
di Peter Moore
(13-1-2025) Nel discorso di addio del presidente Usa Joe Biden (foto dal web/Social) non c'è traccia della pace in Medio Oriente, né degli accordi tra Russia e Ucraini per chiudere la guerra di oltre mille giorni. E' comunque un discorso a tutto campo per rivendicare la sua politica estera tesa a coltivare alleanze e rapporti con gli altri paesi e a garantire impegni precisi e dialoghi contrapposti all'isolazionismo praticato da Donald Trump nel suo primo mandato. Fra una settimana Biden passerà il testimone a Trump e lascia un'eredità vincente perché, ha detto, l'America è più forte "le nostre alleanze sono più forti e i nostri concorrenti e avversari sono più deboli". Trump, ha continuato il presidente Usa, "dovrà sfruttare appieno le opportunità diplomatiche e geopolitiche che abbiamo creato" per "affrontare le sfide presentate dalla Cina, per garantire che la guerra di Putin finisca, che l'Ucraina raggiunga una pace giusta e duratura e che si realizzi un Medio Oriente più stabile e integrato" oltre a evitare il ritorno dello Stato islamico in Siria o impedire all'Iran di dotarsi di un'arma nucleare. Durante il suo mandato presidenziale Biden è stato un forte alleato di Kiev contro la Russia e la sua tesi è sempre stata che la sconfitta dell'Ucraina incoraggerebbe il presidente russo Putin a mettere in pericolo altri territori europei e alla fine la sicurezza stessa degli Stati Uniti. Un altro punto di svolta nella sua politica estera è la guerra a Gaza con Israele. Il presidente esprime ottimismo sulla possibilità di un imminente patto tra Israele e Hamas. "Si è a un passo dal cessate il fuoco" ha detto, dopo 465 giorni di guerra. Più volte c'è stato questo annuncio, ma questa volta è l'occasione buona per arrivare all'accordo di pace. Sarebbe questioni di ore o di pochi giorni. I negoziati hanno ricevuto un impulso decisivo domenica sera a Doha e sembrerebbe che sulla bozza ci sia l'approvazione finale di Hamas e di Israele. Ma molto dipende da Mohamed Sinwar, il nuovo leader di Hamas a Gaza dopo la morte del fratello Yahia Sinwar. Secondo l'accordo ci sarebbero tre fasi da rispettare, la prima della durata di 42 giorni, Hamas libererà 33 persone sequestrate in cambio di 1600 prigionieri palestinesi. Sarà il primo atto di accordi successivi che potrebbe sancire pace definitiva col nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
"GLI INCENDI PEGGIORERANNO",
LOS ANGELES ANCORA NELLA
MORSA DELLE FIAMME
di Giovanni Picchi
(13-1-2025) E' un incubo dietro l'altro, una tragedia umana che viene ingigantita di giorno in giorno con un bilancio delle vittime che sta diventando impressionante. E' sempre allerta incendi a Los Angeles (foto dal web/Social) con 24 vittime ma tutto indica che la cifra non si fermerà perché le fiamme hanno ripreso vigore con l'arrivo insistente del vento del deserto che ha raggiunto una velocità compresa tra 80 e 105 chilometri orari col grave effetto di impedire gli sforzi per domare le fiamme. I dispersi sono 26. Dei cinque roghi ne sono rimasti attivi tre nella zona intorno a Los Angeles: a Palisades le fiamme sono controllate solo al 13%, a Eaton il 27% mentre a Hurst si è più fortunati perché l'impatto è molto minore e il controllo è al 95%. Una sfida contro il tempo è per gli incendi nelle prime due zone perché hanno ripreso energia col vento in rapida ripresa. Al momento sono impegnati 14mila vigili del fuoco, provenienti da diverse parti della California e altri stati degli Stati Uniti e persino dal Messico e dal Canada. Anche Zelensky dall'Ucraina si è detto disponibile per l'invio di vigili del fuoco per sedare gli incendi a Los Angeles. Al momento la stima della grande devastazione dell'incendio ammonta a un danno vicino a 250 miliardi di dollari. I vigili del fuoco e la guardia nazionale non si devono occupare solo degli incendi ma anche dei saccheggi che si stanno verificando nelle zone colpite dalla tragedia. Tra sabato e domenica la polizia ha arrestato 29 persone mentre si trovavano o stavano facendo irruzione nelle case evacuate. Poche ville sono rimaste in piedi grazie all'intervento dei pompieri privati più decisi e professionali e soprattutto più impegnati a spegnere le fiamme e a domarle prima di arrivare agli edifici. E' il caso del Palisades Village, nel quartiere Pacific Palisades, salvato assieme al grande centro commerciale, ai negozi e ai ristoranti di lusso. Ma ci sono altri edifici che si ergono orgogliosamente mentre tutto intorno è una grande distesa di macerie. Anche in questo caso sono forti le diseguaglianze economiche e sociali, di chi può permettersi i vigili del fuoco a pagamento, con importi che superano anche i 10mila dollari a giorno, e chi invece no, oppure risparmia sulla sicurezza.
INCENDI A LOS ANGELES, SALE A 11 IL NUMERO
DELLE VITTIME, ALMENO 13 I DISPERSI
di Giovanni Picchi
(11-1-2025) Dopo quattro giorni gli incendi continuano a distruggere Los Angeles (foto dal wweb/Social), le evacuazioni, almeno 150mila senza case, vanno avanti e i morti aumentano con un bilancio provvisorio spaventoso. Le autorità comunicano che questo immane disastro ha provocato almeno 11 morti. Le immagini raccontano una devastazione senza precedenti: oltre 14mila sono gli ettari completamente distrutte e quasi 160mila persone fuori dalle loro case perché le hanno rase al suolo ma anche perché non possono rientrare nelle residenze pericolanti e parzialmente devastate dalle fiamme incontrollate. Il vento, poi, ha alimentato i roghi facendoli diventare sempre più grandi rendendo invano lo sforzo enorme dei volontari e dei vigili del fuoco. Il capo della polizia della contea di Los Angeles stanno cercando almeno 13 persone che risultano disperse mentre gli agenti hanno arrestato quasi 25 persone per violazione del coprifuoco, saccheggio e invasione di proprietà. Gli incendi più grandi sono ancora a Palisades e Eaton che nelle ultime ore sono stati più contenuti ma le fiamme fanno ancora paura. La Guardia Nazionale della California è attiva e raddoppierà gli organici per rispondere alle necessità, molti posti di blocco del traffico sono stati attivati nei punti più pericolosi per impedire alle persone di entrare nelle aree devastate. Da subito milioni di residenti di Los Angeles hanno ricevuto un avviso sui loro telefoni che avvertiva di evacuare le zone maggiormente interessate dagli incendi e questo fatto ha aumentato tensione e rabbia in tutta la città. Ha creato molte polemiche il grande bacino a Pacific Palisades, una delle zone più colpite dagli incendi, completamente a secco e fuori uso e quindi i vigili del fuoco non hanno potuto utilizzare l'acqua per controllare il violento incendio. Venerdi 10 gennaio finalmente le autorità hanno fatto alcuni progressi e gli incendi più violenti cominciano ad essere domati. Ma c'è ancora molto da fare. Molto comunque dipenderà dall'evoluzione dei venti.
TRUMP CONDANNATO PER 34 REATI
PER IL CASO STORMY DANIELS,
MA EVITA LA GALERA, LA LIBERTA'
VIGILATA E LA MULTA
di Peter Moore
(10-1-2025) Un giudice di New York ha condannato Donald Trump (foto dal web/Social) come autore di 34 reati, ma la sentenza non prevede la galera, né la libertà vigilata, né una multa. Ha certificato solo i suoi crimini. A dieci giorni dalla sua elezione alla Casa Bianca, Trump è il primo presidente Usa ad affrontare un processo penale con un verdetto pesante e la successiva condanna. Il presidente eletto è comparso in videoconferenza all'udienza e subito dopo la sentenza di "scarico incondizionato", cioé rilasciato senza carcere e multa, Trump ha definito il caso, prima della sentenza, "un'esperienza terribile, un'ingiustizia e una caccia alle streghe politica". In un messaggio su Truth, il suo social network, il neo presidente Usa ha anticipato che presenterà ricorso e ha descitto l'udienza di venerdi 10 gennaio 2025 come una "spregevole farsa". Poi ha aggiunto: "Ora che è tutto finito, faremo appello a questo inganno infondato e ripristineremo la fiducia degli americani nel nostro sistema giudiziario, un tempo eccezionale". A maggio scorso una giuria popolare lo ha dichiarato colpevole di 34 crimini che vanno dai reati di falsificazione di fatture, assegni e documenti contabili al fine di nascondere pagamenti per 130mila dollari all'attrice porno Stormy Daniels per mantenere il silenzio durante le elezioni presidenziali del 2016. E' stato il primo ex presidente a sedersi sul banco degli imputati.
L'INVERNO TORNA A FARSI SENTIRE, ECCO IL FREDDO ARTICO TRA IL 12 E IL 13 GENNAIO
di Marco Giovine
(9-1-2025) Arriva una nuova perturbazione dall'Atlantico e subito viene interessato il nostro Paese con la conseguenza di un'ondata di freddo (foto dal web/Social), pioggia e nevicate che sarà insistente soprattutto tra domenica 12 e lunedi 13 gennaio. Saranno interessate in modo particolare le due isole maggiori, Sicilia e Sardegna, ma anche le regioni settentrionali. Col maltempo arriva il freddo e nevicate fino a quote collinari in alcune zone del Centro-Sud mentre l'alta pressione delle Azzorre, che si trovava in Italia, si sposterà verso il Nord Europa. Ci sarà molto freddo al Nord ma sarà all'asciuto e cieli sereni. Al Centro si prevedono piogge e nevicate nel Lazio e in Abruzzo. Vortice ciclonico al Sud, con piogge, temporali e neve in Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Italia spaccata in due con il Nord con temperature gelide ma sotto un cielo limpido e il Centro-Sud alle prese con temporali, piogge e neve. Temperature al di sotto della media stagionale.
ALMENO DUE MORTI NEGLI
INCENDI A LOS ANGELES: 40MILA
SFOLLATI, MILLE CASE DISTRUTTE
di Francesco Atzeni
(8-1-2025) Los Angeles brucia e non ci sono abbastanza vigili del fuoco per domare un vastissimo incendio (foto dal web/Social) che ha già devastato oltre 2.000 ettari di terreno ma il vento continua a soffiare. mentre il peggio deve ancora verificarsi. C'è anche carenza d'acqua e sono scoppiate altri incendi a Palisades, Hurst e Woodley. Nella zona ovest di Los Angeles quasi 40mila persone sono state evacuate, molte auto sono state abbandonate in mezzo ai viali a causa della vicinanza delle fiamme mentre sono prossimi all'evacuazione i residenti di Santa Monica. Los Angeles ha dichiarato lo stato di emergenza. "E' pazzesco" non si vede niente, dicono gli abitanti, solo fumo. Nella zona di Pacific Palisades, diverse case sono state distrutte. Tutto era iniziato con l'incendio su una superficie di circa 80mila quadrati alle 11 del mattino, poi però, col forte vento, la furia delle fiamme si è moltiplicato per 10 nel giro di un'ora ed è solo all'inizio. C'è già un primo bilancio: almeno 2 morti, oltre 2mila ettari bruciati e 1.000 edifici distrutti. La città di Los Angeles si è svegliata con un aspetto apocalittico, nuvole grigie, alberi in fiamme, c'è caos e molta paura.
CINA, IL VIRUS MISTERIOSO E'
L'HMPV E SPAVENTA L'ASIA
E' MOLTO CONTAGIOSO? C'E'
UN VACCINO? I SINTOMI
di Luca Berni
(7-1-2025) Negli ospedali cinesi c'è un nuovo virus che preoccupa e le immagini che la tv cinese propone sono spaventosi: corridoi pieni di pazienti, letti d'emergenza mentre sui social si diffonde il panico (foto dal web/Social). C'è il timore di una nuova minaccia pandemica? Le autorità sanitarie e gli esperti invitano alla calma ma c'è molta paura per questo virus del quale qualche giorno fa non si sapeva nulla e che adesso c'è molta attenzione sulla metapneumovirus umano (HMPV), e il trend è in aumento tra i minori di 14 anni soprattutto nelle province settentrionali. Ci si interroga sul nuovo virus: è molto contagioso? C'è da preoccuparsi se questa tendenza si diffonde nel resto del mondo? L'HMPV è una delle principali cause di infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori nelle persone di tutte le età soprattutto preoccupano nei bambini piccoli, negli anziani e nelle persone con un sistema immunitario indebolito. E' stata isolata e descritta per la prima volta nel 2001 nei Paesi Bassi e l'agente patogeno ha circolato nell'uomo da almeno 50 anni. L'antenato più recente è il metapneumovirus aviario, un virus degli uccelli e ci troveremmo di fronte a un altro esempio di zoonosi, un agente patogeno animale che si trasmette all'uomo come è avvenuto col covid 19. In generale il virus causa lievi sintomi negli adulti sani e ha una distribuzione stagionale. A livello globale l'HMPV viene rilevato in circa il 3%-10% nei ricoveri di bambini sotto i 5 anni. I sintomi comprendono tosse, febbre, congestione nasale e difficoltà respiratorie fino a progredire in polmonite o peggioramento dell'asma. Attualmente non esistono vaccini o farmaci antivirali specifici. L'arma migliore è la prevenzione: applicare misure igieniche adeguate come lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone, pulire le superfici, coprire bocca e naso quando si tossisce o si starnutisce.
LA PRESIDENTE DELLA REGIONE
SARDEGNA ALESSANDRA TODDE
"E' PRONTA ALLE DIMISSIONI",
MA E' UNA FAKE NEWS
di Carlo Imbesi
(6-1-2025) La notizia ha colto di sorpresa gli ambienti politici e tutta la stampa che ha divulgato online il "lancio" dell'Ansa: Alessandra Todde è pronta alle dimissioni. Ma è una fake news. Intanto però il messaggio ha fatto il giro del web ed è stato inoltrato molte volte su Whatsapp, tra curiosità e irritazione. Come è nato questo falso? Si sta indagando, ha scritto l'Ansa sul suo sito, dopo aver inoltrato la segnalazione alla Polizia postale per risalire all'autore o agli autori del falso. Come si sa la governatrice della Sardegna è al centro di un'ordinanza-ingiunzione della Commissione di garanzia presso la Corte d'Appello che ha rilevato "inadempienze e irregolarità" sulle spese sostenute in campagna elettorale, e per questo motivo rischia la decadenza. Todde garantisce che i suoi atti sono stati corretti e per questo motivo continua a lavorare con assoluta motivazione. L'opposizione insorge e chiede nuove elezioni. Sul caso irrompe la falsa notizia attribuita all'Ansa e nuovamente tutta la vicenda riesplode, solo che il messaggio divulgato è un'autentica fake news prontamente rilevato sia dall'ufficio stampa di Todde che dall'Ansa.
A DUE SETTIMANE DALL'ARRIVO
DI TRUMP ALLA CASA BIANCA
LA RUSSIA CONQUISTA LA CITTA'
UCRAINA DI KURAKHOV,
MENTRE KIEV VA OLTRE LA
REGIONE RUSSA DI KURSK
di Danilo Perseu
(6-1-2025) A due settimane dall'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca si intensifica la guerra in Ucraina (foto dal web/Social), e sia gli ucraini che i russi stanno cercando di impadronirsi il più possibile del territorio nemico per un eventuale negoziato di pace. Che ci sarà, aveva detto il presidente eletto Usa, in tempi rapidi, ma intanto il conflitto sta continuando su larga scala dopo mille giorni di guerra. Gli ultimi movimenti di guerra stanno dimostrando che c'è molto fermento sul campo di battaglia e soprattutto c'è fretta per acquisire territorio da porre al tavolo delle trattative. Gli ucraini intensificano la battaglia per la conquista della regione russa di Kursk e dopo la controffensiva di domenica ha respinto i tentativi russi con i soldati nordcoreani. I russi, invece, hanno dichiarato di aver acquisito la città di Kurajove, territorio molto importante per la conquista della provincia di Donetsk, in Ucraina, dopo tre mesi di avanzate militari e di assedio, anche se Kiev non ha confermato anzi ha comunicato di aver bloccato 37 attacchi in quella città e 13 verso Vremivka, un'altra cittadina di quel territorio. Di contro l'Ucraina non solo si difende per non far capitolare Donetsk ma ha resistito nella regione russa di Kursk dagli attacchi russo-nordcoreani che sono stati respinti più volte dalla regione. I vertici militari di Kiev hanno annunciato che l'esercito sta avanzando nella zona di Berdin e presto raggiungeranno Soldatskoye fino a Kurchatov. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando al Paese ha confermato che le truppe russe hanno subito pesanti perdite negli ultimi cinque mesi in questo fronte.
DOPO IL BEL TEMPO A CAPODANNO,
NUOVA PERTURBAZIONE PER
L'EPIFANIA CON PIOGGE E NEVE
di Marco Giovine
(4-1-2025) C'è una vera e propria riscossa dell'inverno. Dopo il bel tempo a Capodanno, molto gradito per le manifestazione canore che si sono svolte in tutte le città italiane, e i primi giorni del 2025, grazie all'anticiclone delle Azzorre che ha consentito un buon Natale e uno splendito fine anno 2024, dal 4-5 gennaio ecco arrivare l'aria gelida proveniente dal circolo polare artico che attraverserà tutta l'Europa centrale fino a raggiungere l'Italia abbassando le temperature ad iniziare dal nord dell'Italia per raggiungere il Centro sud. Il maltempo (foto dal web/Social) consentirà all'inverno di alzare la voce e, secondo gli esperti, metterà a dura prova soprattutto alcune regioni italiane con freddo e pioggia. E lunedi 6 gennaio la neve potrebbe cadere a quote bassissime, anche in pianura. Non solo. Dal 9 gennaio è prevista la seconda ondata di maltempo e l'irruzione gelida sarà più marcata, sempre di origine artica, che porterà aria fredda e gelate notturne.
BIDEN ACCELERA SUGLI AIUTI A KIEV
"FARE PRESTO PRIMA DELL'ELEZIONE
DI TRUMP ALLA CASA BIANCA"
di Peter Moore
(3-1-2025) Joe Biden accelera sugli aiuti a Kiev e lo fa con provvedimenti urgenti che stanziano quasi 6 miliardi di dollari (quasi 5.800 milioni di euro) all'Ucraina. L'imperativo è fare presto e continuare a dare a Kiev tutti gli aiuti necessari prima dell'arrivo del presidente eletto Donald Trump (foto dal web/Social) che prenderà possesso della Casa Bianca il 20 gennaio 2025. Si sa per certo che Trump non intende sostenere la causa militare dell'Ucraina mentre è favorevole ad un accordo di pace con la Russia, ma non si sa in che termini e chi ci guadagnerà. Con l'avvicinarsi del terzo anniversario dell'invasione russa, Biden vuole continuare a proteggere Kiev "per il resto del mio mandato". Il 2024 si chiude con un sostegno finanziario importante, forse l'ultimo dell'amministrazione Biden per l'Ucraina. Oltre ai 3,4 miliardi per il mantenimento dei servizi governativi, vengono inseriti altri 2,5 miliardi di dollari per la sicurezza e per rafforzare militarmente kiev. Non solo: Biden ha anche incluso altri 1,25 miliardi di dollari e 1,22 miliardi per l'assistenza alla sicurezza di Kiev. Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti per il sostegno alla causa perché "rafforza la nostra indipendenza e rafforza la nostra resilienva. Mostra anche che le democrazie sono più forti degli aggressori autocratici". Il Dipartimento della Difesa è anche "pronto alla consegna di migliaia di proiettili di artiglieria, migliaia di razzi e veicoli blindati per far fronte all'inverno". Gli sforzi degli Stati Uniti sono stati in questi mesi considerevoli. A novembre Washington ha autorizzato l'uso di mine antiuomo per ostacolare l'avanzata russa in Ucraina e ancora prima ha concesso di attaccare la Russia, nel suo territorio, con missili ATCMS forniti dagli Stati Uniti. Il ritmo impresso da Biden è aumentato dopo la vittoria di Trump considerando che il futuro presidente Usa non sosterrà alcuna spesa militare per Kiev. A quasi tre anni dall'inizio della guerra, gli Stati Uniti hanno stanziato all'Ucraina un totale di 175 miliardi di dollari in aiuti, somme considerevoli senza le quali Zelensky non avrebbe continuato la guerra. E quasi sicuramente Trump non continuerà a sostenere l'Ucraina, lo ha ribadito durante la sua campagna elettorale dicendo che avrebbe posto fine rapidamente alla guerra dando vita a una pace tra i due contendenti, ma nulla si sa sulle conseguenze che ci saranno.